«Inoltre, ti chiedo di eseguire il contatto finale, secondo le istruzioni che ti forniro. Se pensi che anche questa responsabilita sia troppo grande per te, ti prego di rassicurarti. C'e un altro contatto, parallelo al tuo, con un altro operatore: se per qualunque motivo tu non fossi in grado di eseguire il contatto, interverra l'altro operatore. Inoltre, sto per interrompere il contatto radio dall'interno della sala di comando. Tu potrai sentirci, ma non potrai parlarci. Percio non dovrai temere che qualche involontaria esclamazione da parte tua possa spezzare il circolo.»
Harlan guardo attraverso la finestra di osservazione, raggelato.
Twissell prosegui:
«Cooper arrivera qui tra pochi istanti, e il suo viaggio nel Primitivo iniziera tra meno di due fisioore. E dopo, figliolo, il progetto sara concluso, e tu e io saremo liberi.»
Harlan si sentiva precipitare nei vortici vischiosi di un incubo a occhi aperti. Twissell lo aveva giocato? Tutto cio che aveva fatto aveva semplicemente lo scopo di rinchiudere Harlan nella sala di comando, senza che lui opponesse resistenza? Dopo avere scoperto che Harlan era al corrente della propria importanza, aveva forse improvvisato con astuzia diabolica, tenendolo occupato nella conversazione, drogandolo con parole e parole, guidandolo con mano sicura fino al momento in cui aveva potuto chiuderlo nella sala di comando?
Quella resa cosi sicura e rapida, a proposito di Noys. Non le sara fatto alcun male, aveva detto Twissell. E sana e salva. Andra tutto bene.
Come aveva potuto credere a quelle parole? Se non avessero avuto alcuna intenzione di farle del male, perche la barriera temporale nel 100.000°? Quel fatto, da solo, avrebbe denunciato le intenzioni di Twissell.
Ma lui aveva voluto credere… stupido che era stato!… aveva voluto fidarsi del grande Twissell. In fondo era stata questa la sua colpa. Si era lasciato guidare, nel corso di quelle ultime ore fisiologiche, ciecamente, si era lasciato rinchiudere in una sala di comando, dove non c'era piu bisogno di lui, neppure per inserire l'ultimo contatto.
Con un solo, magistrale colpo, era stata spogliata di tutta la sua importanza. La sua forza era stata genialmente trasformata in debolezza, e ormai Noys era perduta per sempre. Non gli importava sapere quale sarebbe stata la punizione, per lui. Noys era perduta per sempre. Per sempre!
Non aveva pensato mai che il progetto fosse cosi vicino alla fine. Questo, naturalmente, era stato il vero motivo della sua sconfitta.
La voce di Twissell parlo di nuovo, attutita:
«Ora stacchero i contatti radio, figliolo.»
Harlan era solo, impotente, inutile…
Capitolo Tredicesimo: Il Terminale Primo
Brinsley Cooper entro nella sala. Il suo volto magro era rosso per l'eccitazione, che gli dava un aspetto piu giovane, malgrado i folti baffi alla Mallansohn che gli adornavano il labbro superiore.
(Harlan pote vederlo, attraverso la finestra di osservazione, pote ascoltare chiaramente al sua voce, attraverso la radio della sala. Penso, amaramente: Baffi alla Mallansohn! E naturale! Perche non ci avevo pensato?)
Cooper si avvicino a Twissell a grandi passi.
«Non mi hanno fatto entrare fino a questo momento, Calcolatore.»
«Giustissimo,» disse Twissell. «Avevano ricevuto precise istruzioni.»
«E il momento, adesso? Partiro subito?»
«E quasi ora.»
«E potro ritornare presto? Rivedro l'Eternita?» Malgrado il corpo di Cooper fosse rigido, eretto, la sua voce tradiva una lieve incertezza.
(Nella sala di comando, Harlan appoggio le mani contratte sul vetro rinforzato della finestra di osservazione; ah, se avesse potuto romperlo, se avesse potuto uscire, per gridare: «Fermatevi! Accettate le mie condizioni, altrimenti…» Ma era inutile, inutile.)
Cooper si guardo intorno, senza rendersi conto, apparentemente, del fatto che Twissell non aveva risposto alla sua domanda. Il suo sguardo noto Harlan, alla finestra di osservazione della sala di comando.
Agito la mano, visibilmente eccitato.
«Tecnico Harlan! Venite fuori. Voglio stringervi la mano prima di partire.»
Twissell si affretto a intervenire:
«Ora non puo, ragazzo, ora non puo. E ai comandi.»
«Oh?» disse Cooper. «Sapete? Ha una strana faccia. Mi sembra che non stia bene.»
«Gli ho rivelato la vera natura del progetto,» disse Twissell. «Sai, temo che sia sufficiente a innervosire chiunque.»
«Grande Tempo, si!» esclamo Cooper. «Ormai io sono al corrente da qualche settimana, eppure non riesco ancora ad abituarmi all'idea.» Nella sua risata c'era una lieve traccia di nervosismo, una forzatura vagamente isterica. «Non riesco ancora a convincermi di essere io il protagonista. Ho… ho un po' di paura.»
«Non posso certamente fartene una colpa, figliolo.»
«E il mio stomaco, capite? E la parte meno felice del mio corpo, in questo momento.»
Twissell sorrise.
«Be', e naturale, vedrai che passera presto. Nel frattempo, il momento della tua partenza, nell'Intertemporale Standard, e gia stato fissato, e ci sono ancora molti particolari da rivedere. Per esempio, non hai ancora visitato il cronoscafo che userai per il viaggio.»
Nelle due ore che seguirono, Harlan pote sentire tutto, sia che essi fossero in vista, sia che fossero invisibili dal suo punto di osservazione. Twissell dava le sue istruzioni a Cooper in maniera stranamente frammentaria, rigida, e Harlan sapeva bene per qual motivo il Calcolatore si manteneva cosi laconico. Cooper veniva informato delle cose che sarebbero state menzionate nel memoriale Mallansohn: solo di quelle.
(Circolo chiuso. Circolo chiuso. E Harlan non aveva alcuna possibilita di spezzare quel circolo in un ultimo, disperato sforzo, come Sansone aveva fatto crollare su di se le colonne del Tempio… il circolo era rotondo, girava e girava, girava e girava…)
«I normali cronoscafi,» disse Twissell, «Sono contemporaeamente spinti e tirati, se possiamo servirci di questi termini parlando delle forze intertemporali. Nel viaggiare dal Secolo X al Secolo Y, all'interno dell'Eternita, c'e un punto di massima spinta iniziale, e un punto di massima trazione finale, ciascuno dei quali e alimentato dalla stessa quantita di energia.
«Qui abbiamo invece un cronoscafo il cui punto di spinta e alimentato normalmente, ma il cui punto di trazione, o di arrivo, non e alimentato da nessuna energia. Puo essere soltanto spinto, non tirato. Per questo motivo, deve utilizzare delle energie e a livello molto piu elevato di quello richiesto dai normali cronoscafi; energia di interi ordini di grandezza superiori. Degli speciali trasformatori sono stati sistemati nelle gabbie dei cronoscafi, per concentrare in misura sufficiente l'energia di Nova Sole.
«Questo speciale cronoscafo, i suoi controlli e la sua fonte di energia, sono una costruzione molto complessa. Le passate Realta sono state setacciate per decenni e decenni fisiologici, alla ricerca di leghe e di tecniche speciali. La Tredicesima Realta del 222° ci ha offerto la chiave che cercavamo. Ha creato il Compressore Temporale, senza il quale questo cronoscafo non avrebbe mai potuto essere costruito. La Tredicesima Realta del 222°.»
Pronuncio quell'ultima frase lentamente, scandendo bene le sillabe.
(Ricordalo, Cooper! penso Harlan. Ricorda la Tredicesima Realta del 222°, in modo da poterla menzionare nel Memoriale Mallansohn, in modo che gli Eterni sappiano dove cercare, in modo da poterti dire quello che sanno, in modo che tu possa scrivere… Il circolo si chiude, gira, gira, il circolo si chiude…)
«Il cronoscafo non e stato collaudato oltre il Terminale Primo, naturalmente,» disse ancora Twissell. «Ma ha gia compiuto numerosi viaggi nell'Eternita. Siamo convinti che non ci saranno inconvenienti.»
«Non possono essercene, vero?» disse Cooper. «Voglio dire… io devo essere arrivato la, altrimenti Mallansohn non sarebbe riuscito a costruire il campo, e lui e riuscito…»
«Esatto. Ti troverai in un luogo protetto e isolato, in una regione scarsamente popolata, nell'area sud-occidentale degli Stati Uniti d'Amellika…»
«America,» lo corresse Cooper.
«Va bene, America. Il Secolo sara il 24°: o, per precisare al centesimo, il 23,17°. Immagino che, volendo, potremmo anche chiamarlo 'anno 2317'. Il cronoscafo, come hai visto, e grande, molto piu di quanto sia necessario per te solo. Lo spazio viene riempito, in questo momento, di cibo, acqua, e dell'occorrente per la difesa e l'offesa, e per costruirti un riparo. Riceverai delle istruzioni particolareggiate che, naturalmente, saranno comprensibili soltanto a te. Devo insistere sul fatto che il tuo primo compito sara quello di assicurarti che nessuno degli abitanti dell'epoca ti scopra prima che tu sia pronto. Avrai delle scavatrici a reticolato di forza, con le quali potrai costruirti una caverna artificiale tra le montagne, un nascondiglio sicuro. Dovrai scaricare il necessario dal cronoscafo nel piu breve tempo possibile. Sara tutto pronto, in modo da facilitarti il compito.»