Gómena — Il più grosso cavo di canapa usato a bordo per ormeggio, rimorchio, ecc. Come unità di misura di distanza, equivale a un decimo di miglio (m 182). Attualmente in disuso.
Governare — Dirigere una nave usando il timone. Governa?: domanda per sapere se la nave obbedisce o no al timone. Governare alla puggia: orientare il timone in modo da allontanare la prora dalla direzione del vento.
Imbardata — Il volgere repentinamente la prora a dritta o a sinistra per l’azione del mare o del vento, o a causa del cattivo governo della nave. Si dice anche guizzata.
Imbrogliare — Raccogliere le vele a festoni tirando quei cavi detti imbrogli, allo scopo di sottrarre le vele stesse all’azione del vento.
Impavesata — Parapetto della nave formato dalla murata che si eleva al di sopra del ponte di coperta.
Lancia — Ciascuna delle imbarcazioni a remi con poppa quadra aventi da cinque a otto banchi di voga di cui sono dotate le navi da guerra e mercantili (L. di salvataggio).
Linea d’acqua — Qualunque linea formata dall’intersezione della carena con piani paralleli al piano di galleggiamento.
Linea di galleggiamento — Linea formata dall’intersezione della carena della nave con la superficie dell’acqua.
Maestra — La vela più bassa dell’albero di maestra: è la vela maggiore della nave.
Maestra (Albero di) — Il maggiore degli alberi di una nave; nelle navi a tre alberi è quello di mezzo e in quelle a due è quello di poppa. Anche albero maestro.
Manovra — Nome generico di tutti i cavi e di tutte le cime che si usano a bordo. Le «manovre» si distinguono in due grandi categorie: m. fisse o dormienti, cioè quei cavi che tengono in posizione fissa l’alberatura (sartie, stragli, ecc.); m. correnti o volanti, e cioè quei cavi che servono per manovrare le vele, i pennoni, ecc. (bracci, imbrogli, ecc.).
Marea — Fenomeno, dovuto all’attrazione della luna e a quella del sole combinate con il moto di rotazione della terra, per il quale il livello del mare in una data località si alza e si abbassa periodicamente quattro volte nelle ventiquattro ore. Alta marea: il livello del mare più elevato, dovuto al fenomeno di marea; bassa marea: il livello del mare più basso, dovuto al fenomeno di marea; corrente di marea: la corrente marina che si produce verso costa quando il livello si alza, e verso il largo quando il livello si abbassa; marea calante o riflusso: l’abbassarsi del livello del mare dopo l’alta marea; marea crescente a flusso: l’innalzarsi del livello del mare dopo la bassa marea; marea delle quadrature: quella che si verifica nel primo ed ultimo quarto della lunazione e che presenta il minimo dislivello fra alta e bassa marea; marea delle sizigie: quella che si verifica nel plenilunio e nel novilunio e che presenta il massimo dislivello fra alta e bassa marea.
Mura — Cavo fissato a ciascuno degli angoli inferiori (bugne) delle due vele quadre più basse e più grandi (vela di trinchetto e vela di maestra): serve ad alare e fermare verso prua l’angolo della vela per far sì che il vento, quando spira da una direzione obliqua rispetto a quella della nave, possa colpire la superficie della vela stessa. Il cavo che tira invece le bugne verso poppa si chiama scotta.
Murata — Ciascuno dei due fianchi della nave, sopra la linea di galleggiamento (v.). L’insieme delle due murate costituisce quella parte emersa dello scafo detta opera morta (v.) in contrapposto alla parte immersa detta opera viva (v.).
Opera morta — Nome di tutta la parte dello scafo al di sopra della linea di galleggiamento.
Opera viva — Nome di tutte le partìdello scafo immerse nell’acqua (carena (v.)).
Ormeggiare — Fermare la nave con ancore e cavi (ormeggi) legati a dei punti fissi in modo che la nave non subisca l’azione del vento e delle correnti.
Ormeggio — L’atto e il modo di ormeggiare e anche il nome di ogni cavo impiegato per ormeggiare.
Orzare — Dirigere una nave portando la sua prua ad avvicinarsi alla direzione di dove spira il vento. È il contrario di poggiare (v.). Orza quanto leva, è il comando dato al timoniere per orzare al massimo senza far sbattere le vele. Caviglia all’orza: ordine dato al timoniere per portare la prua della nave verso la direzione del vento.
Pagliolo — L’insieme delle tavole o lamiere mobili che costituiscono il pavimento delle stive o dei locali delle macchine e caldaie.
Panna — Lo stato di relativa immobilità nel quale si può tenere un veliero con un opportuno orientamento di vele.
Pappafico (Albero di) — Termine disusato per indicare il penultimo pennone e la penultima vela del trinchetto.
Paranco — Attrezzo formato da due carrucole (bozzelli), una fissa e l’altra mobile, e da un cavo che passa per ambedue. Serve per sollevare dei pesi e, più in generale, a ridurre la forza necessaria per vincere una resistenza.
Parasartie — Tavola orizzontale posta fuori bordo delle navi, alla quale sono fissate per ogni lato le sartie dell’albero corrispondente.
Parrocchetto — Vela di una nave a vele quadre sostenuta dall’albero di parrocchetto.
Pennone — Trave orizzontale che assicurato agli alberi sostiene le vele quadre. Sospeso per mezzo delle drizze e tenuto aderente all’albero per mezzo delle trozze può compiere movimenti angolari mediante i bracci nei limiti consentiti dalle sartie (v.) e dai ‘paterazzi e orientare in questo modo le vele. Prende il nome dalle vele che regge, tracciare i pennoni: la manovra per far ruotare orizzontalmente i pennoni per presentare le vele al vento e per ottenere il massimo moto progressivo oppure i movimenti di accostata.
Picco — Specie di mezzo pennone, disposto obliquamente all’albero e sul quale si allaccia il lato superiore di quella vela di taglio detta randa.
Poggiare — Dirigere una nave in modo che la sua prua si allontani dalla direzione del vento per riceverlo più favorevolmente.
Ponte — Ciascuno dei piani orizzontali in cui si divide la nave. Il ponte superiore scoperto si chiama coperta.
Poppa — Estremità posteriore della nave.
Portello — Vedi quartiere.
Prora o prua — Estremità anteriore della nave.
Punto (Fare il) — Le osservazioni e i calcoli necessari per la determinazione della posizione della nave, sia geografica (latitudine e longitudine), sia riferita alla costa.
Quadro di poppa — Parte estrema piana superiore della poppa col nome della nave.
Quartiere (di boccaporto) — Ognuna delle tavole mobili che servono per chiudere i boccaporti (v.) delle stive.
Ralinga — Cima cucita agli orli delle vele per aumentarne la resistenza. Si chiama anche gratile.
Randa — Vela di taglio della specie chiamata «àurica», a forma trapezoidale. Il suo lato anteriore è addossato all’albero, il lato superiore è legato a un’asta inclinata detta picco, e il lato inferiore ad un trave detto boma.
Rotta — Il percorso compiuto o da compiere da una nave.
Ruota di prua — Il pezzo di costruzione che si innalza dalla estremità della chiglia per formare il dritto di prua.
Salpare — Tirar l’ancora dal fondo e portarla fuori acqua. Per estensione: lasciare l’ancoraggio, partire.
Sàrtia — Ciascuno dei cavi che sostengono gli alberi lateralmente e verso poppa.
Scafo — Tutto il corpo di una nave, cioè l’ossatura e il suo rivestimento.
Scandaglio — Strumento per misurare la profondità delle acque. Il tipo più semplice è costituito da un peso di piombo attaccato ad una sàgola graduata.
Scapolare — Vedi doppiare.
Scarrocciare, scarroccio — Lo spostamento laterale, fuori della rotta stabilita, che una nave subisce per effetto della componente del vento sull’opera morta (v.), sull’alberatura e sulle vele.