Выбрать главу

«Lo credi? Io ho studiato le Realta a mia disposizione. Ho studiato la Realta nella quale io andavo nel 482°, conoscevo prima Finge, e poi te, la Realta nella quale tu venivi da me e mi amavi, per poi condurmi nell'Eternita e nel lontano futuro del mio Secolo… la Realta nella quale tu mandavi Cooper nel Secolo sbagliato, e nella quale io e te, insieme, ritornavamo nel Primitivo. In quella Realta, noi restavamo nel Primitivo per tutto il resto dei nostri giorni. Ho visto che le nostre vite restavano unite, e che eravamo felici, e che io ti amavo. Cosi, non e affatto ridicolo. Ho scelto questa alternativa, affinche il nostro amore potesse avverarsi.»

«Tutto questo e falso! E falso!» grido Harlan. «Come puoi aspettarti che io ti creda?» Si interruppe, poi disse, improvvisamente, «Aspetta! Hai detto che sapevi tutto in anticipo? Tutto quello che sarebbe accaduto?»

«Si.»

«Allora e chiaro che tu menti. Avresti dovuto sapere che ci saremmo trovati qui, e che io ti avrei minacciata con il disintegratore. Avresti dovuto sapere che la tua impresa sarebbe fallita. Che cosa puoi rispondere?»

Lei sospiro, un breve sospiro.

«Ti ho gia detto che esiste un numero infinito di ogni sottospecie di Realta. Comunque la esaminiamo, una determinata Realta ci si presenta sempre come un numero infinito di Realta molto simili tra loro. Ci sono dei punti confusi, nebulosi, piu cerchiamo di ottenere una visione chiara, piu questa nebbia si dissolve, ma e impossibile ottenere una visione completamente nitida. Piu chiara e la visione, minori sono le possibilita che qualche variante casuale possa cambiare il risultato, ma la probabilita non e mai annullata. E stata una di queste zone di nebbia a rovinare tutto.»

«Quale?»

«Tu avresti dovuto ritornare nel mio Secolo, dopo la rimozione della barriera temporale, e cosi e stato. Ma tu avresti dovuto ritornare solo. E stato per questo motivo che sono rimasta cosi sorpresa, quando ho visto con te il Calcolatore Twissell.»

Harlan era scosso. Noys riusciva a dare una risposta a tutto!…

«Sarei rimasta ancor piu sorpresa,» disse Noys, «Se mi fossi resa conto del vero significato di quell'alterazione. Se tu fossi venuto da solo, mi avresti condotta nel Primitivo, come e avvenuto. E poi, per amore dell'umanita, e per amor mio, non avresti cercato Cooper. Il circolo si sarebbe spezzato, l'Eternita sarebbe finita, e avremmo potuto vivere qui, sani e salvi.

«Ma tu sei venuto con Twissell… una variazione casuale. E durante il viaggio, lui ti ha rivelato le sue idee sui Secoli Nascosti, avviando nella tua mente una catena di deduzioni che ti ha portato a dubitare della mia buona fede. Cosi tutto e finito con un disintegratore tra noi… E questa, Andrew, e tutta la storia. Ora puoi uccidermi. Nulla puo fermarti.»

La mano di Harlan era indolenzita per la stretta convulsa intorno all'impugnatura del disintegratore. Sposto l'arma nell'altra mano, senza neppure rendersi conto di cio che faceva. Non c'era dunque nessun punto debole, nella sua storia? Dov'era la determinazione che lui avrebbe dovuto ricavare dalla certezza di trovarsi di fronte a una creatura dei Secoli Nascosti? Ora si trovava diviso piu che mai dal dubbio, da un'incertezza dolorosa, lancinante… e l'alba si stava avvicinando.

«Perche due tentativi, per distruggere l'Eternita? Perche l'Eternita non e finita una volta per sempre, quando ho mandato Cooper nel 20°? Tutto sarebbe finito, allora, e non ci sarebbe stata quest'agonia d'incertezza.»

«Perche,» disse Noys, «Non e sufficiente far finire l'Eternita. Dobbiamo ridurre praticamente a zero la probabilita di stabilire qualsiasi forma di Eternita. Cosi c'e una cosa che noi dobbiamo fare qui, nel Primitivo. Un piccolo Mutamento, una cosa apparentemente irrilevante, eppure essenziale. Tu sai cosa significa un Minimo Mutamento Necessario. In questo caso, si tratta solo di spedire una lettera in una penisola chiamata Italia, qui nel 20°. Ora siamo nel 19'32°… l'anno 1932 di questo Secolo. Tra pochi anni, se io spediro la lettera, un uomo dell'Italia comincera a fare esperimenti sul bombardamento neutronico dell'uranio.»

Harlan la guardo, inorridito:

«Vuoi alterare la storia del Primitivo?»

«Si. Questa e la nostra intenzione. Nella nuova Realta, nella Realta definitiva, la prima esplosione nucleare non avverra nel 30° Secolo, ma nel 19,45°… nell'anno 1945.»

«Ma conosci il pericolo? Ti puoi rendere conto del pericolo smisurato che questo avvenimento produrrebbe?»

«Si, noi conosciamo il pericolo. Abbiamo osservato i vari tipi di Realta che ne possono derivare. Esiste una possibilita, non una certezza, naturalmente, che la Terra finisca con una crosta fortemente radioattiva, ma prima di questa possibilita…»

«Intendi dire che puo esistere una compensazione, a una simile eventualita?»

«Un Impero Galattico. Un rafforzamento dello Stato Fondamentale.»

«E voi accusate gli Eterni d'interferire…»

«Noi li accusiamo d'interferire molte volte per mantenere il genere umano al sicuro, nella propria casa e in prigione. Noi interferiamo una volta, una sola volta, per farlo indirizzare prematuramente verso la nucleonica, in modo che non possa mai, mai creare una Eternita.»

«No,» disse Harlan, disperatamente. «L'Eternita deve esistere.»

«Se vuoi. La scelta e tua. Se tu desideri che siano degli psicopatici a dettare il futuro del genere umano…»

«Degli psicopatici!» esplose Harlan.

«Non lo sono, forse? Tu li conosci. Rifletti!»

Harlan la fisso, pieno di sdegno e di orrore, eppure non riusci a fare a meno di riflettere. Penso ai Cuccioli che apprendevano la verita sulla Realta, e al Cucciolo Latourette che aveva tentato di uccidersi, dopo averlo scoperto. Latourette era sopravvissuto ed era diventato un Eterno… e quali cicatrici erano rimaste nella sua personalita, quali tare mentali avevano turbato il suo equilibrio?… e ciononostante, era diventato uno di coloro che decidevano i Mutamenti di Realta.

Penso al sistema delle caste esistente nell'Eternita, alla vita anormale che trasformava i sentimenti di colpa in collera e odio contro i Tecnici. Penso ai Calcolatori, che lottavano tra di loro, penso a Finge che complottava contro Twissell, e a Twissell che spiava Finge. Penso a Sennor, che lottava contro la sua calvizie lottando contro tutti gli Eterni.

Penso a se stesso.

E poi penso a Twissell, al grande Twissell, che infrangeva a sua volta tutte le leggi dell'Eternita.

Gli parve di avere sempre saputo che l'Eternita non era altro che questo. Perche, altrimenti, sarebbe stato cosi disposto a distruggerla? L'Eternita era pazzia, un mondo irreale, alienato, pieno di tare mentali, innaturale. Eppure non l'aveva mai ammesso completamente, di fronte a se stesso; non aveva mai trovato il coraggio di guardare in faccia la realta, fino a quel momento… nel quale la verita gli era apparsa improvvisamente, chiaramente, davanti agli occhi.

E cosi ora pote vedere l'Eternita con infinita chiarezza, come una fogna di psicosi sempre piu dense e torbide, come un abisso pulsante di motivazioni anormali, come una massa di vite disperate, strappate brutalmente alla vera esistenza, smarrite in un gorgo di follia.

Guardo Noys, con espressione attonita.

Lei disse, dolcemente:

«Capisci? Vieni con me sulla soglia della caverna, Andrew?»

La segui, ipnotizzato, sbigottito per la subitaneita e la totalita del nuovo punto di vista che aveva acquistato. Il disintegratore gli cadde di mano, e per la prima volta dall'inizio del loro colloquio, la linea ideale che lo aveva unito al cuore di Noys si spezzo.

Il pallore dell'alba striava il cielo, e sullo sfondo grigio la massa rotonda del cronoscafo, fuori della caverna, era come un'ombra opprimente. I suoi contorni erano vaghi e indistinti, confusi dalla pellicola che lo proteggeva.

Noys disse:

«Questa e la Terra. Non la casa eterna e unica del genere umano, ma solo il punto di partenza di un'infinita avventura. Tu devi solo prendere una decisione. Spetta a te decidere. Tu e io e il contenuto di questa caverna saremo protetti dal Mutamento da un campo di Tempo fisiologico. Cooper scomparira, insieme alla sua inserzione; l'Eternita se ne andra per sempre, insieme alla Realta del mio Secolo, ma noi rimarremo, e avremo figli e nipoti e pronipoti, e il genere umano rimarra, per raggiungere le stelle.»

Si volto a guardarla, e lei gli sorrise. Era Noys, la sua Noys di sempre, e il cuore di Harlan comincio a battere piu forte, come aveva sempre battuto piu forte per lei.

Non si accorse neppure di avere preso la sua decisione, fino a quando il grigiore perlaceo non invase subitamente il cielo, riempiendo gli orizzonti, e la sagoma massiccia del cronoscafo scomparve.

Con la scomparsa del cronoscafo, penso, mentre Noys scivolava lentamente tra le sue braccia, giungeva le fine, la completa, definitiva fine dell'Eternita.

…e il principio dell'Infinito.