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Che cavolo, pensò Jaspin. Ci avrebbero pensato gli dèi. E se cosi non fosse stato, allora no. Non sta a me ragionarci sopra e cercare di capire il perché. Sono vissuto secondo la ragione per tutti questi anni, e a cosa mai mi è servito? Chungirà-Lui-Verrà, lui verrà. Sì. Sì.

Gli fu facile trovare la donna. Era in piedi accanto all’altare di Maguali-ga, proprio come aveva detto Jilclass="underline" fissava i nove globi di vetro colorato come se si aspettasse che quel dio dagli occhi strabuzzati si materializzasse davanti a lei da un istante all’altro. Era più bassa di quanto Jaspin si era aspettato… per qualche motivo lui aveva pensato che sarebbe stata alta, ma non ne sapeva il perché… e non era neppure appariscente come aveva creduto. Ma era molto attraente. Jill aveva detto che era una specie di puttana d’alto bordo. Jaspin conosceva le puttane e conosceva l’alto bordo, ma questa donna non era né l’uno né l’altro. Pareva furba, piena d’energia, dava l’impressione d’essere stata in giro parecchio. Immaginò che fosse una donna intraprendente.

— Voleva vedermi? — le domandò. — Sono Barry Jaspin. L’aiutante addetto ai collegamenti del Senhor.

— Lacy Meyers — si presentò lei a sua volta. — Sono appena arrivata qui da San Francisco. Devo vedere il Senhor Papamacer.

— Deve?

— Voglio — dichiarò la donna. — Lo voglio molto.

— Sarà molto difficile — volle spiegarle Jaspin. Si rese conto che per qualche motivo era più vicino a lei di quanto fosse davvero necessario, ma non si ritrasse più indietro. In effetti, era una donna piuttosto attraente. Sulla trentina, forse un po’ di più, i capelli rossi raccolti sulla testa in una crocchia simile a un berretto fatto di riccioli fitti fitti, i suoi occhi erano d’un verde vivido, il naso era delicato, affusolato, le guance sottili, la bocca forse un po’ troppo greve. — È per una intervista per i media? — s’informò.

— No, per un’udienza. Voglio essere ricevuta in sua presenza. — Era tesa: una minima punzecchiata, e sarebbe esplosa. — Potrebbe essere la creatura umana più importante che sia mai vissuta, sa? Certamente lo è per me. Voglio soltanto inginocchiarmi davanti a lui e dirgli ciò che significa per me.

— Così vorrebbero fare tutte le persone che vede qui intorno, signorina Meyers. Lei capisce che le responsabilità del Senhor sono molto grandi, e che malgrado lui desideri rendersi disponibile per tutto il suo popolo, se fosse possibile… ma non lo è.

Quegli occhi verdi balenarono. — Soltanto per un minuto! Mezzo minuto!

Voleva aiutarla. Ma era del tutto impossibile, lo sapeva. Anche così, però, si trovò a chiedersi se per caso non sarebbe riuscito a trovare una maniera per farlo. Perché la trovi attraente, è questo il motivo? Se fosse una donna comune, o vecchia, o un uomo, prenderesti mai in considerazione la possibilità di farlo?

Disse: — Perché è così urgente?

— Perché mi ha aperto gli occhi. Perché ho vissuto tutta la mia vita senza credere in una sola maledetta cosa, salvo come addolcire la vita a Lacy Meyers, e tutto d’un tratto mi ha fatto vedere che c’è qualcosa di davvero santo in questo universo, che ci sono dei veri dèi che guidano il nostro destino, che tutto non è soltanto uno stupido gioco, che… che… non c’è davvero bisogno che glielo dica, non è vero, cos’è una conversione religiosa. Dev’esserci passato anche lei, altrimenti non si troverebbe qui.

Jaspin annuì. — In effetti, credo che abbiamo molte cose in comune.

— So che le abbiamo. Me ne sono accorta subito.

— E ha seguito la pista dei tumbondé perfino quassù, nella zona della Baia. Non pensavo che fosse…

— Non sapevo niente dei tumbondé fino a un paio di settimane fa, quando la vostra gente ha cominciato ad arrivare in questa parte dello stato. Ma sapevo degli dèi già da tutta l’estate. Ho avuto una visione in luglio, un sogno, un sole rosso e uno azzurro, e un blocco di pietra bianca, e una creatura con le corna dorate che si protendeva verso di me…

— Chungirà-Lui-Verrà — annuì Jaspin.

— Sì. Soltanto che allora non lo sapevo. Non sapevo cosa diavolo fosse. Ma il sogno continuava a ripetersi, e a ripetersi, e a ripetersi, e ogni volta lo vedevo con maggior chiarezza. La creatura si muoveva tutt’intorno e pareva dirmi qualcosa, e poi ci sono stati altri sogni… ho visto i nove soli di Maguali-ga. Ho visto la luce azzurra di… come si chiama… Rei Ceupassear… Ho visto ogni genere di cose. Le assicuro che ero ormai convinta che stavo impazzendo. Che tutto il mondo stesse impazzendo, poiché sapevo che tutti stavano avendo le stesse visioni. Ma non sapevo cosa pensare. Nessuno lo sapeva. Fino a quando non ho letto del Senhor Papamacer. Ho visto le fotografie che aveva… le fotografie degli dèi…

— Quelle generate dal computer, le riproduzioni olografiche?

— Sì. E ogni cosa è andata al suo posto. La verità della cosa, che gli dèi stavano per arrivare sulla Terra, che avrebbero portato il giubileo, che il millennio stava per arrivare. E capii che il Senhor Papamacer era davvero il loro profeta. E seppi che sarei venuta fin qui per unirmi al pellegrinaggio fino al Settimo Luogo ed essere parte di ciò che stava per accadere. Ma voglio ringraziare il Senhor di persona. Voglio inginocchiarmi davanti a lui. Ho cercato una specie di dio per tutta la mia vita, sa. Ero assolutamente certa che non ne avrei mai trovato uno. E adesso… adesso…

Jaspin vide Jill venire verso di loro. Era preoccupata, forse, che lui potesse combinare qualcosa con quella donna? Era lusinghiero che le importasse anche soltanto un po’, lei che ogni notte arrivava con addosso il puzzo del sudore di Bacalhau e dei suoi capelli unti di olio, con il sudore di Bacalhau mischiato al proprio. Lei, che si era aperta la strada in mezzo al Nucleo Interno facendosi fottere, per poi ripercorrere a ritroso la stessa strada, e lui a malapena riusciva a ricordare l’ultima volta che era stata disposta a far l’amore con lui, sua moglie Jill. Gelosa, adesso, Jill? Era poco probabile.

E anche se lo fosse stata, cosa diavolo gl’importava? Jill non aveva il più piccolo diritto di lamentarsi. Si era sentito maledettamente avvilito per tutto il mese, a causa di Jill. Se adesso gli capitava di trovare attraente qualche altra donna, e capitava che questa provasse lo stesso per lui…

Lacy stava dicendo ancora: — La cosa ironica, tutta questa roba spaziale… è che un paio d’anni fa ero effettivamente coinvolta in una frode, un imbroglio che comprendeva la promessa di mandare la gente sulle stelle. Era come se gli avessimo venduto una proprietà immobiliare che non esisteva, la vecchia idea dello sviluppo subacqueo: dateci i vostri soldi, e noi vi metteremo sull’espresso per Betelgeuse Cinque. Un uomo di nome Ed Ferguson, un vero truffatore, dirigeva l’operazione, ed io mi lavoravo le vittime per suo conto. Be’, l’hanno preso, e lo avrebbero mandato a Riabilitazione Due, ma lui aveva un buon avvocato…