Geoffrey Reich
Reich sfogliò i piani, lentamente, pensosamente, pieno di ammirazione per il vecchio filibustiere che aveva avuto tanto intuito e tanto ingegno da tramandare quell’opera ai suoi discendenti. La sua fantasia si eccitò, e nella sua mente le idee cominciarono a formarsi e a cristallizzarsi per essere analizzate, scartate e immediatamente sostituite.
Una frase attrasse la sua attenzione: Se hai la tempra dell’assassino, non indugiare troppo a far piani. / Lascia il più al tuo intuito / l’intelligenza ti può tradire ma l’istinto dell’assassino è infallibile.
— L’istinto dell’assassino — disse Reich con respiro affannoso. — Sento di possederlo!
Il telefono trillò e il telericettore automatico scattò. Si udì un rapido scambio di frasi, poi il nastro cominciò a snodarsi a sobbalzi dall’apparecchio. Reich si avvicinò alla scrivania e lo esaminò.
La risposta era brevissima e implacabile. CODICE REICH: RISPONDETE WWHG.
— Rifiuta l’offerta. Lo sapevo! — mormorò a denti stretti. — Benissimo, D’Courtney. Se non ci sarà fusione ci sarà delitto.
3
August T8 si faceva pagare mille dollari per un’ora di analisi — non una somma enorme, dato che raramente gli si chiedeva più di un’ora del suo tempo prezioso — ma i suoi guadagni erano di ottomila dollari al giorno, quarantamila alla settimana, due milioni all’anno. La gente conosceva queste cifre ma non sapeva quale percentuale lui versasse alla Lega per l’istruzione degli esper, e per l’attuazione del piano eugenetico della Lega di estensione della percezione extrasensoriale a tutti. August T8 lo sapeva; quel 95 % che doveva pagare era una nota assai dolente per lui. Per questo motivo non aveva mai accettato con piena convinzione il Voto di Galeno. Lo aveva quasi accettato, quasi, ma non completamente. Era per questo Non completamente che il suo nome era segnato nell’elenco sotto la voce CORRUZIONE (DA TENTARSI).
Reich entrò direttamente nell’ufficio di consultazione di T8, diede un’occhiata alla sua figura, vagamente sproporzionata all’ambiente, poi si sedette e mormorò: — Analizzatemi, presto.
— Siete Ben Reich della Sacramento. Dieci bilioni di dollari. State battendovi in una lotta mortale con la compagnia D’Courtney. Odiate D’Courtney? Questa mattina gli avete offerto di fondere le vostre due aziende. Ha rifiutato. Disperato, avete deciso di… — T8 s’interruppe.
— Continuate — disse Reich.
— Di uccidere D’Courtney come prima mossa per impadronirvi della sua industria. Vi occorre un aiuto. In cambio offrite… Qui il vostro pensiero si fa vago.
— Un milione di dollari. In segreto. Senza tasse né versamenti alla Lega.
— Assurdo.
— Analizzatemi. Che cos’ho in tasca?
— Cinque smeraldi del valore di ventimila dollari l’uno. Se continuate su questo tono, signor Reich, dovrò denunciarvi.
— Centomila dollari, pagamento immediato.
Reich tolse di tasca le pietre preziose e le gettò sulla scrivania, dove rotolarono come ciottoli color verde cupo. T8 le fissò, affascinato.
— Centomila dollari alla settimana, per dieci settimane. Non sarà necessario altro tempo perché tutto sia fatto. Nessuno scritto, nessuna complicazione, nessun pericolo. Pensate ancora di denunciarmi?
— È impossibile — disse T8, accarezzando avidamente con lo sguardo le pietre.
— È possibile con il vostro aiuto.
— Non posso far niente per aiutarvi.
— Un esper di primo grado. Come posso credervi? Come posso credere che non siate capace di farla al mondo intero?
— No — disse T8 decisamente. — Non può andare. Dovrò denunciarvi, signor Reich.
— Aspettate. Volete scoprire perché, quando mi soffermavo a riflettere sulle condizioni di pagamento, il mio pensiero si faceva nebuloso? Leggete più a fondo in me. Quanto sono disposto a pagare? Qual è il mio limite massimo?
T8 socchiuse gli occhi. Il suo viso da manichino si contrasse in un’espressione penosa. Poi i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa.
— Ma non lo pensate seriamente! — esclamò.
— Sì che lo penso — mormorò Reich. — E, quel che più conta sapete che è un’offerta fatta in buona fede. Potete credermi. Metto a vostra disposizione tutte le ricchezze di cui mi troverò in possesso. Vi assicuro che soddisferò ogni capriccio, ogni desiderio, ogni passione che potrete avere per il resto della vostra vita. Leggetemi dentro. Sono sincero? Manterrò la mia parola?
— Sì — ammise T8, con riluttanza.
Raccolse le pietre e le rigirò tra le dita. Socchiuse gli occhi e disse: — Negli ultimi anni non si conosce un solo delitto premeditato che sia riuscito. Gli esper rendono impossibile che l’assassino mascheri le proprie intenzioni prima di metterle in esecuzione. O, se pure si riesce a sfuggire alla loro onniveggenza prima del delitto, è impossibile, poi, celare loro la colpa.
— Gli esper non possono testimoniare in tribunale.
— Vero, ma una volta che un esper abbia scoperto il colpevole, può procurarsi testimonianze obiettive per comprovare i risultati acquisiti telepaticamente. Powell, l’ispettore capo del Reparto psicologico, è implacabile. — T8 spalancò gli occhi. — Rivolete i vostri smeraldi?
— No — disse Reich. — Riflettete con me sulla situazione. I delitti sono sempre stati scoperti perché nessun assassino ha avuto l’acume di servirsi di una telespia, o almeno, se ne ha avuto idea non ha potuto sobbarcarsi le spese necessarie. Io ne ho la possibilità.
— Sì.
— Sto per combattere una guerra — continuò Reich. — Sto per battermi con la società in un duello all’ultimo sangue. Consideriamolo come un problema di tattica e di strategia. Il mio problema è quello di qualunque esercito. Audacia, valore, e fede non sono sufficienti. Un esercito deve essere coadiuvato da un servizio di spionaggio. Io ho bisogno di voi per il mio.
— D’accordo.
— Io combatterò sul campo, voi sarete il servizio di spionaggio. Bisognerà ch’io sappia dove si troverà D’Courtney, dove potrò colpire, quando potrò colpire. Del delitto mi occuperò io; ma voi dovrete dirmi quando e dove sarà più opportuno eseguirlo.
— Capito.
— Per prima cosa dovrò occupare il campo, penetrare attraverso la rete difensiva che circonda D’Courtney. Ciò richiede da parte vostra un’azione di ricognizione. Dovrete prevenire ogni interferenza, controllare le mosse degli individui normali e individuare le telespie, avvertirmi della loro presenza e bloccarle se non posso evitarle. Dovrete rimanere sulla scena dopo il delitto. Scoprire chi è sospettato dalla polizia e perché. Se saprò che i sospetti si appuntano contro di me, sarò in grado di allontanarli. Se saprò che si dirigono contro qualcun altro, potrò rafforzarli. Mi sento di affrontare questa guerra, e di vincerla con il vostro aiuto. Non è la verità? Scrutatemi.
Dopo una lunga pausa T8 disse: — È la verità. Possiamo farcela. — Raccolse gli smeraldi e se li mise in tasca con gesto conclusivo. — Stasera ci sarà una riunione a casa di Preston Powell. Vi parteciperà il medico di D’Courtney. Inizierò la ricognizione. Può darsi che riesca a individuare i progetti e la destinazione di D’Courtney. Penso che mi sarà possibile.
— E non avete paura dell’implacabile Powell?
T8 sorrise sprezzantemente. — Se ciò fosse, signor Reich, mi sarei forse arrischiato ad accettare la vostra proposta?
Reich sorrise, alzandosi per andare. Non tese neppure la mano per salutare.
— Signor Reich? — disse T8 improvvisamente.