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— Allora cosa c'è in ballo? — domandò Hermund. — Perché, alla vigilia della guerra, Gladstone porterebbe nel Consiglio una nullità?

— Può sentirci, sapete — disse un'altra voce maschile, uno dei due gorilla.

— Non importa — rispose Diana. — Tanto, dopo l'interrogatorio non rimarrà in vita. — Si rivolse di nuovo a me. — Perché il PFE ti ha invitato al Consiglio… John?

— Non saprei. Per avere notizie dei pellegrini, probabilmente.

— Quali pellegrini, John?

— I Pellegrini allo Shrike.

Qualcun altro emise un rumore. — Silenzio — disse Diana Philomel. E a me: — Questi Pellegrini allo Shrike sono su Hyperion, John?

— Sì.

— C'è un pellegrinaggio, in questo momento?

— Sì.

— E perché Gladstone chiede a te, John?

— Sogno i pellegrini.

Seguì un versaccio di disgusto. Hermund disse: — È pazzo. Anche sotto la scioglilingua non sa chi è e ora ci racconta questa storia. Facciamola finita e…

— Chiudi il becco — disse lady Diana. — Gladstone non è pazza. L'ha invitato lei, non dimenticarlo. John, cosa significa che li sogni?

— Sogno le impressioni della prima personalità ricuperata di Keats — dissi. Avevo la voce impastata, come se parlassi nel sonno. — Quando hanno ucciso il suo corpo, si è inserita in uno dei pellegrini e ora vaga nella loro microsfera. Non so come, ma le sue percezioni sono i miei sogni. Forse le mie azioni sono i suoi sogni, non so.

— Follia — disse Hermund.

— No, no — replicò lady Diana. Aveva la voce tesa, quasi sconvolta. — John, sei un cìbrido?

— Sì.

— Oh, Cristo e Allah! — disse lady Diana.

— Cos'è un cìbrido? — domandò uno dei gorilla. Aveva una voce acuta, quasi femminile.

Per un momento ci fu silenzio, poi Diana disse: — Idiota. I cìbridi erano umani controllati a distanza, creati dal Nucleo. Ce n'erano alcuni nella Commissione di Consulenza, fino al secolo scorso, quando furono messi fuorilegge.

— Come gli androidi e cose del genere? — disse il secondo gorilla.

— Chiudi il becco — rispose Hermund.

— No — disse Diana. — I cìbridi erano geneticamente perfetti, ricombinati da DNA che risaliva alla Vecchia Terra. Bastava un osso… un frammento di capello… John, mi ascolti? John?

— John, sei un cìbrido… sai qual è la fonte della tua personalità?

— John Keats.

Inspirò a fondo. — Chi è… era… John Keats?

— Un poeta.

— Quando visse, John?

— Dal 1795 al 1821.

— Secondo quale calendario, John?

— Quello della Vecchia Terra — risposi. — Pre-Egira. Era moderna…

Intervenne Hermund, con voce agitata. — John, sei… sei in contatto con il TecnoNucleo, in questo momento?

— Sì.

— Puoi… sei libero di comunicare nonostante la scioglilingua?

— Sì.

— Oh, cazzo — disse il gorilla dalla voce acuta.

— Dobbiamo andarcene di qui — sbottò Hermund.

— Ancora un minuto — disse Diana. — Dobbiamo sapere…

— Non possiamo portarlo con noi? — domandò il gorilla dalla voce profonda.

— Idiota — disse Hermund. — Se è vivo e in contatto con la sfera dati e col Nucleo… diavolo, lui vive nel Nucleo, la sua mente è lì… allora può collegarsi a Gladstone, all'EsecSicur, alla FORCE, a chiunque!

— Sta' zitto — disse lady Diana. — Lo uccideremo, appena avremo terminato. Ancora qualche domanda. John?

— Sì.

— Perché Gladstone ha bisogno di sapere cosa accade ai Pellegrini allo Shrike? Riguarda la guerra con gli Ouster?

— Non lo so con certezza.

— Merda — mormorò Hermund. — Andiamo via!

— Zitto. John, da dove provieni?

— Ero su Esperance, negli ultimi dieci mesi.

— E prima?

— Sulla Terra.

— Quale Terra? — domandò Hermund. — Nuova Terra? Terra Due? Terra City? Quale?

— Terra — dissi. Poi ricordai. — Vecchia Terra.

— Vecchia Terra? - disse un gorilla. — Questo qui è suonato. Me ne vado subito.

Ci fu lo sfrigolio di pancetta fritta tipico di un'arma laser. Sentii un odore più dolce di quello della pancetta in padella e udii il tonfo di un corpo pesante. Diana Philomel disse: — John, ti riferisci alla vita della tua personalità originaria sulla Vecchia Terra?

— No.

— Tu… tu come cìbrido… eri sulla Vecchia Terra?

— Sì — dissi. — Lì mi sono destato dalla morte. Nella stessa stanza della casa in Piazza di Spagna dove morii. Severn non c'era, ma il dottor Clark e alcuni altri erano prese…

— È davvero pazzo — disse Hermund. — La Vecchia Terra è stata distrutta più di quattro secoli fa… a meno che i cìbridi non vivano più di quattrocento anni…

— No — sbottò lady Diana. — Chiudi il becco e lasciami terminare. John, perché il Nucleo… ti ha riportato in vita?

— Non lo so con certezza.

— Riguarda la guerra civile in corso fra le Intelligenze Artificiali?

— Forse — dissi. — È probabile. — Diana faceva domande interessanti.

— Quale gruppo ti ha creato? I Finali, gli Stabili o i Volatili?

— Non so.

Udii un sospiro d'esasperazione. — John, hai comunicato a nessuno dove ti trovi e che cosa ti accade al momento?

— No — dissi. Era un segno dell'intelligenza della donna, il fatto che avesse atteso tanto per porre la domanda.

Anche Hermund emise un sospiro. — Magnifico — disse. — Filiamocela prima che…

— John — disse Diana — sai perché Gladstone ha fabbricato questa guerra contro gli Ouster?

— No — dissi. — O meglio, potrebbero esserci diversi motivi. Il più probabile sembra una manovra contrattuale nell'ambito dei suoi rapporti con il Nucleo.

— Perché?

— Elementi nella ROM governativa del Nucleo hanno paura di Hyperion — dissi. — Hyperion è una variabile ignota in una galassia dove ogni variabile è stata quantificata.

— Chi ha paura, John? I Finali, gli Stabili o i Volatili? Quale gruppo di IA ha paura di Hyperion?

— Tutt'e tre — dissi.

— Merda — mormorò Hermund. — Sta' a sentire… John… le Tombe del Tempo e lo Shrike hanno a che fare con questa storia?

— Sì, hanno un mucchio a che fare.

— Come? — domandò Diana.

— Non so. Nessuno lo sa.

Hermund, o un altro, mi colpì malignamente, con forza, al petto. — Vuoi dire che la merdosa Commissione di Consulenza del Nucleo non ha previsto il risultato di questa guerra, di questi eventi? — ringhiò Hermund. — Vorresti farmi credere che Gladstone e il Senato s'imbarcano in una guerra senza avere una previsione di probabilità?

— No — dissi. — È stata predetta da secoli.

Diana Philomel emise un verso simile a quello di un bambino di fronte a una montagna di dolci. — Cosa hanno predetto, John? Riferisci tutto.

Avevo la bocca secca. La scioglilingua mi aveva prosciugato della saliva. — Hanno predetto la guerra — dissi. — L'identità dei partecipanti al Pellegrinaggio allo Shrike. Il tradimento del Console dell'Egemonia che ha attivato un congegno che avrebbe aperto… che ha aperto… le Tombe del Tempo. L'emergenza del Flagello Shrike. Il risultato della guerra e il Flagello…

— Qual è il risultato, John? — bisbigliò la donna con cui avevo fatto l'amore qualche ora prima.

— La fine dell'Egemonia — dissi. — La distruzione della Rete dei Mondi. — Provai a umettarmi le labbra, ma avevo la lingua secca. — La fine della razza umana.

— Oh, Gesù e Allah — mormorò Diana. — C'è qualche possibilità che la previsione sia errata?