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Twissell studio la sigaretta, e disse:

«La domanda che abbiamo davanti, adesso, e questa: Cosa fara Cooper quando si trovera nel Secolo sbagliato?»

«Non lo so.»

«Una cosa e evidente: Cooper e un ragazzo intelligente, capace, pieno d'immaginazione, d'accordo?»

«Be', in fondo e Mallansohn.»

«Esatto. E si era gia chiesto cosa sarebbe accaduto, in caso di errore. Una delle sue ultime domande riguardava, appunto, la possibilita di ritrovarsi in un Secolo sbagliato. Ricordi?»

«Ebbene?» Harlan non riusciva a capire quali fossero le intenzioni del vecchio.

«Cosi Cooper e gia preparato mentalmente a trovarsi in un Tempo sbagliato. Fara qualcosa, cerchera di mettersi in contatto con noi, di lasciarci delle tracce da seguire. Ricorda che egli ha trascorso nell'Eternita una parte della sua vita: questo e molto importante.» Twissell traccio un anello di fumo nell'aria, vi infilo un dito, e osservo il fumo sfaldarsi e girare intorno al suo dito. «E abituato al concetto di comunicazione nel Tempo. Non si arrendera certo senza lottare al pensiero di naufragare nel Tempo. E sapra certamente che noi lo stiamo cercando.»

«Senza cronoscafi e senza Eternita, nel 20°, come potra comunicare con noi?» domando Harlan.

«Con te, Tecnico, con te. Usa il singolare. Sei tu il nostro esperto del Primitivo. Sei stato tu a insegnare a Cooper quello che ora sa, e se lui vorra lasciare delle tracce, si aspettera che sia tu a trovarle.»

«Quali tracce, Calcolatore?»

Il volto rugoso di Twissell si volse a fissare Harlan, con espressione intenta.

«Secondo i piani, Cooper avrebbe dovuto rimanere nel Primitivo. Si trova privo della protezione di un campo di tempo fisiologico. Tutta la sua vita e intessuta nella trama del Tempo, e rimarra tale fino a quando io e te non avremo rovesciato la situazione. Allo stesso modo, sono intessute nella trama del tempo le sue tracce… qualsiasi oggetto, segno, o messaggio, che egli abbia potuto lasciarci. Devono certamente esistere delle fonti particolari sulle quali tu hai studiato il 20° Secolo. Documenti, archivi, film, oggetti, cataloghi, opere. Intendo parlare di fonti dirette, tratte dal Tempo e risalenti alle origini.»

«Infatti.»

«E lui ha studiato quei documenti insieme a te?»

«Si.»

«E c'era qualche documento particolare che tu consideravi il piu importante… il tuo preferito… qualcosa che, secondo Cooper, tu conoscevi perfettamente, e in cui avresti potuto trovare e riconoscere un eventuale messaggio?»

«Si… naturalmente, capisco che cosa intendete dire,» fece Harlan. Corrugo la fronte, pensieroso.

«Ebbene?» domando Twissell, con una certa impazienza.

«La mia collezione di riviste del Primitivo, quasi certamente.» disse Harlan, lentamente. «Le riviste d'informazione erano un fenomeno tipico dei primi Secoli dopo il 20°. La rivista della quale possiedo una collezione quasi completa inizia nei primi anni del 20° e giunge quasi alla meta del 22°.»

«Bene. E adesso dimmi: esiste un modo, che tu sappia, in cui Cooper abbia potuto servirsi della rivista per mandarci un messaggio? Ricorda sempre che lui sa che tu leggerai quel periodico, conoscendolo bene, e sapendo che cosa cercare e come cercare.»

«Non saprei,» disse Harlan, e scosse il capo. «La rivista aveva uno stile artificioso. Era piu selettiva che informativa, e il suo stile era sempre imprevedibile. Sarebbe impossibile cercare di pubblicare qualcosa su una pubblicazione del genere, nelle condizioni di Cooper. Lui avrebbe dovuto creare una notizia e farla pubblicare, ma questo mi sembra inverosimile: anche se fosse riuscito a occupare un posto di rilievo nella redazione, il suo articolo sarebbe passato attraverso diversi redattori e redattori capo, e sarebbe giunto in stampa totalmente trasformato. Non riesco a vedere in quale modo egli avrebbe potuto farlo, Calcolatore.»

«Per l'amor del Tempo, figliolo, rifletti!» esclamo Twissell. «Concentrati su quella rivista. Tu sei nel 20°, e sei Cooper, con la sua conoscenza dell'epoca, la preparazione ricevuta, e l'esperienza dell'Eternita. Sei stato tu a insegnare a quel ragazzo, Harlan! Sei stato tu a modellare il suo modo di pensare, sul Primitivo. Che cosa faresti, Harlan? In qual modo potresti pubblicare qualcosa sulla rivista, assicurandoti che il tuo messaggio venga trasmesso esattamente secondo i tuoi desideri, frasi, parole, composizione?»

Harlan spalanco gli occhi.

«Un annuncio pubblicitario!»

«Che cosa?»

«Un annuncio pubblicitario. Un avviso a pagamento, che la rivista sarebbe obbligata a pubblicare esattamente secondo i desideri del cliente. Cooper e io ne abbiamo discusso piu volte.»

«Ah, si. Anche nel 186° esistono cose simili,» disse Twissell.

«No, non come nel 20°. Il 20° rappresenta il culmine del sistema. Il mezzo culturale…»

«Prendiamo in esame la possibilita dell'annuncio pubblicitario,» si affretto a interromperlo Twissell. «Di quale natura potrebbe essere?»

«Vorrei saperlo.»

Twissell osservo l'estremita accesa della sigaretta, come se avesse voluto cercarvi un'ispirazione.

«Non puo dire nulla direttamente. Non puo scrivere: 'Cooper del 78°, abbandonato nel 20°, chiama l'Eternita…'.»

«Come potete esserne sicuro?»

«Impossibile! Dare al 20° un'informazione che, per nostra conoscenza diretta, quel Secolo non possiede, sarebbe il modo ideale per rompere il circolo di Mallansohn, esattamente come un'azione sbagliata da parte nostra. Noi siamo ancora qui, percio Cooper, in tutta la sua vita nell'attuale Realta del Primitvo, non ha compiuto alcuna azione di quel genere.»

«Inoltre,» disse Harlan, ritraendosi precipitosamente da quelle riflessioni che parevano turbare cosi poco Twissell, ma che gli apparivano cosi minacciose per l'Eternita, «Difficilmente la rivista avrebbe pubblicato un annuncio a suo giudizio pazzesco o incomprensibile. I suoi responsabili avrebbero sospettato di trovarsi di fronte a qualche imbroglio, o a qualcosa d'illegale: nel Primitivo il codice della pubblicita era piuttosto rigoroso. In questo modo, Cooper non avrebbe potuto servirsi dell'Intertemporale Standard per il suo messaggio.»

«Quindi, avrebbe dovuto usare qualche stratagemma piu sottile,» disse Twissell «Un metodo indiretto. Avrebbe dovuto far pubblicare un annuncio pubblicitario che apparisse perfettamente normale agli uomini del Primitivo, perfettamente normale! Eppure, nello stesso tempo, avrebbe dovuto trattarsi di un annuncio chiarissimo, per noi… una volta scoperto quello che stiamo cercando. Chiarissimo a prima vista, perche dovrebbe essere cercato tra un numero incalcolabile di altri annunci. Di quale grandezza dovrebbe essere, Harlan? Quegli annunci pubblicitari erano molto costosi?»

«Moltissimo, credo.»

«E naturalmente Cooper si troverebbe nella necessita di risparmiare il denaro. Inoltre, per evitare di attirare il tipo sbagliato di attenzione, non avrebbe dovuto scegliere un messaggio troppo grande. Prova a riflettere, Harlan. Quanto dovrebbe essere grande?»

Harlan spalanco le braccia, incerto.

«Mezza colonna?»

«Colonna?»

«Si trattava di riviste stampate su carta, e la stampa era disposta in colonne.»

«Oh, si. Chissa perche, non riesco a separare la letteratura e i film… Be', ora siamo in possesso di un altro elemento, sia pure approssimativo. Dobbiamo cercare un annuncio pubblicitario di mezza colonna che, praticamente a prima vista, ci possa fornire la prova che l'uomo che lo ha fatto pubblicare proviene da un altro Secolo (del futuro, naturalmente), e che allo stesso tempo sia cosi normale da risultare del tutto insospettabile a qualsiasi abitante del 20° Secolo.»

«E se non riesco a trovarlo?» domando Harlan.