Si fecero avanti in massa. Uno studioso, che si occupava del problema di registrare la corrente telepatica, chiese schiarimenti. Due graziose ragazze, accanite studiose del misterioso problema della trasmissione telepatica a vasto raggio, domandarono al dottor 1/4 Maine perché la trasmissione delle immagini visive avesse un limite d’errore di dieci angstrom, il che non era vero. Il gruppo degli scienziati giapponesi, le cui ricerche convergevano sul cosiddetto Nodo di Galeno, centro della ricettività telepatica, sosteneva che il Nodo di Galeno era in circuito con l’asse ottico (ne era invece ben lontano) e cominciarono a sottoporre prove completamente assurde al dottor Wilson 1/4 Maine.
Alle due fu servita una colazione fredda per non interrompere il sacro banchetto della scienza. Il dottor 1/4 Maine, estatico e animato, confessò che non gli andava l’idea di possedere tante ricchezze su Callisto e di dovercisi stabilire: non vi erano scienziati, lassù. Confidò poi a Powell come gli era accaduto di ereditare quel vistoso patrimonio. Craye D’Courtney ne era stato, a quel che si diceva, il proprietario. Il vecchio Reich (il padre di Ben) doveva averglielo soffiato, in un modo o in un altro, e l’aveva intestato a sua moglie. Quando questa morì, l’ereditò il figlio. Ben Reich doveva essere stato preso da rimorsi di coscienza tanto che l’aveva sottoposto al tribunale perché ne decidesse a suo piacimento; e 1/4 Maine così ne era venuto in possesso.
— E ne deve avere altri di pesi sulla coscienza — disse 1/4 Maine. — Quante ne ho viste lavorando per lui! Ma tutti questi finanzieri sono dei filibustieri. Siete d’accordo?
Powell assunse un’aria di complicità e si accattivò 1/4 Maine con un sorriso. — Come scienziati possiamo criticare, come uomini di mondo non ci resta che lodare.
— Afferrate perfettamente la questione. — Così dicendo 1/4 Maine strinse con effusione la mano di Powell. Alle quattro il dottor Wilson 1/4 Maine informò i garbati giapponesi che sarebbe stato assai lieto di illustrare loro i risultati raggiunti nelle sue indagini segrete sulla porpora retinica, allo scopo di consegnare la fiaccola della scienza alla nuova generazione. Gli occhi gli si inumidirono e la voce gli tremò durante i venti minuti che passò a descrivere accuratamente lo ionizzatore Rhodopsin costruito per la Sacramento.
Alle cinque gli scienziati della Lega scortarono il dottor 1/4 Maine all’astrorazzo che l’avrebbe riportato su Callisto. Gli riempirono la cabina di doni e di fiori, le orecchie di grati complimenti ed elogi e il dottor Wilson 1/4 Maine prese congedo con la piacevole convinzione di aver giovato alla scienza in modo tangibile, senza aver tradito quel nobile e generoso patrono che era per lui Ben Reich.
Barbara si trascinava carponi sul pavimento del salotto. Le avevano appena dato la colazione e il suo viso era tutto impiastricciato di uovo.
— Tata — diceva. — Tata!
Mary, vieni subito! Parla! Barbara parla!
Ma no! disse Mary arrivando di corsa dalla cucina. Che cosa dice mai?
Mi ha chiamato papà.
Mary gli inviò un’ondata di derisione. Ha detto tata. E tornò in cucina sorridendo e scuotendo la testa.
Voleva dire papà. È colpa sua se è troppo piccola per articolare distintamente una parola?
Powell si inginocchiò accanto a Barbara. — Di’ papà, piccina. Papà?
— Tata — ripeté Barbara con un incantevole balbettìo.
Powell rinunciò. Discese attraverso gli strati coscienti della ragazza ai preconcetti.
Salve Barbara.
— Ancora voi?
Sai chi sono? Vorresti sapere perché sei sepolta quaggiù in questa solitudine?
— Ditemelo.
Sei venuta al mondo. Hai avuto un padre e una madre. Sei cresciuta fino a diventare una bella ragazza con i capelli biondi e gli occhi scuri. Hai fatto un lungo viaggio da Marte alla Terra con tuo padre e ti trovavi…
— No. Non c’è nessuno, all’infuori di voi.
Ne sono veramente addolorato, ma bisogna che viviamo ancora quell’agonia.
— Non so che volete dire, ma, vi prego… vi prego! Rimaniamo noi due soli nel buio.
C’era tuo padre nell’altra stanza, la camera delle orchidee, e improvvisamente abbiamo udito qualcosa… Powell trasse un profondo respiro e gridò: — Aiuto, Barbara!
Sensazione di lenzuola e coperte. Pavimento freddo sotto i piedi nudi e lungo corridoio senza fine finché i due irruppero nella camera delle orchidee, lanciarono un urlo e si sottrassero con un rapido balzo all’atterrita stretta di Ben Reich, mentre lui alzava qualcosa verso la bocca di papà. Che cosa? Trattieni quest’immagine. Fotografala. Dio mio! Quell’orribile esplosione soffocata.
I due gemettero e si trascinarono carponi sul pavimento per strappare un malefico fiore d’acciaio dal cereo… Powell si accorse improvvisamente che Mary Noyes lo stava trascinando, evidentemente per sollevarlo. L’aria intorno crepitava di indignazione.
Non posso lasciarti solo un minuto!
Che ora è, Mary?
Le nove e quaranta. Sono entrata e vi ho trovato tutt’e due inginocchiati sul pavimento, laggiù.
Lo so. Ma ho saputo finalmente ciò che cercavo. Si tratta di un’arma, Mary. Un’antica arma esplosiva. Ne ho un’immagine chiarissima. Dà un’occhiata…
Dove se l’è procurata? In un museo?
Non credo. Vedrai: prenderò due piccioni con una sola fava.
Powell si avviò barcollando al telefono e compose il numero BD-12232. Immediatamente il volto contorto di Jeremy Church comparve sullo schermo.
— Salve, Jerry.
— Salve, Powell…
— Per caso Gus T8 ha comprato da te una pistola, Jerry?
— Una pistola?
— Sì, arma da fuoco stile XX secolo. È stata usata nell’assassinio di D’Courtney.
— No!
— Sì. Penso che Gus T8 sia l’assassino che cerchiamo. Anche il signor Peetcy la pensa così. Vorrei darti l’esatta descrizione della pistola e sapere se effettivamente l’ha acquistata da te. — Powell esitò e poi soggiunse, imprimendo alle sue parole il tono della massima gentilezza: — Mi faresti un grande favore, Jerry, e te ne sarei estremamente grato. Estremamente. Aspettami. Sarò da te fra mezz’ora.
Powell attaccò il ricevitore. Guardò Mary. Immagine di un occhio strizzato.
Ciò dovrebbe dare al piccolo Gus il tempo di muoversi.
Perché Gus? Quando Peetcy ha avuto questa informazione? Pensavo che Ben Reich fosse… Capisco! Church vendette l’arma a Reich.
Può darsi. Gestisce un monte di pegni, e un monte di pegni è il luogo più simile a un museo.
Così vuoi mettere Church e T8 uno contro l’altro.
E tutti e due contro Reich. Non siamo riusciti a trionfare su un piano obiettivo, d’ora in poi ricorreremo a trucchi telepatici.
Ma supponi di non riuscire a metterli contro Reich. Che cosa succederà se faranno entrare Reich nel gioco?
Non possono. Keno Quizzard è terrorizzato a morte e Reich è sulle sue piste, deciso a raggiungerlo e obbligarlo al silenzio.
Sei un vero delinquente, Presi
Grazie, Mary. Proprio un bel complimento.
11
L’antro di Church era avvolto nell’ombra. Un’unica lampada a irradiazione limitata ardeva sul banco, diffondendo una sfera di luce attenuata per un raggio di due piedi. Parlando i tre uomini uscivano e rientravano in quell’alone di luce.
— No — disse Powell, seccamente. — Come telespie potete considerare insultante il fatto che io mi serva del linguaggio parlato per rivolgermi a voi. Quanto a me io la considero una prova di buona fede. Mentre parlo non posso leggere il vostro pensiero.