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— Me ne andrò — rispose Mary. — Me ne andrò per sempre. Non tornerò più, nemmeno se avrai bisogno di me. Non c’è altra soluzione.

— Non puoi andartene — disse Enoch. — Sei intrappolata come me.

— È molto strano — osservò lei. — Tutti e due vittime della stessa illusione.

— Tu no — disse lui. — Tu no.

Mary annuì gravemente. — Sì, anch’io. Come tu non puoi amare la bambola che ti sei fabbricato, così io non posso amare chi mi ha creata. Ci illudevamo che fosse possibile e forse ci illudiamo ancora; riteniamo addirittura che sia nostro dovere. Per questo ci sentiamo infelici e colpevoli.

— Potremmo tentare — disse Enoch — se tu restassi.

— E finire per odiarti? O peggio, per essere odiata da te? Meglio sentirci infelici e colpevoli. Meglio dell’odio.

Fece un rapido gesto e afferrò la piramide. Alzò il braccio.

— No — gridò Enoch. — No, questo no.

La piramide scintillò roteando nell’aria e andò a infrangersi contro il camino. Le luci si spensero e qualcosa (vetro? metallo? pietra?) ricadde tintinnando sul pavimento, in frammenti.

— Mary! — chiamò Enoch, lanciandosi verso il buio.

Ma non c’era più nessuno.

— Mary — ripeté. Il grido si era trasformato in un lamento.

Era scomparsa e non sarebbe più tornata.

Anche quando l’avesse chiamata, non sarebbe tornata.

Rimase solo nel buio e nel silenzio, e la voce di un secolo di vita sembrò parlargli in un linguaggio muto.

"Tutto è difficile" diceva la voce. "Non c’è niente di facile."

C’era stata la ragazza di campagna che viveva all’angolo della strada, poi la bellezza del Sud che l’aveva guardato mentre passava davanti al suo cancello, e infine Mary. Tutte scomparse, per lui.

Si aggirò pesantemente nella stanza e cercò il tavolo a tastoni. Lo trovò e accese la luce.

Fermo accanto al tavolo, guardò la stanza. Nell’angolo dov’era lui adesso c’era stata la cucina, e dove si trovava il camino c’era stato il soggiorno; ma tutto era cambiato, e da parecchio tempo. Eppure, poteva ancora vederli come fosse stato ieri.

I giorni erano passati, la gente era scomparsa.

Lui solo restava.

Aveva perduto il suo mondo, se l’era lasciato alle spalle.

E così era per tutti gli altri uomini che vivevano in quel momento.

Forse non se ne rendevano ancora conto, ma anch’essi si erano lasciati alle spalle il loro mondo. E non sarebbe tornato mai più.

Si dice addio a tutte le cose, all’amore e ai sogni.

— Addio, Mary — disse Enoch. — Perdonami, e Dio ti aiuti.

Sedette al tavolo, prese il diario e lo sfogliò finché trovò la pagina su cui doveva cominciare a scrivere.

Aveva del lavoro da fare.

Ma ora era pronto.

Aveva detto l’ultimo addio.

FINE