Quello però che non riesco a togliermi dalla testa è Leonard Vincent. È possibile che lui e Leonardo da Vinci fossero la stessa persona? Secondo l’enciclopedia visse così e così, ma non è da escludere che i dati siano stati inventati, non ci sarebbe niente da meravigliarsi, tanto più che nell’Italia del quindicesimo secolo non vigevano certo i sistemi d’identificazione individuali odierni. Non c’erano carte d’identità, tabelle d’impronte digitali e così via, quindi niente di più facile che falsificare dei dati.
Ma pensate un po’ a un ingegno come il suo, consapevole delle possibilità del volo, dell’energia elettrica e atomica, e di mille e mille altre cose, intrappolato in un mondo immaturo, in cui gli era impossibile usare delle proprie cognizioni per quanto si sforzasse di descriverle adeguandosi ai tempi. Dev’essere stato un supplizio peggiore di quello di Tantalo!
Ho anche pensato sovente alla possibile divulgazione dei viaggi nel tempo, ma ho deciso che è meglio rimangano segreto di Stato. Troppe complicazioni, troppi rischi… pensate un po’ di ritrovarvi alla corte di Enrico VIII con un carico di tubi elettronici! Cosa fareste? Se riusciste a usarli potreste incappare in un processo per stregoneria. O, se, per caso, un uomo del 2000 si trovasse solo nell’età della pietra.
No, meglio che le cose restino come sono.
Tuttavia, se nel trentesimo secolo un inventore creerà un meccanismo capace di far andare la gente avanti e indietro nel tempo, e tutti se ne serviranno, vorrà dire che i tempi sono maturi e che il Creatore lo permette. Dopo tutto, ci ha dato due occhi, due mani e un cervello perché ce ne serviamo, e quanto l’uomo fa con essi non può essere un paradosso.
Basta con la filosofia. Prendiamo il mondo com’è, e godiamo la nostra parte. Io ho trovato la mia Porta che dà sull’Estate, e non viaggerei più nel tempo per tutto l’oro del mondo, nel timore di scendere alla stazione sbagliata.
Mi contento di quello che ho, e l’unico dispiacere è che Pete sta invecchiando e ingrassando. Temo che fra non molto dovrà soggiacere al vero Sonno, il Sonno Eterno. Gli auguro con tutto il cuore che la sua piccola anima coraggiosa trovi nel paradiso dei felini la porta sull’estate, dove ci sono prati pieni d’erba e topi in quantità, dove ci sono mani carezzevoli e braccia pronte ad accoglierlo, e morbidi cuscini, e non ci sono piedi che diano calci.
Anche Ricky sta ingrassando, ma solo temporaneamente e per un motivo che mi rende felice, ed è più bella e cara che mai. Sto costruendo un letto idraulico che farò brevettare e sarà utile a tutte le donne nelle sue condizioni. Dovrei trovare anche il sistema di farla entrare e uscire dalla vasca da bagno con maggior facilità. Anche per Pete ho costruito un bagno per gatti, da usarsi quando fa brutto tempo, igienico, inodoro, automatico. Però Pete, da vero gatto, preferisce uscire, e non ha mai rinunciato alla convinzione che se uno prova tutte le porte, proprio tutte, troverà alla fine quella sull’Estate.
E credo che abbia ragione.