— Il grappolo di migrazione Ouster, comunemente definito Sciame, è stato scoperto, poco più di tre anni standard fa, da un congegno per la rilevazione di distorsioni Hawking — diceva in quel momento il giovane colonnello. — Subito dopo la scoperta, l'Unità Operativa 42 della FORCE, predisposta per l'evacuazione del sistema di Hyperion, ha lasciato, in stato C-più, il sistema solare di Parvati, con l'ordine sigillato di creare un teleporter nel raggio d'utilizzo di Hyperion. Nello stesso tempo, l'Unità Operativa 87.2 è partita dalla zona di sosta Solkov-Tikata, intorno a Camn III, con l'ordine di unirsi all'unità di evacuazione nel sistema di Hyperion, di trovare il grappolo di migrazione Ouster e di attaccare e distruggere la componente militare… — Immagini della flotta comparvero sulla lavagna di richiamo e di fronte al giovane colonnello. L'ufficiale mosse la bacchetta e una linea di luce color rubino tagliò l'ologramma più grande per illuminare una delle navi Tre-C in formazione. — L'Unità Operativa 87.2 è sotto il comando dell'ammiraglio Nashita a bordo della AE Ebridi…
— Sì, sì — brontolò Morpurgo. — Lo sappiamo tutti, Yani. Vieni al sodo.
Il giovane colonnello simulò un sorriso, annuì impercettibilmente verso il generale e Gladstone, e ricominciò, in tono un briciolo meno fiducioso. — Messaggi in codice dell'UO 42, nel corso delle ultime 72 ore standard, segnalano scontri fra vedette della flotta di evacuazione ed elementi avanzati del grappolo di migrazione Ouster…
— Lo Sciame — lo interruppe Leigh Hunt.
— Sì — disse Yani. Si rivolse alla lavagna di richiamo e cinque metri di vetro smerigliato brillarono di vita. Per me il quadro era un labirinto incomprensibile di simboli arcani, vettori colorati, codici secondari e acronimi della FORCE che aumentavano il guazzabuglio generale. Forse non aveva significato neppure per i pezzi grossi militari e politici presenti in sala, ma nessuno vi accennò. Iniziai un nuovo disegno della Gladstone sullo sfondo del profilo da bulldog di Morpurgo.
— Anche se i primi rapporti indicavano nelle vicinanze scie di quattromila motori Hawking, questa cifra induce in errore — continuò il colonello Yani. — Come sapete, gli… ah… Sciami Ouster possono comprendere fino a diecimila unità motrici diverse, ma la parte maggiore consiste in veicoli piccoli e disarmati o di scarsa importanza militare. La valutazione delle tracce microonda, astrotel e altre fonti d'emissioni suggerisce…
— Mi scusi — disse Meina Gladstone, con voce rauca che faceva stridente contrasto col flusso sciropposo dell'ufficiale relatore. — Può dirci quante navi Ouster hanno reale importanza militare?
— Ah… — disse il colonnello, con un'occhiata ai superiori.
Il generale Morpurgo si schiarì la voce. — Riteniamo circa seicento… settecento al massimo — disse. — Niente di cui preoccuparsi.
Gladstone inarcò il sopracciglio. — E la grandezza dei nostri gruppi da combattimento?
— L'Unità Operativa 42 conta circa sessanta navi, signora. L'Unità Operativa…
— La 42 è il gruppo d'evacuazione?
Il generale Morpurgo annuì; mi parve di scorgere nel suo sorriso una traccia di condiscendenza. — Sì, signora — rispose. — L'Unità Operativa 87.2 è il gruppo d'intervento che un'ora fa si è teleportato nel sistema…
— Sessanta navi sono in grado d'affrontarne seicento o settecento? — domandò Gladstone.
Morpurgo lanciò un'occhiata ai colleghi, quasi a chiedere che portassero pazienza. — Sì — rispose. — Più che in grado. Seicento motori Hawking possono sembrare un bel mucchio, signora, ma non destano preoccupazioni, se spingono mononavi, o vedette, o le piccole cinque posti che loro chiamano lancer. L'Unità Operativa 42 comprende circa venticinque spin-navi principali, inclusi i trasporti truppe Ombra di Olympus e Stazione Nettuno. Ciascuno di questi ultimi può lanciare più di cento astrocaccia o ALR. — Morpurgo si frugò in tasca, estrasse un bastoncino di tabacco ricombinante grosso quanto un sigaro, parve ricordare che Gladstone disapprovava il fumo, lo ripose nella giubba. Si accigliò. — Quando l'Unità Operativa 87.2 completa lo spiegamento, avremo potenza di fuoco sufficiente per affrontare una decina di Sciami. — Sempre accigliato, rivolse a Yani il cenno di continuare.
Il colonnello si schiarì la voce e con la bacchetta indicò la lavagna di richiamo. — Come vedete, l'UO 42 non ha avuto difficoltà a ripulire il volume di spazio necessario a iniziare la costruzione di un teleporter. L'attività ha avuto inizio sei settimane fa, tempo standard della Rete, e si è conclusa ieri alle 16,24. Le prime scaramucce con gli Ouster si sono risolte senza perdite per l'UO 42 e nelle ultime 48 ore una battaglia importante ha avuto luogo fra unità avanzate dell'UO e il grosso degli Ouster. Il punto focale dell'azione di guerra era in questa zona… — Yani mosse di nuovo la bacchetta e una sezione della lavagna pulsò di luce azzurra — ovvero 29 gradi sopra il piano dell'eclittica, trenta unità astronomiche dal sole di Hyperion, circa 0,35 UA dal bordo ipotetico della nube del sistema di Oört.
— Perdite? — disse Leigh Hunt.
— Entro limiti del tutto accettabili, per uno scontro di questa durata — rispose il giovane colonnello, che aveva l'aria di chi non si è mai trovato a meno di un anno luce dal fuoco nemico. Aveva capelli biondi, pettinati accuratamente di lato, e pelle lustra sotto l'intenso bagliore dei faretti. — Ventisei caccia rapidi dell'Egemonia distrutti o dispersi, dodici ALR porta-torpedini, tre navi-torcia, il trasporto carburante Orgoglio di Asquith e l'incrociatore Draconis III.
— Quante perdite umane? - domandò Gladstone. La voce era molto bassa.
Yani rivolse a Morpurgo una rapida occhiata ma rispose senza attendere l'autorizzazione. — Circa duemilatrecento — disse. — Ma sono in corso operazioni di recupero e ci sono speranze di trovare i superstiti della Draconis III. - Si lisciò la giubba e continuò in fretta.
— Questa cifra va confrontata con la distruzione di almeno centocinquanta navi da guerra Ouster. Le nostre incursioni nel loro grappolo… nel loro Sciame hanno prodotto un'ulteriore distruzione di un numero di imbarcazioni compreso fra trenta e sessanta, incluse fattorie cometa, navi per la lavorazione dei minerali e almeno un grappolo comando.
Meina Gladstone si strofinò le dite nodose. — La stima delle perdite, delle nostre perdite, comprende i passeggeri e l'equipaggio della nave-albero Yggdrasill, da noi noleggiata per l'evacuazione?
— No, signora — rispose vivacemente Yani. — Secondo la nostra analisi, anche se a quel tempo era in atto un'incursione Ouster, la Yggdrasill non fu distrutta dal nemico.
Gladstone inarcò il sopracciglio. — E da chi, allora?
— Sabotaggio, per quanto ne sappiamo — rispose il colonnello. Chiamò sulla lavagna un altro diagramma del sistema di Hyperion.
Il generale Morpurgo diede un'occhiata al proprio comlog e disse:
— Va bene, Yani, salta alle difese a terra. Fra trenta minuti il PFE deve tenere il discorso.
Completai lo schizzo di Gladstone e di Morpurgo, mi stiracchiai, mi guardai intorno alla ricerca di un altro soggetto. Leigh Hunt sembrava una sfida, con quei lineamenti indefinibili, quasi emaciati. Quando tornai a sollevare lo sguardo, l'ologramma del globo di Hyperion aveva smesso di girare su se stesso ed era diventato una serie di proiezioni bidimensionali: equirettangolare obliqua, di Bonne, ortografica, a rosetta, di Van der Grinten, di Gores, ad angoli omologici interrotti di Goode, gnomonica, sinusoidale, equidistante azimutale, policonica, ipercorretta Kuwatsi, computer-escherata, di Brisemeister, di Buckminster, cilindrica Miller, multicoligrafica e standard da satellite, prima di risolversi in una mappa standard Robinson-Baird.