«Gli uomini che lavorarono con lui si trovarono perplessi di fronte a un uomo capace di eseguire cose tanto prodigiose, e incapace di spiegare loro i motivi e le ragioni scientifiche di quello che faceva. E anche Cooper si sentiva frustrato, perche poteva prevedere, senza avere la possibilita di accelerarlo, il lavoro che avrebbe condotto, passo dopo passo, ai classici esperimenti di Jan Verdeer, e successivamente alla costruzione delle equazioni fondamentali della Realta, da parte del grande Antoine Lefebvre, e, ancora piu tardi, alla costruzione dell'Eternita.
«Fu solo verso la fine della sua lunga vita che Cooper, osservando un tramonto sul Pacifico (descrive minuziosamente la scena nel suo memoriale) ebbe la grande rivelazione. In quel momento egli capi di essere Vikkor Mallansohn; non era un sostituto, ma lo scienziato stesso. Forse il nome non era il suo, ma l'uomo ricordato dalla storia come Mallansohn era in realta Brinsley Sheridan Cooper.
«Infiammato da quel pensiero, e da tutto quello che esso implicava, ansioso di accelerare in qualche modo il processo di edificazione dell'Eternita, desideroso di offrire un suo contributo al miglioramento e alla sicurezza del futuro, egli scrisse il suo memoriale e lo chiuse in un cubo di Tempo-stasi, nel soggiorno della sua casa.
«E cosi il circolo si chiuse. Naturalmente le intenzioni di Cooper-Mallansohn furono trascurate… le intenzioni con cui aveva scritto il memoriale. Cooper doveva vivere la sua vita esattamente come l'aveva vissuta. La realta del primitivo non permette alcun mutamento. In questo momento di tempo fisiologico, il Cooper che tu conosci non sa quello che lo aspetta. Crede di avere solo il compito di istruire Mallansohn, e ritornare nell'Eternita. Continuera a crederlo fino a quando gli anni non gli avranno rivelato la verita, e allora si mettera a scrivere il suo memoriale.
«L'intenzione di questo circolo nel Tempo e di stabilire la conoscenza del viaggio nel Tempo e della natura della Realta, per edificare l'Eternita, prima del suo Tempo naturale. Abbandonata a se stessa, l'umanita non avrebbe scoperto la verita sul Tempo prima che i suoi progressi tecnologici in altri campi avessero reso praticamente inevitabile il suo suicidio.»
Harlan aveva ascoltato attentamente, cogliendo quella visione di un gigantesco circolo nel Tempo, un circolo che si chiudeva, e che attraversava l'Eternita con una parte della sua circonferenza. Fu l'unico momento nel quale, di fronte alla maesta di quella visione, quasi dimentico Noys… qualcosa che non avrebbe mai ritenuto possibile.
Fece una domanda:
«Allora fin dall'inizio voi sapevate quello che avreste fatto, quello che avrei fatto, quello che avevo gia fatto.»
Twissell, che a sua volta pareva essersi smarrito nei meandri della narrazione, riemerse da una specie di torpore, socchiudendo gli occhi dietro la nube di fumo azzurrino. I suoi occhi vecchi e saggi fissarono Harlan, ed egli disse, in tono di rimprovero:
«No, naturalmente no. C'e stato un vuoto di decine di anni di tempo fisiologico dal giorno in cui Cooper lascio l'Eternita e il giorno in cui si mise a scrivere le sue memorie. Cosi i suoi ricordi erano affievoliti, e naturalmente egli pote scrivere solo le cose delle quali era stato testimone. Questo dovresti saperlo anche tu!»
Twissell sospiro, e cerco di muovere con un dito magro e rugoso una nuvoletta di fumo che descriveva complicati arabeschi nell'aria.
«Tutto ha funzionato. Prima di tutto, io venni trovato e condotto nell'Eternita. Quando, dopo avere raggiunto la maturita del tempo fisiologico prescritto, io divenni un Calcolatore Anziano, ebbi il memoriale, e il progetto mi fu affidato. Nel memoriale era stato scritto che il progetto mi era stato affidato, e cosi mi venne affidato. E di nuovo, con il passare del tempo fisiologico, venne il momento in cui apparisti tu, dopo un Mutamento di Realta (avevamo osservato con estrema attenzione i tuoi analoghi precedenti, capisci?), e infine comparve anche Cooper.
«Ho riempito i vuoti usando il buonsenso e i servigi del Computaplex. Per esempio, ricordo ancora con quanta cura istruimmo l'Istruttore Yarrow per la sua parte, senza tradire neppure il piu lieve indizio della verita; fu un lavoro molto faticoso. A sua volta, egli stimolo il tuo interesse per il Primitivo con una cura infinita, e con un lavoro perfetto.
«Non puoi neppure immaginare quale fatica ci sia costata l'istruzione di Cooper… abbiamo dovuto usare una prudenza incredibile, per impedirgli di apprendere qualcosa che, secondo il suo memoriale, lui non aveva appreso.» Twissell fece un triste sorriso. «Sennor si diverte molto in queste faccende. Lui le chiama 'inversione del principio di causa ed effetto'. Conoscendo l'effetto, si adattano le cause. Fortunatamente, io non sono un acchiappanuvole come Sennor.
«Sono rimasto molto soddisfatto, ragazzo, nello scoprire in te un Osservatore e un Tecnico davvero eccellente. Il memoriale non aveva fatto cenno di questi elementi, poiche Cooper non aveva avuto alcuna possibilita di esaminare il tuo operato e di giudicarlo. Questa scoperta mi ha facilitato. Ho potuto usarti per un lavoro molto piu normale e giustificabile di quello che sarebbe stato il tuo lavoro essenziale: avendo una funzione di copertura di questo tipo, il tuo vero lavoro non avrebbe dato nell'occhio. Anche il periodo che hai trascorso di recente nella Sezione del Calcolatore Finge si e adattato bene allo schema: Cooper ha menzionato infatti nel memoriale un periodo nel quale tu eri assente, e nel quale gli avevano fatto intensificare a tal punto gli studi di matematica da fargli desiderare il tuo ritorno: una volta, pero, mi hai spaventato veramente.»
Harlan disse, subito:
«Quando ho fatto salire Cooper sul cronoscafo, naturalmente.»
«Come hai fatto a indovinare questo particolare?» domando Twissell.
«E stata l'unica volta in cui vi ho visto realmente in collera con me. Ora immagino che cosi facendo abbia violato qualcosa che era scritto nel memoriale di Mallansohn.»
«Non esattamente. Vedi, nel memoriale non si diceva una sola parola sui cronoscafi. Mi e sembrato che, per non fare cenno di una caratteristica cosi importante e straordinaria dell'Eternita, egli doveva avere conosciuto i cronoscafi in maniera superficiale. Percio intendevo tenerlo lontano dai cronoscafi, per quanto mi fosse stato possibile. Il fatto che tu lo avessi portato con te avanti nel Tempo mi ha turbato moltissimo, ma successivamente non e accaduto niente, tutto e andato avanti come prima, e cosi…»
Il vecchio Calcolatore intreccio le dita, nervosamente. Fisso Harlan con occhi penetranti e interrogativi, come se qualche pensiero oscuro lo avesse turbato. C'era, nella sua espressione, una mescolanza di sorpresa e di curiosita.
«Eppure tu hai sospettato tutto questo fin dall'inizio. E una cosa che mi sbalordisce: non riesco a farmene una ragione. Sarei pronto a giurare che neppure un Calcolatore Anziano sarebbe stato capace di trarre simili deduzioni, in base agli elementi che erano in tuo possesso. Che ci sia riuscito un Tecnico e miracoloso… ancor piu, incredibile.» Si protese in avanti, diede un buffetto amichevole sulla spalla di Harlan. «Vedi, il memoriale Mallansohn non dice nulla sulla tua vita, dopo la partenza di Cooper… naturalmente.»
«Capisco, signore.» disse Harlan.
«Allora saremo liberi, per farne quello che vorremo… naturalmente, in senso figurato. Il tuo talento e sempre piu sorprendente… un simile talento non deve andare sprecato. Credo che tu sia degno di qualcosa di piu della condizione di Tecnico. Non ti prometto niente, ora, ma immagino che tu abbia gia capito che, nel tuo caso, la possibilita di diventare un Calcolatore e qualcosa di piu di un'ipotesi.»
Harlan riusci a conservare un'espressione impassibile. Lunghi anni di esercizio gli avevano insegnato a dissimulare i suoi sentimenti.
Penso: Un'altra promessa. Un'altra lusinga per conquistarmi alla causa.
Ma non doveva lasciare niente alle congetture. I suoi sospetti, folli e privi di basi, all'inizio, erano giunti per un lampo di comprensione insolito, nel corso di una notte insolita e stimolante, ma erano diventati ragionevoli solo dopo una ricerca diretta e documentata nella biblioteca della Sezione. Erano diventati una certezza soltanto ora che Twissell gli aveva narrato l'intera storia. Eppure, in un certo senso, dalla sua teoria originaria c'era stata una deviazione: Cooper era Mallansohn.
Questa deviazione aveva semplicemente migliorato la sua posizione, ma, se aveva sbagliato da una parte, poteva sbagliarsi anche da altre parti. Percio non doveva lasciare nulla al caso. Doveva mettere le carte in tavola. Doveva raggiungere la certezza.
Disse in tono sicuro, quasi casuale:
«La responsabilita e molto grande anche per me, ora che so la verita.»
«Davvero?»