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«Però lo so bene,» disse piano André. «So che hai distrutto l’unico mezzo che c’era per salvare tutto. Almeno questo era quello che sarebbe accaduto, se il tuo amico Bridger non avesse venduto il progetto alla Intel.»

John rise, entusiasta. «Il vecchio caro Dennis!» esclamò, «lo dovrebbero mettere in una tomba nell’abbazia di Westminster.» Si volse verso di lei e le mise le mani sulle spalle. «E tu, qual era il tuo scopo? Di impiantarlo qui in una posizione di potere assoluto?»

«No, il mio scopo era quello di trovare qualcuno che capisse come bisognava usarlo.» Giocherellò con i bottoni della giacca di lui. «Tu non ti saresti fidato di me. Eppure… tu aspettavi la vittoria di un nuovo sapere.»

Improvvisamente, si allontanò da lui.

«Questo è tutto, John. E dipende da te, ora.»

«E tu?» chiese lui, rimanendo fermo.

«Anch’io dipendo da te.»

«Ma che cosa sei, tu?»

André si avvicinò di nuovo. «Carne e sangue,» disse felice, «la mistura della Dawnay.»

Fleming mise le mani intorno al volto di lei e lo volse, in modo che i raggi della luna lo illuminassero in pieno. «È la cosa più simile al miracolo che io abbia mai visto.»

Tornarono indietro, scendendo per il sentiero di montagna con la mano nella mano. «Ricordo la notte che arrivò il messaggio,» disse Fleming pensieroso; «io avevo cominciato a borbottare qualcosa su un Nuovo Rinascimento. Ero un poco ubriaco. Il vecchio Bridger non era entusiasta della cosa come me. Disse: quando tutti i muri sono caduti, bisogna trovare qualche altra cosa per appoggiarsi.»

Il suo braccio scivolò intorno alla vita di lei, e la attirò vicino. «Sarà meglio che io mi abitui ad appoggiarmi a te, no?»

André sorrise, ma non sembrava del tutto soddisfatta.

«E il messaggio?» chiese.

Avevano raggiunto la pianura e Fleming affrettò il passo, prendendola di nuovo per mano e spingendola avanti a sé, mentre camminava a grandi passi verso la macchina.

«Dove stiamo andando adesso?» domandò André.

Fleming si volse a guardarla e scoppiò di nuovo in una risata rumorosa.

«A salvarlo!» gridò, così forte che le colline rimandarono l’eco. «Abbiamo appena il tempo di arrivare prima che Yusel cominci a lavorare. Il Nuovo Rinascimento comincia giusto fra un’ora, se arriviamo in tempo.»

Spinse la ragazza nell’automobile. Dopo averle girato intorno per raggiungere il sedile di guida, si fermò un attimo a guardare il cielo, che già impallidiva, in una falsa alba. Le stelle cominciavano a scomparire. Tra la Stella Polare e la Signora della Sedia, riuscì a scorgere ancora, pallidissima, la luce tremolante della galassia di Andromeda, al di là dell’immensità dello spazio.

FINE