Выбрать главу

Ci fu un’ondata di obiezioni. Erano tutti orgogliosi e gelosi della loro prerogativa di parlamentari, ma Prof era lì, seduto in attesa, con un’aria così stanca, che alla fine uno fece osservare che la proposta non avrebbe alterato le caratteristiche del Parlamento. Gli concessero quello che aveva chiesto.

Poi si alzò a parlare un tale che, sotto forma di interrogazione alla presidenza, pronunciò un vero e proprio discorso. Tutti sapevano, disse, che Adam Selene non aveva voluto presentare la propria candidatura al Parlamento perché riteneva che il Presidente del Comitato di Emergenza non dovesse avvantaggiarsi della propria posizione per conquistare una facile vittoria elettorale, ma poteva l’Onorevole Signora Presidente spiegare ai colleghi se vi erano ragioni valide per non eleggere Adam Selene membro senza diritto di voto, in riconoscimento della grande opera da lui svolta? E per far sapere a tutta la Luna, e anche a quei vermi della Terra, in particolar modo all’ex Ente Lunare, che noi non ripudiavamo Adam Selene? Al contrario, egli era il nostro amato padre della rivoluzione, e non era stato eletto Primo Ministro solo perché lui non aveva voluto!

Gli applausi scrosciarono. Sui verbali della riunione è riportato il nome di chi pronunciò il discorso, ma scommetto dieci a uno che fu Wyoh a lanciare l’idea e Prof a scrivere il discorso.

Ecco i risultati, frutto del lavoro di molti giorni.

Primo Ministro e Segretario di Stato per gli Affari Esteri: Professor Bernardo de la Paz.

Vicepresidenti: Finn Nielsen e Wyoming Davis.

Ministro della Difesa e Sottosegretario per gli Affari Esteri: Generale O’Kelly Davis. Ministro delle Informazioni: Terence Sheehan (che lasciò la Pravda nelle mani del redattore capo, per mettersi a lavorare con Adam Selene e con Stu). Ministro senza portafoglio presso il Ministero delle Informazioni: Stuart René LaJoie, membro senza diritto di voto al Parlamento. Ministro per l’Economia e la Finanza (e incaricato dell’amministrazione dei possedimenti nemici): Wolfgang Korsakov. Ministro degli Affari Interni e della Sicurezza: compagno Clayton Watenabe. Ministro senza portafoglio e Consigliere Speciale del Primo Ministro: Adam Selene. Più una dozzina di ministri, sottosegretari e ministri senza portafoglio, rappresentanti delle varie grotte.

Avete capito com’erano andate le cose? Tolti di mezzo i titoli di fantasia, restava il fatto che la cellula B manteneva il controllo della situazione, come aveva consigliato Mike. Dietro, un Parlamento nel quale non avremmo potuto perdere nessun voto su questioni importanti. Ne avremmo persi su questioni marginali, sulle quali potevamo permetterci di cedere.

Ma al momento non riuscivo a raccapezzarmi fra tutte quelle chiacchiere, quei titoli, quelle apparenze.

Durante la seduta serale, Prof tenne una relazione sul nostro viaggio, quindi col consenso del Presidente della Commissione, Korsakov, mi cedette la parola per fornire chiarimenti sul piano quinquennale e sul tentativo di corruzione di cui ero stato fatto oggetto da parte dell’Ente. Non sono un oratore, ma durante l’intervallo avevo avuto il tempo di studiarmi a memoria il discorso preparatomi da Mike. Lo aveva reso così efficace che mi arrabbiai di nuovo sugli avvenimenti trascorsi ed ero talmente caricato, quando finii di pronunciarlo, che il Parlamento intero era pronto a rimboccarsi le maniche e lottare al mio fianco.

Dopo che mi fui seduto, si alzò in piedi Prof, magro e pallido, e disse con la sua voce tranquilla: — Compagni del Parlamento, che cosa vogliamo fare? Io consiglierei, con il consenso del Presidente Korsakov, di aprire una discussione sul modo di rispondere a quest’ultima offesa rivolta alla nostra Nazione.

Un rappresentante di Novylen voleva dichiarare la guerra e tutti sarebbero stati pronti a dare immediata approvazione alla proposta se Prof non avesse fatto osservare che, per una simile decisione, bisognava sentire prima i pareri delle commissioni competenti.

Continuarono gli interventi, tutti amari. Alla fine si alzò il compagno Chang Jones. — Cari colleghi, io sono un coltivatore di riso e grano — disse. — Anzi, lo ero, perché in maggio, grazie a un prestito della banca, io e i miei figli ci siamo dedicati alla coltivazione di altri prodotti. Siamo al verde, al punto che ho dovuto farmi prestare i soldi per il biglietto della Metropolitana, ma la mia famiglia ha ancora da mangiare, e un giorno o l’altro regoleremo il debito con la banca. Per lo meno, non coltivo più grano.

"Altri, pero, continuano. La catapulta non ha mai diminuito il ritmo degli invii, da quando siamo liberi. Continuiamo a spedire carichi di grano, sperando che gli assegni con cui veniamo pagati tornino un giorno ad avere valore. Ma ora lo sappiamo! Ci hanno detto che cosa la Terra vuole fare di noi! Io dico che l’unico modo per far capire a quei delinquenti che facciamo sul serio è di far cessare immediatamente le spedizioni di grano! Neppure una tonnellata, nemmeno un chilo, finché non verranno qui a trattare onestamente il giusto prezzo!"

A mezzanotte fu approvato l’embargo, poi la seduta fu aggiornata fino alla prossima convocazione, mentre le commissioni permanenti avrebbero continuato i lavori.

Wyoh e io tornammo a casa e ritrovai le mie abitudini familiari. Per il momento, non c’era niente da fare. Mike-Adam e Stu avevano studiato il modo migliore per annunciare l’embargo alla Terra e Mike aveva già chiuso da ventiquattro ore la catapulta (difficoltà tecnico-balistiche del calcolatore). L’ultima chiatta, attualmente in viaggio, sarebbe arrivata in poco più di un giorno. Poi la Terra sarebbe stata avvertita, molto laconicamente, che quello era l’ultimo carico di grano che avrebbe ricevuto.

14

Per addolcire la pillola ai coltivatori, continuammo a comprare il grano alla catapulta, ma i nuovi assegni recavano la stampigliatura che lo Stato di Luna Libera non garantiva più per essi né direttamente né per l’eventuale copertura da parte dell’Ente Lunare. Alcuni agricoltori vendettero ugualmente il grano, altri se lo tennero, tutti quanti protestarono. Ma non c’era niente da fare. La catapulta era chiusa e i nastri trasportatori del grano erano fermi.

Nel resto dell’economia la depressione non si fece sentire immediatamente. La creazione di reparti militari per la difesa aveva talmente ridotto le file dei minatori di ghiaccio, che la vendita del ghiaccio sul mercato libero dava ottimi profitti. L’azienda consociata della LuNoHo, che produceva acciaio, assumeva tutti gli individui abili al lavoro che riusciva a trovare, e Wolfgang Korsakov aveva fatto stampare valuta cartacea in abbondanza, molto simile ai dollari di Hong Kong e teoricamente ancorata a essi. La Luna era piena di lavoro, denaro e generi alimentari. La gente non si lamentava. Birra, gioco, donne e lavoro continuarono come prima.

I Nazionali, come venivano chiamati i nuovi biglietti di banca, erano denaro inflazionato, di guerra, inconvertibile. Circolavano facilmente e il loro valore non cadde mai a zero, ma certo c’era l’inflazione e il cambio ne risentiva ogni giorno di più. Il nuovo governo stava spendendo denaro che non aveva.

Ma questo accadde più tardi.

La sfida alla Terra, all’Ente e alle Nazioni Federate fu fatta nel modo più provocatorio possibile. Le astronavi delle Nazioni Federate furono avvertite di tenersi ad almeno dieci diametri di distanza dalla Luna e di non entrare in orbita, pena la distruzione immediata, senza preavviso (non era chiaro come, dato che non ne avevamo i mezzi). Le astronavi private avevano il permesso di atterrare se: a) chiedevano l’autorizzazione preventiva presentando il piano di volo, b) la nave così autorizzata si metteva sotto il Controllo della Luna (Mike) a una distanza di centomila chilometri, c) erano disarmate, con la sola eccezione di tre pistole in possesso dei soli ufficiali di bordo. L’ultima clausola implicava la perquisizione al momento dell’atterraggio, prima che chiunque avesse il permesso di sbarcare e la nave potesse fare rifornimento di carburante. La violazione di queste norme avrebbe determinato la confisca delle navi. Nessun Terrestre poteva sbarcare sulla Luna, tranne i membri dell’equipaggio incaricati delle operazioni di carico, scarico e rifornimento, con l’eccezione per i cittadini delle Nazioni Terrestri che avevano riconosciuto il governo di Luna Libera (solo il Ciad, e il Ciad non possedeva astronavi. Prof si aspettava che alcune astronavi private si facessero registrare nella flotta mercantile del Ciad).