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«Ebbene?»

«La mia conclusione e che voi intendete mandarlo indietro nel tempo, oltre il Terminale Primo del Principio dell'Eternita, nel 24°. Volete che il Cucciolo, Cooper, insegni le equazioni di Lefebvre a Mallansohn. Vedete, quindi,» aggiunse Harlan, in tono sordo e ansioso, «Che la mia posizione di esperto del Primitivo, e la conoscenza della mia funzione, mi danno diritto a un trattamento speciale. Molto speciale.»

«Padre Tempo!» gemette Twissell.

«E vero, no? Possiamo completare il circolo, con il mio aiuto. Senza di esso…» lascio in sospeso la frase.

«Ti sei avvicinato tanto alla verita…» disse Twissell. «Eppure avrei giurato che nulla potesse indicare…» Si immerse in uno studio di qualcosa che pareva estraneo ad Harlan e a tutto il mondo che lo circondava. «Non avevi una sola possibilita di sospettare…» mormoro tra se il vecchio.

Harlan si affretto a interromperlo:

«Mi sono solo avvicinato alla verita? E questa la verita… il circolo che si chiude!» Neppure lui riusciva a capire in qual modo fosse tanto sicuro della verita di quanto aveva detto… a parte, forse, la disperata volonta di credere che lo animava.

Twissell disse:

«No, no, non e la verita esatta. Il Cucciolo Cooper non andra nel 24° per insegnare qualcosa a Mallansohn.»

«Non vi credo.»

«E invece devi credermi. Devi renderti conto dell'importanza di quanto ti dico. Desidero la tua collaborazione per tutta la parte che rimane del progetto. Vedi, Harlan, la situazione e molto piu lineare di quanto tu creda. Il circolo deve chiudersi, ragazzo, perche si tratta di un circolo che non puo non essere perfetto. Vedi, ragazzo, il Cucciolo Brinsley Sheridan Cooper e Vikkor Mallansohn!»

Capitolo Dodicesimo: Il principio Dell'Eternita

Harlan non avrebbe mai pensato che Twissell potesse dire, in quel momento, qualcosa capace di sorprenderlo. E invece si era sbagliato.

«Mallansohn!» esclamo. «Lui sarebbe…?»

Twissell, che aveva consumato la sigaretta, ne prese un'altra, accedendendola con il mozzicone della prima.

«Si, Mallansohn,» disse. «Vuoi che ti fornisca un breve riassunto della vita di Mallansohn? Eccolo: egli nacque nel 78°, trascorse un certo tempo nell'Eternita, e mori nel 24°.»

La piccola mano grinzosa di Twissell strinse il gomito di Harlan, e il viso da gnomo s'increspo in un sorriso, il vecchio sorriso di sempre.

«Ma ora andiamo, ragazzo, il tempo fisiologico passa anche per noi, e non siamo completamente padroni di noi stessi, oggi. Non vuoi venire nel mio ufficio?»

Si mosse, e Harlan lo segui, senza quasi accorgersi delle porte che si aprivano e delle scale mobili che percorrevano.

La sua mente stava lavorando furiosamente. Stava cercando di collegare la nuova informazione ottenuta al suo problema, per tracciare un piano d'azione. Quando il primo istante di disorientamento fu passato, egli ritrovo la sua determinazione. Dopotutto, questo cambiamento aggiungeva solo importanza alla sua posizione nell'Eternita, rendeva piu alto il suo valore, garantiva il suo successo; di fronte a queste cose, che importanza poteva avere, per l'Eternita, dargli Noys in cambio… in cambio della sua collaborazione?

Noys!

Padre Tempo, non dovevano farle del male! Gli sembrava che lei fosse l'unica parte reale della sua vita. Al suo confronto, tutta l'Eternita appariva una fantasia tenue, un sogno privo d'importanza, un sogno che non aveva un autentico valore.

Quando si ritrovo nell'ufficio del Calcolatore Twissell, non riusci a ricordare chiaramente in qual modo vi fosse arrivato dalla stanza nella quale aveva partecipato alla colazione. Cerco di guardarsi intorno, cerco di rendere concreto e reale, nella propria mente, quell'ufficio solenne e massiccio, ma non ci riusci: faceva parte anch'esso di quel sogno irreale che era l'Eternita.

L'ufficio di Twissell era una sala lunga e pulita di porcellana: una parete dell'ufficio era coperta fino al soffitto dalle micro-unita calcolatrici che, insieme, formavano il Computaplex privato piu vasto dell'Eternita, anzi, uno dei piu grandi esistenti in assoluto. La parete opposta era letteralmente gremita di film e libri-film. Tra le due masse di materiale, quello che rimaneva della sala era poco piu di un corridoio, interrotto da una scrivania, due sedie, attrezzature per registrare e proiettare, e un oggetto strano che Harlan non conosceva, e del quale capi l'uso solo quando Twissell vi lascio cadere il mozzicone della sigaretta.

Il mozzicone si dissolse in un breve lampo di luce, e Twissell, con il suo usuale gioco di prestigio, fece apparire un'altra sigaretta tra l'indice e il medio.

Harlan penso: Ora arriviamo al dunque.

Comincio a parlare, con voce un po' troppo alta, in tono un po' troppo minaccioso:

«C'e una ragazza, nel 482°…»

Twissell corrugo la fronte, poi agito una mano, come se avesse voluto accantonare una questione spiacevole:

«Lo so. Lo so. Non sara disturbata, e neppure tu lo sarai. Andra tutto bene. Provvedero io a tutto.»

«Volete dire…»

«Ti ripeto che so tutta la storia. Se la faccenda ti ha preoccupato, be', non devi piu preoccuparti.»

Harlan fisso il vecchio, sbalordito. Era tutto qui? Pur avendo pensato tanto all'immensita del suo potere, Harlan non si era aspettato una dimostrazione cosi cristallina.

Ma Twissell aveva gia ripreso a parlare.

«Adesso ti raccontero una storia,» comincio, assumendo il tono che probabilmente avrebbe usato per parlare a un nuovo Cucciolo. «Non pensavo che fosse necessario parlartene, e forse non lo e, ma le tue ricerche e la tua intelligenza meritano una spiegazione.»

Fisso per un momento Harlan, con aria interrogativa, e borbotto:

«Sai, ancora non riesco a credere che tu sia arrivato a simili conclusioni da solo, eppure… Be', andiamo avanti.» E infatti, senza altri preamboli, prosegui:

«L'uomo che e noto nell'Eternita col nome di Vikkor Mallansohn lascio un documento sulla sua vita, una registrazione che doveva rimanere dopo la sua morte. Non si trattava esattamente di un diario, e neppure di una biografia. Piuttosto si trattava di una guida, destinata agli Eterni che, come lui sapeva, sarebbero venuti un giorno. Il documento venne inserito in un volume di Tempo-stasi che avrebbe potuto essere aperto solo dai Calcolatori dell'Eternita, e che di conseguenza era rimasto chiuso per tre secoli dopo la sua morte, e venne aperto solo quando venne stabilita l'Eternita e il Calcolatore Anziano Henry Wadsman, il primo dei grandi Eterni, pote prenderne visione. Da allora il documento e stato tramandato nella massima segretezza da un Calcolatore Anziano all'altro, una linea della quale io rappresento l'ultimo anello. Lo chiamano il Memoriale Mallansohn.

«Il memoriale ci narra la storia di un uomo chiamato Brinsley Sheridan Cooper, nato nel 78°, introdotto come Cucciolo nell'Eternita all'eta di ventitre anni, dopo essere stato sposato per poco piu di un anno, un matrimonio dal quale fino al momento della sua entrata nell'Eternita non erano nati figli.

«Dopo essere entrato nell'Eternita, Cooper era stato istruito da un Calcolatore chiamato Laban Twissell, che gli aveva insegnato la matematica, e da un Tecnico chiamato Andrew Harlan, che gli aveva insegnato la storia e la sociologia del Primitivo. Dopo avere acquisito solide basi e un'eccellente preparazione in entrambe le discipline, e in altre materie, quali l'ingegneria temporale, egli era stato mandato nel 24° per insegnare certe tecniche necessarie all'Eternita a uno scienziato del Primitivo, Vikkor Mallansohn.

«Dopo avere raggiunto il 24°, Cooper inizio un lento processo di adattamento alla societa dell'epoca. In questo processo, egli trasse grande beneficio dagli insegnamenti del tecnico Harlan e dai particolareggiati consigli del Calcolatore Twissell, il quale pareva possedere un'abilita sovrumana nell'indovinare i problemi che egli avrebbe dovuto affrontare.