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(Harlan penso: Ripeti! Ripeti! Twissell doveva avere gia detto tutte queste cose in passato, ma le ripeteva, perche dovevano essere scritte nel memoriale. Il circolo era chiuso, e girava…)

Twissell continuo:

«Dovrai scaricare il cronoscafo in quindici minuti. Dopo questi quindici minuti, il cronoscafo ritornera automaticamente al punto di partenza, portando con se tutti gli apparecchi troppo progrediti per quel Secolo. Avrai un elenco delle cose che dovranno rimanere a bordo. Dopo il ritorno del cronoscafo, dovrai agire per conto tuo.»

«E necessario che il cronoscafo ritorni cosi presto?» domando Cooper.

«Un ritorno immediato aumenta le probabilita di successo,» disse Twissell

(Harlan penso: Il cronoscafo deve ritornare dopo quindici minuti perche e gia ritornato dopo quindici minuti. Il circolo gira…)

Twissell si affretto a proseguire:

«Non possiamo tentare di riprodurre il loro tipo di moneta ne le loro banconote. Percio ti daremo dell'oro, sotto forma di piccole pepite. Potrai spiegare il possesso di quell'oro ripetendo le istruzioni particolareggiate che ti verranno fornite. Avrai degli abiti dell'Epoca, o per lo meno degli abiti che potranno imitare in maniera convincente quelli dell'epoca.»

«Va bene,» disse Cooper.

«E ora, ricorda: agisci lentamente. Impiega settimane, se sara necessario. Impara a conoscere quell'epoca, spiritualmente e fisicamente. Le istruzioni del Tecnico Harlan sono una buona base, ma non sono sufficienti. Ti sara fornita una radio, costruita secondo i principi del 24°: ti permettera di ottenere un aggiornamento completo sugli ultimi avvenimenti, e, cosa ancora piu importante, di imparare bene. Devi essere molto accurato. Sono sicuro che Harlan conosce benissimo l'inglese del 24°, ma nulla puo sostituire la pronuncia reale del posto.»

«E se non finissi nel punto giusto?» domando Cooper. «Voglio dire, se non arrivassi nel 24°?»

«Dovrai controllare la data di arrivo con molta attenzione, naturalmente. Ma non ci saranno errori. Non ci saranno errori.»

(Harlan penso: Non ci saranno errori perche non ci sono stati errori. Circolo chiuso…)

Cooper dovette mostrare dei dubbi, pero, perche Twissell aggiunse:

«La messa a fuoco perfetta del punto di arrivo e stata oggetto di studi accuratissimi. Intendevo gia spiegare il metodo seguito, e questa mi sembra una buona occasione. Inoltre, permettera al Tecnico Harlan di rivedere i comandi, prima della partenza.»

(D'un tratto, Harlan giro le spalle alla finestra di osservazione, e dedico la sua attenzione ai comandi. Un lembo della cortina di disperazione si sollevo. E se lui…)

Twissell continuava a istruire Cooper con il tono preciso e metodico di un maestro di scuola, e Harlan lo ascoltava, con una parte della sua mente.

«Chiaramente, un problema consistente era quello di stabilire a quale distanza nel Primitivo potesse venire inviato un oggetto, applicando una determinata spinta… Il metodo piu diretto sarebbe stato quello di inviare indietro nel tempo un uomo, a bordo di questo cronoscafo, servendosi di leve accuratamente graduate. Questo tipo di esperimento, pero, avrebbe richiesto ogni volta un certo tempo fisiologico, per permettere allo sperimentatore di determinare al centesimo il Secolo esatto di arrivo, con l'osservazione astronomica o con la raccolta di notizie attraverso la radio. Questo procedimento sarebbe stato quindi lento e anche pericoloso, perche l'uomo avrebbe potuto essere scoperto dagli abitanti del Secolo con effetti certamente catastrofici sul nostro progetto.

«Decidemmo invece di seguire un altro metodo: inviammo indietro nel tempo una massa determinata di un isotopo radioattivo, il niobium-94, che si decompone per l'emissione di particelle beta nell'isotopo stabile, molibdeno-94. Il processo dura esattamente 500 Secoli. L'originale intensita di radiazione della massa era nota. Questa intensita decresce con il passare del tempo, secondo la semplice relazione cinetica, e, naturalmente, l'intensita puo essere misurata con grande precisione.

«Quando il cronoscafo raggiunge la sua destinazione nel Primitivo, l'ampolla contenente l'isotopo viene scaricata sulle pendici di una montagna, e il cronoscafo ritorna immediatamente nell'Eternita. Nel momento fisico in cui l'ampolla viene scaricata, essa appare simultaneamente in tutti i Tempi futuri, invecchiando progressivamente. Nel luogo in cui essa e stata scaricata, nel 575° (nel Tempo Reale, non nell'Eternita) un Tecnico scopre l'ampolla, individuandola grazie alle sue radiazioni, e la recupera.

«L'intensita delle radiazioni viene allora misurata, e questo permette di determinare il tempo trascorso dall'ampolla sulla montagna; contemporaneamente, sappiamo anche il Secolo nel quale e giunto il cronoscafo, con un margine di approssimazione di due decimali. Il procedimento e semplice. Di conseguenza, sono state lanciate decine di ampolle, seguendo diverse angolazioni e diverse intensita di spinta, e i risultati hanno permesso di stabilire una curva calibrata. La curva e servita a eseguire un controllo, inviando delle ampolle non piu nel Primitivo, ma in diversi Secoli dell'Eternita, nei quali era possibile compiere un'osservazione diretta.

«Naturalmente, ci furono degli insuccessi. Le prime ampolle andarono perdute, fino a quando non capimmo che era necessario tenere conto anche dei minori cambiamenti geologici verificatisi dal Primitivo al 575°. Successivamente, tre ampolle lanciate nel Primitivo non vennero ritrovate nel 575°: probabilmente in questi casi c'era stato un difetto del meccanismo di scarico, e le ampolle erano state sepolte troppo profondamento per venire individuate. Interrompemmo i nostri esperimenti quando il livello delle radiazioni divento cosi alto da farci temere che i Primitivi potessero scoprirle, e domandarsi il motivo dell'esistenza di materiale radioattivo artificiale nella regione. Ma ormai eravamo soddisfatti dei risultati, e siamo certi di poter inviare un uomo in qualsiasi centesimo di Secolo del Primitivo da noi desiderato.» Una breve pausa, e poi, «Segui quello che ti dico, e vero, Cooper?»

«Certo. Ho visto la curva calibrata senza capirne lo scopo, a suo tempo, e adesso e tutto chiaro.»

Ora pero Harlan era interessato. Osservo l'arco graduato, diviso in secoli. Quell'arco scintillante era di porcellana su metallo, e le linee sottili lo dividevano in Secoli, Decimi di Secoli e Centesimi di Secoli. Sotto la porcellana si vedeva scintillare il metallo. Le cifre erano incise in caratteri minuscoli, e, avvicinando il viso all'arco, Harlan riusci a distinguere i Secoli dal 17° al 27°. L'indicatore era fermo sul segno che indicava il 23,17° Secolo.

Aveva visto altri indicatori temporali dello stesso tipo, e quasi meccanicamente impugno la leva di controllo. La leva non si mosse. L'indicatore rimase fisso al suo posto.

Per poco non sobbalzo, quando la voce di Twissell lo chiamo, improvvisamente:

«Tecnico Harlan!»

«Si, Calcolatore?» Grido, e poi ricordo che l'altro non poteva sentire. Si avvicino alla finestra, e fece un segno al Calcolatore.

Twissell gli disse, come se avesse letto i pensieri di Harlan:

«L'indicatore temporale e gia predisposto per una spinta che permettera al cronoscafo di raggiungere il 23,17°. Non e necessario regolarlo. Il tuo unico compito sara quello di immettere l'energia nel momento fisiologico esatto. C'e un cronometro, a sinistra dell'indicatore. Fammi un segno, se lo vedi.»

Harlan chino il capo due volte.

«Raggingera lo zero, muovendosi all'indietro. Quando raggiungera il punto dei meno 15 secondi, dovrai allineare i contatti. E semplice. Capito?

Harlan annui di nuovo.

«La sincronizzazione non e vitale. Potrai farla a meno quattordici, o a meno tredici, o perfino a meno cinque, ma per motivi di sicurezza ti prego di rimanere al di sopra dei dieci secondi. Quando avrai chiuso il contatto, un generatore sincronizzato fara il resto, assicurando che l'ultima spinta di energia si verifichi esattamente al momento zero. Chiaro?»

Harlan annui ancora una volta. Era molto piu chiaro, per lui, di quanto Twissell non avesse detto a parole. Se lui non avesse ultimato l'allineamento prima dei 'meno dieci', l'operazione sarebbe stata effettuata dall'esterno.

Cupamente, Harlan penso: Non ci sara bisogno di interventi esterni.

«Ci rimangono trenta fisiominuti,» disse Twissell. «Cooper e io andiamo a controllare l'equipaggiamento.»

Si allontanarono. La porta si chiuse dietro di loro, e Harlan rimase solo con i comandi, il cronometro (che si stava gia muovendo lentamente a rovescia, verso lo zero)… e la piena, risoluta consapevolezza di cio che doveva essere fatto.

Harlan volse le spalle alla finestra di osservazione. Infilo la mano in tasca, toccando la frusta neuronica che era ancora la, dove l'aveva lasciata. Incredibilmente, attraverso tutto quello che era accaduto, lui aveva conservato la frusta neuronica. Si accorse che le sue mani tremavano. Per tutte quelle ore… nessuno aveva pensato che lui potesse essere armato. E lui aveva conservato l'arma. Aveva conservato l'arma.