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«Dopo due anni, Cooper individuo un certo Vikkor Mallansohn, un eccentrico che viveva da eremita nei boschi della California, privo di parenti e di amici, ma dotato di un'intelligenza audace e anticonformista. Cooper riusci a fare amicizia con lui, lentamente, abituando gradualmente l'uomo all'idea di avere incontrato un viaggiatore giunto dal futuro, e dopo questo lavoro preparatorio si mise al lavoro per insegnare all'uomo quella matematica avanzata che egli doveva apprendere.

«Col passare del tempo, Cooper adotto le abitudini dell'altro, imparo a spostarsi in maniera autonoma con l'aiuto di un rozzo generatore elettrico Diesel, e con altre applicazioni dell'energia elettrica, che li rendevano indipendenti dall'uso dei raggi di energia.

«Ma i progressi erano lenti, e Cooper scopri di non essere un grande maestro. Mallansohn cadde in uno stato di prostrazione e di apatia, si rifiuto di collaborare, e un giorno mori improvvisamente per una caduta in un crepaccio, nella selvaggia regione montuosa nella quale i due vivevano. Cooper, dopo lunghe settimane di disperazione, per la rovina del lavoro di tutta la sua vita e, presumibilmente, di tutta l'Eternita, decise di affrontare la situazione, e di ricorrere a un espediente disperato. Non denuncio la morte di Mallansohn alle autorita dell'epoca. Comincio invece a costruire, con il materiale che aveva a disposizione, un Campo Temporale.

«I particolari di questo lavoro non contano. Egli riusci nella sua impresa, con un monumentale lavoro di adattamento e d'improvvisazione, e pote portare il suo generatore all'Istituto di Tecnologia della California, qualche anno prima dell'epoca nella quale il vero Mallansohn avrebbe dovuto farlo.

«Tu stesso hai studiato la storia, quindi sai che cosa accadde dopo. Sai che egli venne accolto, inizialmente, dall'incredulita e dai rimproveri della scienza ufficiale, che venne rinchiuso in manicomio, che riusci a evadere, che per poco non perse il suo generatore; conosci il resto delle sue peripezie… l'aiuto che egli ottenne dallo sconosciuto barista del quale non seppe mai il nome, ma che e oggi uno degli eroi dell'Eternita, e la dimostrazione finale, di fronte al professor Zimbalist, quando un topolino bianco si mosse avanti e indietro nel tempo. Non ti annoiero con questi particolari che gia conosci.

«Cooper si servi del nome di Vikkor Mallansohn, in tutte queste traversie, perche gli dava un'identita, e lo rendeva un autentico prodotto del 24°. Il corpo del vero Mallansohn non venne mai ritrovato.

«Per tutto il resto della sua vita, egli si occupo del generatore, collaborando con i tecnici dell'Istituto per riprodurlo. Non oso fare di piu. Non pote insegnare loro le equazioni di Lefebvre, senza rivelare i tre Secoli di progresso della matematica, che dovevano ancora venire. Non pote e non oso fare nulla che potesse dare un indizio sulla sua vera origine. Non oso fare piu di quanto il vero Vikkor Mallansohn aveva fatto, per quello che lui conosceva dallo studio della storia.

«Gli uomini che lavorarono con lui si trovarono perplessi di fronte a un uomo capace di eseguire cose tanto prodigiose, e incapace di spiegare loro i motivi e le ragioni scientifiche di quello che faceva. E anche Cooper si sentiva frustrato, perche poteva prevedere, senza avere la possibilita di accelerarlo, il lavoro che avrebbe condotto, passo dopo passo, ai classici esperimenti di Jan Verdeer, e successivamente alla costruzione delle equazioni fondamentali della Realta, da parte del grande Antoine Lefebvre, e, ancora piu tardi, alla costruzione dell'Eternita.

«Fu solo verso la fine della sua lunga vita che Cooper, osservando un tramonto sul Pacifico (descrive minuziosamente la scena nel suo memoriale) ebbe la grande rivelazione. In quel momento egli capi di essere Vikkor Mallansohn; non era un sostituto, ma lo scienziato stesso. Forse il nome non era il suo, ma l'uomo ricordato dalla storia come Mallansohn era in realta Brinsley Sheridan Cooper.

«Infiammato da quel pensiero, e da tutto quello che esso implicava, ansioso di accelerare in qualche modo il processo di edificazione dell'Eternita, desideroso di offrire un suo contributo al miglioramento e alla sicurezza del futuro, egli scrisse il suo memoriale e lo chiuse in un cubo di Tempo-stasi, nel soggiorno della sua casa.

«E cosi il circolo si chiuse. Naturalmente le intenzioni di Cooper-Mallansohn furono trascurate… le intenzioni con cui aveva scritto il memoriale. Cooper doveva vivere la sua vita esattamente come l'aveva vissuta. La realta del primitivo non permette alcun mutamento. In questo momento di tempo fisiologico, il Cooper che tu conosci non sa quello che lo aspetta. Crede di avere solo il compito di istruire Mallansohn, e ritornare nell'Eternita. Continuera a crederlo fino a quando gli anni non gli avranno rivelato la verita, e allora si mettera a scrivere il suo memoriale.

«L'intenzione di questo circolo nel Tempo e di stabilire la conoscenza del viaggio nel Tempo e della natura della Realta, per edificare l'Eternita, prima del suo Tempo naturale. Abbandonata a se stessa, l'umanita non avrebbe scoperto la verita sul Tempo prima che i suoi progressi tecnologici in altri campi avessero reso praticamente inevitabile il suo suicidio.»

Harlan aveva ascoltato attentamente, cogliendo quella visione di un gigantesco circolo nel Tempo, un circolo che si chiudeva, e che attraversava l'Eternita con una parte della sua circonferenza. Fu l'unico momento nel quale, di fronte alla maesta di quella visione, quasi dimentico Noys… qualcosa che non avrebbe mai ritenuto possibile.

Fece una domanda:

«Allora fin dall'inizio voi sapevate quello che avreste fatto, quello che avrei fatto, quello che avevo gia fatto.»

Twissell, che a sua volta pareva essersi smarrito nei meandri della narrazione, riemerse da una specie di torpore, socchiudendo gli occhi dietro la nube di fumo azzurrino. I suoi occhi vecchi e saggi fissarono Harlan, ed egli disse, in tono di rimprovero:

«No, naturalmente no. C'e stato un vuoto di decine di anni di tempo fisiologico dal giorno in cui Cooper lascio l'Eternita e il giorno in cui si mise a scrivere le sue memorie. Cosi i suoi ricordi erano affievoliti, e naturalmente egli pote scrivere solo le cose delle quali era stato testimone. Questo dovresti saperlo anche tu!»

Twissell sospiro, e cerco di muovere con un dito magro e rugoso una nuvoletta di fumo che descriveva complicati arabeschi nell'aria.

«Tutto ha funzionato. Prima di tutto, io venni trovato e condotto nell'Eternita. Quando, dopo avere raggiunto la maturita del tempo fisiologico prescritto, io divenni un Calcolatore Anziano, ebbi il memoriale, e il progetto mi fu affidato. Nel memoriale era stato scritto che il progetto mi era stato affidato, e cosi mi venne affidato. E di nuovo, con il passare del tempo fisiologico, venne il momento in cui apparisti tu, dopo un Mutamento di Realta (avevamo osservato con estrema attenzione i tuoi analoghi precedenti, capisci?), e infine comparve anche Cooper.

«Ho riempito i vuoti usando il buonsenso e i servigi del Computaplex. Per esempio, ricordo ancora con quanta cura istruimmo l'Istruttore Yarrow per la sua parte, senza tradire neppure il piu lieve indizio della verita; fu un lavoro molto faticoso. A sua volta, egli stimolo il tuo interesse per il Primitivo con una cura infinita, e con un lavoro perfetto.

«Non puoi neppure immaginare quale fatica ci sia costata l'istruzione di Cooper… abbiamo dovuto usare una prudenza incredibile, per impedirgli di apprendere qualcosa che, secondo il suo memoriale, lui non aveva appreso.» Twissell fece un triste sorriso. «Sennor si diverte molto in queste faccende. Lui le chiama 'inversione del principio di causa ed effetto'. Conoscendo l'effetto, si adattano le cause. Fortunatamente, io non sono un acchiappanuvole come Sennor.

«Sono rimasto molto soddisfatto, ragazzo, nello scoprire in te un Osservatore e un Tecnico davvero eccellente. Il memoriale non aveva fatto cenno di questi elementi, poiche Cooper non aveva avuto alcuna possibilita di esaminare il tuo operato e di giudicarlo. Questa scoperta mi ha facilitato. Ho potuto usarti per un lavoro molto piu normale e giustificabile di quello che sarebbe stato il tuo lavoro essenziale: avendo una funzione di copertura di questo tipo, il tuo vero lavoro non avrebbe dato nell'occhio. Anche il periodo che hai trascorso di recente nella Sezione del Calcolatore Finge si e adattato bene allo schema: Cooper ha menzionato infatti nel memoriale un periodo nel quale tu eri assente, e nel quale gli avevano fatto intensificare a tal punto gli studi di matematica da fargli desiderare il tuo ritorno: una volta, pero, mi hai spaventato veramente.»