— È vero: non gliene importa niente. Ma, Wyoh, penso ugualmente che la tua decisione sia stata precipitosa. Se sei rimasta colpita dalle radiazioni… insomma io non m’intendo di radiazioni. In breve, hai un’ovaia danneggiata. Ciò non vuol dire che la seconda ovaia sia stata colpita. Statisticamente è improbabile.
— Oh, lo so bene.
— Ehm. Che tipo di sterilizzazione? Radicale o antifecondativa?
— Antifecondativa. Potrei far riaprire i condotti. Ma vedi, Mannie, una donna che ha avuto un figlio mostro non se la sente di rischiare per la seconda volta. — Mi toccò il braccio di plastica, mi fece un mesto sorriso. Poi disse: — Tu hai questo. Non ti senti dieci volte più attento a non rischiare quest’altro? — Mi sfiorò il braccio sano. — Così mi sento io. Tu hai quel problema e io ho il mio… Non te ne avrei mai parlato, se non fossi menomato anche tu.
Non risposi che il mio braccio sinistro era molto più versatile del destro… Aveva ragione lei. Non ho nessuna intenzione di perdere il braccio sano. Ne ho bisogno per accarezzare le ragazze, se non altro.
— Comunque, continuo a pensare che potresti avere dei bimbi sanissimi.
— Oh, certo che posso! Ne ho già avuti otto.
— Come?
— Sono una madre-ospite di professione, Mannie.
Spalancai la bocca e la richiusi. Non era un’idea strana; leggo giornali della Terra. Ma dubitavo che i chirurghi di Luna City, nel 2075, avessero mai compiuto un simile trapianto.
Sulle mucche, sì. Ma le donne di Luna City non avrebbero acconsentito per tutto l’oro del mondo a partorire per conto di altre donne; anche le più brutte potevano trovarsi sei mariti. (Mi correggo: non esistono donne brutte. Alcune sono più belle delle altre.)
Diedi uno sguardo alla sua figura, poi alzai gli occhi. Disse: — Non sforzarti, Mannie, ora non sono incinta. Ho troppo da fare con la politica. Ma quella della madre-ospite è un’ottima professione per una Donna Libera. È ben pagata. Alcune famiglie cinesi sono molto ricche, e tutti i miei bambini sono nati cinesi. Oltretutto, i cinesi sono più piccoli del normale e io sono una cavalla da tiro; un bambino cinese di due chili e mezzo o tre non mi dà nessun fastidio. Non mi fa nemmeno perdere la linea. — Abbassò gli occhi alle sue bellezze. — Non li nutro al seno, non li vedo neanche. E così ho l’aspetto di una donna che non ha mai avuto figli e sembro più giovane di quanto non sia.
"Non sapevo se mi sarebbe piaciuto farlo, quando ne sentii parlare per la prima volta. Facevo la commessa in un negozio indù e consumavo tutto quello che guadagnavo solo per mangiare, quando vidi un annuncio pubblicitario sul Gong di Hong Kong. Fu il pensiero di avere un bimbo, un bimbo sano, che mi attrasse. Ero ancora sotto l’effetto del trauma emotivo per il mio mostriciattolo. — (Quell’esperienza fu proprio quello di cui aveva bisogno Wyoming, scopersi poi.) — Smisi di pensare che come donna ero un fallimento; e guadagnai più quattrini di quanti sarei riuscita a racimolare con qualsiasi altro lavoro. Per di più, avevo tutto il mio tempo a disposizione; essere incinta non rallenta affatto la mia attività… al massimo per sei settimane e solo perché voglio trattare onestamente i miei clienti: un bimbo è una cosa preziosa.
"Presto mi misi nella politica; mi guardai intorno e il movimento clandestino si mise in contatto con me. Fu allora che cominciai veramente a vivere, Mannie. Studiai politica, economia e storia, imparai a parlare in pubblico e scoprii di avere notevole capacità organizzativa. È un lavoro soddisfacente perché ci credo. So che la Luna un giorno sarà libera. Solo che… insomma, sarebbe bello avere un marito con cui trascorrere le serate… se non gli importasse il fatto che sono sterile. Ma per ora non ci penso; sono troppo occupata. Sentir parlare della tua famiglia mi ha sciolto la lingua, ecco tutto. Devo chiederti scusa per averti infastidito."
Quante donne chiedono scusa? Ma Wyoh, in un certo senso, era più uomo che donna, nonostante gli otto cinesini che aveva messo al mondo. — Non mi hai dato nessun fastidio.
— Spero di no. Mannie, perché dici che il nostro programma non è pratico? Abbiamo bisogno di te.
Mi sentii improvvisamente assai stanco. Come dire, a una donna deliziosa, che il suo sogno più caro è insensato? — Vedi, Wyoh, cominciamo dall’inizio. Hai detto a quella gente che cosa si deve fare. Lo faranno? Prendi quei due a cui ti sei rivolta: tutto quello che sa fare un minatore di ghiaccio, ci puoi scommettere, è scavare il ghiaccio. Così, continuerà a scavare e a vendere all’Ente perché è la sola cosa che sa fare. Idem per l’agricoltore. Anni fa fece il primo grosso raccolto di grano… ora ha una palla al piede. Se avesse voluto diventare indipendente avrebbe diversificato le sue attività. Produrre tutti gli alimenti di cui ha bisogno, vendere il resto al mercato libero e stare lontano dalla catapulta. Io lo so… sono anch’io un ragazzo di fattoria.
— Hai detto di essere tecnico dei calcolatori.
— Lo sono, e anche questo rientra in quello che sostengo. Non sono un tecnico eccezionale, ma sono il migliore della Luna. Però non sono un pubblico impiegato, e l’Ente è costretto a chiamarmi quando è nei guai, al mio prezzo, oppure far venire qualcuno dalla Terra, pagando il rischio oltre che il prezzo del lavoro, e farlo tornare indietro prima che il suo corpo, assuefatto, si dimentichi della Terra. Il tutto costa molto di più della mia opera. Così, se sono in grado di fare il lavoro, me lo affidano e l’Ente non può toccarmi: sono nato libero. Se non c’è lavoro, ma normalmente ce n’è, me ne sto a casa e mangio lo stesso.
"Abbiamo una vera fattoria, non un terreno coltivato solo a grano. Polli, un piccolo gregge di pecore e mucche da latte, maiali, alberi da frutta mutati, verdura. Anche un po’ di grano, che maciniamo per conto nostro, senza insistere troppo sulla farina bianca; quello che è in più, lo vendiamo al mercato libero. Distilliamo la nostra birra e il nostro cognac. Ho imparato a fare il minatore per allargare le nostre gallerie. Tutta la famiglia lavora, ma senza ammazzarsi. I ragazzi badano al bestiame e le mucche fanno girare la mola della macchina. I più piccini raccolgono le uova e danno da mangiare al pollame; non abbiamo molte macchine. Possiamo comprare l’aria a Luna City, dato che siamo troppo lontani dalla città, e le nostre gallerie sono collegate con il sistema d’aria condizionata. Ma più spesso vendiamo aria; avendo una fattoria, il ciclo delle piante fornisce ossigeno in eccesso. Abbiamo sempre denaro sufficiente per pagare i conti."
— Come fate per l’acqua e l’energia?
— Non costano troppo. Raccogliamo una parte dell’energia necessaria con schermi solari piazzati sulla superficie, e abbiamo un piccolo giacimento di ghiaccio. Wyoh, la nostra fattoria è stata fondata prima del duemila, quando Luna City era una caverna naturale, e abbiamo continuato a migliorarla! È un vantaggio del matrimonio in linea: la famiglia non si estingue e il capitale si ammassa.
— Però la riserva di ghiaccio non durerà in eterno.
— Ecco, vedi. — Mi grattai la testa e sorrisi. — Siamo molto ben organizzati, conserviamo gli scoli dell’acqua e i rifiuti, li sterilizziamo e li impieghiamo di nuovo. Non restituiamo mai una goccia all’acquedotto pubblico. E poi… Non dirlo al Governatore, cara, ma quando Greg mi insegnava a fare il minatore, un giorno perforammo per caso il fondo della cisterna Sud. Sempre per caso avevamo con noi un rubinetto: lo applicammo alla cisterna e non sprecammo nemmeno una goccia d’acqua. Però compriamo lo stesso qualche metro cubo d’acqua, per non suscitare sospetti; il giacimento di ghiaccio serve soprattutto a giustificare il fatto che ne compriamo così poca. Per quanto riguarda l’energia… Vedi, è ancora più facile rubare energia. Sono un bravo elettricista, Wyoh.