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Dirk si era lavato e rasato mentre aspettava, ed aveva colto l’occasione per mangiare il suo primo vero pasto della giornata. Si sentiva molto più forte quando si avviarono verso la terrazza.

L’interno della grande macchina squadrata di Janacek era stretto come quello de! piccolo relitto con cui Dirk aveva volato provenendo da Kryne Lamiya, anche se la macchina di Janacek aveva quattro piccoli sedili invece di due soli. «La corazzatura», disse Janacek quando Dirk gli fece notare la limitatezza dello spazio. Legò Dirk in un sedile rigido e scomodo con delle strette cinghie da battaglia e fece lo stesso per sé, poi decollò velocemente.

La cabina era leggermente illuminata e completamente chiusa, con calibri e strumenti da tutte le parti, anche sopra le porte. Non c’erano finestre; su un pannello c’erano otto piccoli video che davano otto diverse visuali al pilota dello spazio esterno. Le pareti non erano dipinte, prive di ornamenti in lega di metallo duro.

«Questo veicolo è più vecchio di noi due», disse Janacek mentre si alzava. Pareva che avesse abbastanza voglia di parlare ed era piuttosto amichevole anche se manteneva il suo stile sarcastico. «Ed ha visto più mondi di quelli che hai visto tu. Ha una storia affascinante. Questo particolare modello risale a circa quattrocento anni standard fa. Fu costruito dalle Sapienze di Dam Tullian, ben dentro il Velo Tentatore ed è stato usato in tutte le guerre contro Erikan e Speranza del Vagabondo. Dopo un secolo, più o meno, è stato disattivato e abbandonato. Gli Erikani lo ricuperarono durante un periodo di pace e lo rivendettero agli Angeli d’Acciaio su Bastion. Lo adoperarono in parecchie campagne, finché non venne catturato dai Prometeani. Un commerciante Kimdissi lo prese su Prometeo e me lo vendette ed io lo adattai secondo il codice duellesco. Da quel momento non mi ha più sfidato nessuno al combattimento aereo. Guarda». Allungò una mano e premette il pulsante scintillante e ci fu un’improvvisa accelerazione che spinse Dirk contro il sedile. «Tubi di impulsi ausiliari per velocità di emergenza», disse Janacek ghignando. «Saremo laggiù in meno di metà tempo di quello che ti sarebbe occorso, t’Larien».

«Bene», disse Dirk. C’era qualcosa che lo tormentava. «Hai detto che l’hai comprato da un commerciante Kimdissi?».

«Proprio così», disse Janacek. «I pacifici Kimdissi sono grandi commercianti d’armi. Non rispetto molto i manipolatori, come ben sai. ma naturalmente non mi rifiuto di trarre vantaggio da offerte convenienti».

«Arkin ha menato gran vanto sul fatto di essere non violento», disse Dirk. «Immagino che questo sia un’altra menzogna».

«No», disse Janacek. Guardò Dirk e sorrise. «Sorpreso, t’Larien? Forse la verità è più bizzarra. Noi non chiamiamo i Kimdissi manipolatori senza una buona ragione. Tu hai studiato la storia su Avalon, immagino?».

«Un po’», disse Dirk. «La storia di Vecchia Terra, l’Impero Federale, la Doppia Guerra, l’espansione».

«Comunque non hai studiato la storia dei mondi esterni». Janacek chiocciò. «C’era da aspettarselo. Per tutti i mondi e per tutte le culture dell’impero umano, c’è una storia diversa. Perfino i nomi sono troppi per impararli tutti. Ascolta che ti spiego qualcosa. Quando sei atterrato su Worlorn, hai fatto caso al cerchio di bandiere?».

Dirk lo fissò con sguardo vacuo. «No».

«Può darsi che non siano più al loro posto. Comunque una volta, durante il festival, la piazza subito fuori lo spazioporto era circondata da quattordici bandiere svolazzanti. Si trattava di un’assurda idea Toberiana, comunque era stata accettata come una moda, anche se le bandiere planetarie in dieci casi su quattordici, non rappresentavano niente. C’erano mondi come Eshellin e la Colonia Dimenticata che non sapevano nemmeno che cosa fosse una bandiera, mentre all’estremo opposto, gli Emereli avevano una bandiera diversa per ognuna delle loro cento torri urbane. I Cupoli ci risero dietro ed alzarono una bandiera completamente nera». La cosa pareva divertirlo molto. «Per quanto riguarda Alto Kavalaan, non avevamo una bandiera che rappresentasse tutto il mondo. Comunque ne trovammo una. La prendemmo dalla storia. Un rettangolo suddiviso in quattro quadranti di colori diversi: una banscea verde su campo nero per Ferrogiada, il pipistrello argentato in caccia per Scianagate su campo giallo, spade incrociate in campo cremisi per Rossacciaio e per Braith un lupo bianco su campo purpureo. Era l’antico stendardo della Lega Altolegata.

«La lega venne creata più o meno al tempo in cui le navi spaziali ritornarono per la prima volta su Alto Kavalaan. Ci fu un uomo, un grande leader, chiamato Vikor alto-Rossacciaio Corben. Dominò il consiglio degli altolegati di Rossacciaio per una generazione e quando vennero gli alieni era convinto che tutti i Kavalari dovessero riunirsi per dividere conoscenze e salute in parti uguali. Così formò la Lega Altolegata, con la bandiera che ti ho descritto. Purtroppo l’unione ebbe vita breve. I commercianti Kimdissi, spaventati dalla forza che avrebbe potuto avere un Alto Kavalaan unito, fecero in modo di fornire armi moderne esclusivamente ai Braith. Gli altolegati Braith si erano uniti alla Lega solo per paura; per la verità, loro cercavano di sfuggire alle stelle, che secondo loro erano piene di falsuomini. Comunque non si rifiutarono di accettare i laser da quegli stessi falsuomini.

«Così incominciò l’ultima altaguerra. Ferrogiada, Rossacciaio e Scianagate uniti soggiogarono Braith, malgrado le armi dei Kimdissi, ma Vikor alto-Rossacciaio venne ucciso ed il prezzo in vite umane fu spaventoso. La Lega Altolegata sopravvisse al suo fondatore per pochissimi anni. I Braith, malamente battuti, si rafforzarono nel convincimento di essere stati giocati ed adoperati dai falsuomini Kimdissi e per questa ragione si attaccarono ancora di più alle antiche tradizioni. Per sanzionare la pace nel sangue e per renderla durevole, la Lega — ormai dominata dagli Altolegati di Scianagate — trascinò tutti i commercianti Kimdissi su Alto Kavalaan e, per buona misura, anche una nave di Toberiani. Li dichiarò tutti criminali di guerra — tra l’altro questo è un termine che ci hanno insegnato gli stranieri — li hanno liberati sulle pianure per farli cacciare come falsuomini. Le banscee ne uccisero molti, altri morirono di fame, ma i più vennero catturati dai cacciatori che portavano a casa le loro teste per trofeo. Si dice che gli Altolegati Braith godessero particolarmente nello scuoiare gli uomini da cui erano stati armati e da cui avevano ricevuto consiglio.

«Al giorno d’oggi non siamo più troppo fieri di quella caccia, comunque ne capiamo le ragioni. La guerra era stata la più lunga e la più sanguinosa fin dal Tempo del Fuoco e dei Demoni. Furono epoche di gran dolore e di odio immenso e la Lega Altolegata ne uscì distrutta. L’Unione Ferrogiada cercò di trattenere i cacciatori, dichiarando che i Kimdissi erano umani. Venne immediatamente seguita da Rossacciaio. Gli uccisori di falsuomini erano solo Braith e Scianagate, per cui la Fortezza di Scianagate rimase isolata. La bandiera di Vikor venne presto abbandonata e dimenticata, finché non ce ne ricordammo per via del festival».

Janacek fece una pausa e guardò Dirk. «Capisci la verità adesso t’Larien?».

«Riesco a capire perché Kavalari e Kimdissi non si amino molto», ammise Dirk.

Janacek rise. «La cosa va al di là della nostra storia», disse. «Kimdiss non ha fatto nessuna guerra, eppure è un mondo con le mani insanguinate. Quando Tober-nel-Velo attaccò Lupania, i manipolatori fornirono armi ad entrambe le parti. Quando la guerra civile scoppiò su di-Emerel, tra le urbanità il cui universo è costituito da un unico edificio ed i disaffezionati cercatori di stelle che erano impazienti di trovare più ampi orizzonti, Kimdiss si sentì chiamato in causa e diede i mezzi alle urbanità per vincere il conflitto in maniera conclusiva». Rise. «Per la verità t’Larien, ci sono anche delle voci che parlano di complotti Kimdissi fin dentro il Velo Tentatore. Si dice che furono i Kimdissi a mettere gli Angeli d’Acciaio e gli Uomini Modificati di Prometeo gli uni contro gli altri, che fecero deporre il Quarto Cuchulainn di Tara poiché rifiutò di commerciare con loro, che hanno interferito su Braque per mantenere sopita la tecnologia sotto il peso dei preti Braqui. Conosci l’antica religione dei Kimdissi?».