Harlan aveva vacillato, a quelle parole. Aveva ricordato con chiarezza la voce di Noys: Se potessi diventare Eterna…
E poi lo aveva baciato.
Finge aveva continuato:
«Era difficile credere all'esistenza di una superstizione simile, Harlan. Non aveva precedenti. Si trovava nell'area degli errori casuali, tanto che un Calcolo compiuto sulle possibilita del precedente Mutamento non aveva dato alcun indizio, in un senso o nell'altro. Il Consiglio d'Ogniquando voleva delle prove solide, sostanziali, dirette. Io ho scelto la signorina Lambent, considerandola un'ottima rappresentante della sua classe sociale. E poi ho scelto voi, come secondo soggetto dell'esperimento…»
Harlan era balzato in piedi.
«Voi avete scelto me? Come soggetto dell'esperimento?»
«Mi dispiace,» aveva detto Finge, rigidamente. «Ma era necessario. E voi eravate il soggetto piu adatto.»
Harlan lo aveva fissato, attonito.
Finge aveva avuto il pudore di mostrare un po' d'imbarazzo, sotto quello sguardo muto e incredulo. Aveva detto:
«Non capite? No, vedo che ancora non capite. Sentite, Harlan, voi siete un tipico, gelido prodotto dell'Eternita. Non guardate mai le donne. Considerate le donne, e tutto cio che le riguarda, al di fuori dell'etica professionale… no, c'e una parola migliore, voi le considerate peccaminose. Questo atteggiamento traspare da ogni vostro poro, e per qualsiasi donna voi avete il fascino e il sex-appeal di un pesce morto. Eppure qui noi abbiamo una donna, una bellissima rappresentante di una civilta edonistica, che vi seduce con ardore durante la prima sera che trascorrete insieme, praticamente implorando il vostro amplesso. Non capite che questo e ridicolo, impossibile, a meno che… be', a meno che non si tratti della conferma che stavamo cercando.»
Harlan aveva cercato le parole piu adatte per esprimere il suo sdegno.
«Intendete dire che lei si sarebbe venduta…»
«Perche usate un'espressione simile? In questo Secolo, tutto cio che riguarda il sesso non costituisce alcun motivo di vergogna. I rapporti sessuali sono liberi e normali. L'unica cosa strana e che lei abbia scelto voi come partner, e ha fatto questo per ottenere la vita eterna. E chiaro.»
E Harlan, in piedi, con le braccia alzate, le mani contratte, senza alcun pensiero razionale in mente, senza alcun pensiero a parte quello di strozzare e fare tacere Finge, si era gettato contro il Calcolatore, come una furia.
Finge si era affrettato a indietreggiare. Aveva impugnato un disintegratore, fissando Harlan con volto livido, tremante:
«Non mi toccate! Indietro!»
Harlan aveva conservato il minimo di raziocinio sufficiente a farlo fermare. Il suo corpo era stato coperto di sudore, il suo respiro era stato affannoso.
Finge aveva detto, in tono incerto:
«Vi conosco molto bene, sapete, e avevo previsto che la vostra reazione avrebbe potuto essere violenta. Vi avverto che sono pronto a sparare, se sara necessario.»
«Uscite,» aveva detto Harlan, seccamente.
«Usciro subito. Ma prima dovete ascoltarmi. Per avere tentato di assalire un Calcolatore, siete passibile di declassificazione, e di perdere il vostro grado di Tecnico, ma sono disposto a lasciar correre. Dovete pero capire che non mento. La Noys Lambent della nuova Realta, qualunque cosa possa diventare o rimanere, non avra piu quella superstizione. L'intero scopo del Mutamento sara quello di spazzare via la superstizione. E senza di essa, Harlan,» la voce di Finge era stata quasi beffarda, «Com'e possibile che una donna come Noys desideri un uomo come voi?»
Il Calcolatore si era ritirato, camminando a ritroso, verso la porta, tenendo sempre spianato il disintegratore.
Sulla soglia si era fermato nuovamente, e aveva rivolto ad Harlan un sorriso beffardo.
«Naturalmente, Harlan, se voi l'aveste adesso, potreste godervela. Potreste mantenere la vostra relazione, e formalizzarla. Certo, se l'aveste adesso. Ma il Mutamento avverra presto, Harlan, e dopo il Mutamento non l'avrete piu. Che peccato, eh, Harlan, che il presente non possa durare, neppure nell'Eternita?»
Ma Harlan non lo aveva piu ascoltato. Alla fine Finge aveva vinto, e se ne era andato con la certezza di essere padrone della situazione. Harlan aveva fissato il pavimento, umiliato, e quando aveva sollevato di nuovo lo sguardo, non aveva piu visto il Calcolatore… e non aveva saputo se il tempo che era passato fosse stato di cinque secondi o di quindici minuti.
Le ore erano passate come in un incubo, e Harlan si era sentito prigioniero nelle celle anguste della propria mente. Tutto cio che aveva detto Finge era stato vero, di una chiarezza evidente. La mente di Osservatore di Harlan aveva potuto ripercorrere i momenti della sua relazione con Noys, quella relazione breve e insolita, e tutto cio che era accaduto aveva assunto una prospettiva diversa.
Non era stata un'infatuazione istantanea, un amore a prima vista. E come aveva potuto credere il contrario? Un'infatuazione… per un uomo come lui?
No, naturalmente. Harlan aveva sentito il bruciore delle lacrime nei suoi occhi, e si era sentito sommerso dall'umiliazione e dalla vergogna. Com'era stato evidente, in quel momento… l'intera faccenda era stata dettata da un freddo calcolo. La ragazza aveva avuto certe qualita fisiche indiscutibili, e nessun principio morale le aveva impedito di servirsene. Cosi aveva usato il proprio corpo, e questo non aveva avuto niente a che fare con Andrew Harlan come persona. Lui aveva semplicemente rappresentato le sue idee distorte sull'Eternita e sulla vita eterna.
Meccanicamente, le dita di Harlan avevano accarezzato i volumi della sua piccola libreria. Ne aveva preso uno a caso, e lo aveva aperto, senza vedere chiaramente di che cosa si fosse trattato.
Le righe di stampa erano state indistinte. I colori sbiaditi delle illustrazioni erano stati solo delle macchie brutte e informi.
Perche Finge si era preso il disturbo di raccontargli tutte quelle cose?
Non era stato obbligato a farlo. Un Osservatore, o chiunque fosse stato investito dei compiti di Osservatore, non avrebbe mai dovuto sapere i risultati raggiunti in virtu della sua Osservazione. Questa regola era stata creata per conservare l'utilita di quegli strumenti obiettivi che erano appunto gli Osservatori.
Finge aveva detto quelle cose per annientarlo, naturalmente; era stata la misera, meschina vendetta di un uomo geloso!
Harlan aveva distrattamente sfogliato le pagine delle vecchie riviste. Davanti ai suoi occhi aveva visto la riproduzione, in un rosso chiassoso, di un'automobile, simile ai veicoli caratteristici del 45°, del 182°, del 590° e del 984°, oltre che a quelli del tardo Primitivo. Un congegno abbastanza comune, con un motore a combustione interna. Nel Primitivo, l'energia motrice era stata data da derivati del petrolio naturale, e le ruote erano state protette da gomma naturale. Naturalmente, nei Secoli successivi era stato tutto diverso.
Era stato lo stesso Harlan a spiegarlo a Cooper. Era stata una vera e propria discussione, e in quel momento, malgrado l'umiliazione e la sofferenza prodotte dalla rivelazione di Finge, Harlan aveva ricordato quel colloquio. Strano ricordo, per un momento come quello. Eppure nella mente di Harlan si erano formate delle immagini chiare, precise… immagini che avevano riempito lo spazio vuoto lasciato dall'umiliazione.
«Queste pagine di pubblicita,» aveva detto, «Ci dicono sul Primitivo molto piu di quanto non ci venga rivelato dai cosiddetti articoli informativi che appaiono sulla stessa rivista. Gli articoli partono dal presupposto di una conoscenza degli elementi sui quali si basa il mondo di cui si occupano. Vengono usati dei termini che l'articolista ritiene superfluo spiegare. Cosa significa il termine 'palla da golf', a esempio?»