— Non necessariamente — rispose T8. La sua faccia da gnomo s’affacciò nel cerchio di luce. — È troppo nota la tua sottigliezza, Powell.
— Non la sto esercitando adesso. Sto facendo indagini per un delitto. Leggervi nel pensiero non mi servirebbe proprio a nulla.
— Che cosa vuoi, esattamente, Powell? — lo interruppe Church.
— So che non hai venduto la pistola a Gus. L’hai venduta a Reich.
La faccia di T8 si riaffacciò nell’alone di luce. — Allora perché sostenere che l’ho comprata io?
— Per farti venir qui, Gus. — Si volse a Church. — Tu eri in possesso di quell’arma, Jerry. Reich venne qui per farsela dare. Non era la prima volta che trafficavate insieme. Non ho dimenticato quella truffa…
— Maledizione! — esclamò Church.
— Per causa della quale fosti scacciato dalla Lega — continuò Powell. — Tu e Reich vi divideste mezzo milione, risultato di quell’affare. Ricordo che offristi la tua parte per essere riammesso alla Lega…
— E ne ebbi un rifiuto.
— Non chiedo altro che quella pistola — disse Powell.
— Offri molto?
— Mi conosci, Jerry. Credi davvero che farei un’offerta di questo genere?
— Allora quanto sei disposto a pagare per la pistola?
— Farò il meglio che potrò, credimi; ma non prometto nulla.
— Io conto già sulla promessa di un altro — mormorò Church.
— Pensaci bene: devi fidarti di me o fidarti di Ben Reich.
Il viso di Church scomparve nell’ombra. Dopo una pausa, lui parlò, da quel buio: — Non ho venduto nessuna pistola, sappilo, telespia, e non so niente su pistole usate in delitti. Questa è la mia testimonianza su un piano di obiettività.
— Grazie, Jerry. — Powell sorrise, e si volse a T8. — Voglio sottoporti una questione tecnica, Gus. Prescindendo dal fatto che tu sei complice di Ben Reich…
Un momento, Powell…
— Continuiamo a usare il linguaggio parlato, Gus, non lasciarti prendere dal panico. Tutto quello che voglio sapere è come mai la Lega non è riuscita a esercitare su di te un’adeguata influenza. Tu sei uno psicanalista di professione e dovresti saper cogliere il difetto del nostro meccanismo formativo prima che noi ti mettiamo al bando.
— Mettermi al bando? Perché? — La tranquilla sicurezza che T8 avvertiva nella mente di Powell, l’indifferente accettazione della sua rovina come di un fatto compiuto sconvolsero la piccola telespia.
— Faresti meglio a cercarti subito una buona sistemazione. Ma mentre sei ancora membro della Lega, vorrei che dedicassi la tua attenzione al tuo stesso caso. Come mai non siamo riusciti a formarti? E a qual punto siamo falliti nell’intento? Apprezzerei un tuo parere prima che tu sia finito.
Che cosa intendi con finito?
— Esiliato. Espulso. Guarda Jerry. È l’immagine di quello che sarai tu, dopo la riunione del prossimo consiglio.
Non riuscirai mai a provare niente. Non…
— Idiota! Non hai mai assistito a un processo vero e proprio? Qui non ci sarà Peetcy a occuparsi del tuo caso. Te ne starai seduto al banco degli accusati e T’sung Hsai, Akins, Joyce, Chevisance, Vigo, Catzerie, Tudor Franion, tutti i primo grado, cominceranno a esaminarti. Te lo dico io, che sei finito!
Aspetta, Powell. Il viso da manichino si contorse per il terrore. La Lega tiene conto delle confessioni. Quando ci si immischia nelle faccende di un dannato psicopatico come Reich, sia pure per ragioni professionali, si finisce con l’identificarvisi. Venne da me a raccontarmi di un suo incubo in cui gli compariva un uomo senza volto. E…
— Era un tuo paziente?
Fu così che m’intrappolò. Ma ne sono uscito, ora. Di’ alla Lega che sono disposto a confessare tutto. Church è testimonio…
— Io non sono affatto testimonio — urlò Church. — Hai cantato, eh? Dopo che Ben Reich ti ha promesso…
— Taci. Tu sei stato pazzo abbastanza da fidarti di Reich. Io giocherò lui prima che lui giochi me. Andrò in tribunale e comparirò al banco dei tre testimoni e farò quanto è in mio potere per aiutare Powell.
— Non farai niente del genere — sbottò Powell. — Fai ancora parte della Lega. Da quando in qua un esper rivela i segreti dei suoi pazienti?
— È questa la testimonianza che cercate per rovinare Reich, non è vero?
— È vero, ma non permetterò mai che alcun esper getti l’onta su tutti noi.
— Potresti perdere il posto se non riesci ad agguantare Reich.
— Voglio conservare il mio lavoro e voglio sconfiggere Reich, ma non a questo prezzo.
Lasciò il cerchio di luce e si incamminò nell’oscurità. Mentre apriva la porta, Church lo chiamò improvvisamente: — Un minuto!
Powell si fermò, la figura delineata contro la luce della strada. — Sì?
— Lascia che legga direttamente il tuo pensiero.
— Fa’ pure. — Powell lasciò cadere molti dei suoi schermi mentali. Quello che Church doveva ignorare fu accuratamente confuso e dissimulato.
— Non so — disse infine Church. — Non riesco a decidermi per quel che riguarda te, Reich e la pistola. Dio sa che tu incanti sempre tutti con le tue parole, ma questa volta credo che farei meglio a fidarmi proprio di te.
— Ti ho detto che non posso fare promesse.
— Forse tutti i miei guai derivano dal fatto che cerco sempre promesse invece di…
In quel preciso momento Powell girò rapidamente su se stesso e chiuse la porta. Via dal pavimento! Presto! Balzò sul banco. Salite quassù con me!
La bottega fu investita da un rullìo nauseante e scossa da vibrazioni spaventose. Powell affibbiò un calcio al globo di luce, spegnendola.
Fate un balzo e abbrancatevi ben stretti al lampadario pendente dal soffitto. Si tratta di un’arma ultrasonica. Su! Church ansò e spiccò un salto. Powell afferrò il braccio tremante di T8: Ti aiuterò io.
Spinse T8 verso l’alto e lo seguì aggrappandosi ai lunghi bracci. I tre stettero appesi lassù, nel vuoto, protetti dalle mortali vibrazioni che squassavano la bottega… vibrazioni che traevano un fragore di distruzione da ogni cosa a contatto con il pavimento. Vetro, metalli, pietra, materie plastiche, tutto esplodeva con forza. T8 gemette.
Forza, Gus. È uno dei sicari di Quizzard. Gente poco in gamba. Mi hanno mancato anche prima.
L’idea della distruzione strisciò nel subcosciente del piccolo esper. Powell comprese che questo era il suo momento critico. Le mani di T8 allentarono la presa ed egli cadde sul pavimento. Un istante dopo le vibrazioni cessarono, ma in quel secondo Powell udì l’esplodere di un corpo. Church ritrovò abbastanza forza da lanciare un grido.
Zitto, Jerry! Sta’ fermo!
Ha… hai sentito?
Ho sentito, certo. Non siamo ancora fuori pericolo. Tienti saldo!
La porta del monte di pegni si aprì. Solo uno spiraglio. Una lama di luce filtrò a frugare il pavimento. Individuò una chiazza rossa e grigia, poi scomparve. La porta si chiuse.
Pensano che io sia morto. È già la seconda volta. Ora fatti prendere da un attacco isterico con tutto tuo comodo.
Non ce la faccio a scendere, Powell. Non riesco a muovermi.
Niente di strano. Powell, sorreggendosi con una sola mano, afferrò un braccio di Church e lo tirò giù verso il banco. Church cadde e rabbrividì di raccapriccio. Powell lo seguì, lottando contro l’ondata di nausea che lo assaliva.
Hai detto che era uno dei sicari di Quizzard?
Certo. Ha una squadra di uomini capaci di ogni atrocità. Ora sono alle dipendenze di Ben, però. Ben sta lasciandosi prendere dal panico.
Ben Reich? Ma hanno colpito la mia bottega. Avrei potuto essere qui.