— Un olovideo di Miranda Sharifi — ripeté Theresa. Jackson aveva detto che Miranda e i suoi compari Super-Insonni si erano nanocostruiti una base lunare, Selene, dopo che Jennifer Sharifi era uscita di prigione e li aveva cacciati dal Rifugio. Era accaduto oltre un anno prima. Come faceva Miranda a inviare le siringhe dalla Luna?
— Con un "nuovo" Cambiamento — proseguì Mike. — Il legame. Così non possiamo più essere soli, noi. Così "dobbiamo" sviluppare l’aspetto spirituale di noi stessi e andare d’accordo insieme. In tre, come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Theresa lanciò nuovamente un’occhiata verso il campo di alimentazione sotto la tenda. Tre persone in un lato, due donne e un uomo. Tre sull’altro, un uomo, una donna e un ragazzino. Attorno a lei, nella folla, le persone erano raggruppare in tre e alcuni gruppi si tenevano per mano. Patty, Mike e Josh si erano spostati impercettibilmente verso Theresa per formare un gruppetto.
— Una siringa — disse lei. — Conteneva una nuova droga, voi l’avete presa e…
Patty parlò direttamente a Theresa, guardandola in volto, sorridendo in maniera sgradevole. — E la droga ci ha resi uno solo. Non ci "possiamo" muovere, noi, lontani l’uno dall’altro. Siamo la vita l’uno dell’altro!
La folla improvvisamente si mise a intonare: — Siamo la vita e la giusta via. Siamo la vita e il sangue. Siamo la vita e i prescelti.
— Capisci adesso, tu? — disse Josh con entusiasmo. — Siamo una vera comunità. Le siringhe del Cambiamento hanno diviso le persone, tutti sono stati in grado di andarsene per loro conto, di mangiare, essere sani e vivere senza avere nessun bisogno degli altri. Le siringhe del legame uniscono. Se io, Mike o Patty ci allontaniamo l’uno dall’altro, noi, moriamo.
— Morite? — Theresa si sentì mancare. — Morite davvero?
Patty confermò trionfante: — Moriamo davvero. E a un gruppo legato è successo. In un’altra tribù. Li ho "visti" io. Quei pazzi non credevano in Madre Miranda, e lo Spirito Santo se n’è andato e in una notte gli altri due sono morti.
— Ma… e se avete un bambino? Il bambino…
— Abbiamo ancora moltissime siringhe — spiegò Josh. — Un bambino non è un problema. Resta semplicemente con la madre finché non è abbastanza grande da potersi legare con un suo gruppo.
Theresa avvertì un’ondata di nausea. Desideravano strenuamente un motivo per avere bisogno l’uno dell’altro, per essere una comunità… ma "quello" doveva avere a che fare con i feromoni. Jackson le aveva spiegato il meccanismo dei feromoni. Erano sostanze chimiche emanate nell’aria che venivano captate da altre persone, anche se non se ne rendevano conto. Le sostanze chimiche agivano sul comportamento delle persone. Forse, senza quel nuovo odore si liberava del veleno nel corpo delle persone legate. Ma il Depuratore Cellulare non avrebbe distrutto ogni veleno? Non era il motivo per cui era stato "creato" il Depuratore Cellulare? Ovviamente, se li aveva fatti tutti e due Miranda Sharifi… ma Miranda Sharifi lo avrebbe fatto? Perché?
Una parte della mente di Theresa sussurrò: "perché hanno rimodellato i corpi umani a loro immagine. Adesso i Super vogliono possedere le menti degli umani". No. Il cervello di Theresa era suo, la parte che aveva così paura delle nuove esperienze e delle novità, la parte che non voleva mai lasciare l’appartamento. Xenofobia. Inibizione. Agorafobia. Ansia per le novità. Jackson le aveva insegnato quelle parole, era lei che aveva sbagliato, che non riconosceva il sentiero verso la luce quando lo vedeva…
No. Non era lei. Ciò che facevano quelle persone era "sbagliato".
Sentì mancare il respiro, il cuore prese a batterle freneticamente. Sentì arrivare l’attacco, nausea, vertigini, il terrore di non riuscire a respirare, e agitò una mano, come se potesse allontanarlo fisicamente.
Patty equivocò il gesto. — Non mi credi, eh? Allora vieni a vedere l’olovideo!
— No, io… ti prego "non"… — Patty la afferrò per un braccio e la trascinò attorno all’edificio e poi la fece entrare.
Dentro i Vivi, in gruppi di tre, le si affollarono intorno, le respirarono in faccia. Era scuro, si sentì sopraffare e…
— Il momento di Madre Miranda!
L’olopalco si animò. Ci fu un gradevole turbinio di colori privi di significato e poi apparve Miranda Sharifi, soltanto spalle e testa, lo sfondo una semplice e scura cabina di registrazione studiata per risultare anonima. Miranda indossava un abito bianco senza maniche e un nastro rosso le tratteneva i capelli neri e crespi.
— Sono Miranda Sharifi e vi parlo da Selene. Vorrete sapere cos’è questa nuova siringa. È un meraviglioso nuovo dono, studiato apposta per voi. Un dono migliore delle siringhe del Cambiamento. Quelle vi hanno liberato a livello biologico, ma vi hanno anche condotto a un forte isolamento quando non avete più avuto bisogno degli altri per il cibo e per la sopravvivenza. Per l’uomo non è bene essere solo. Questa siringa, questo magnifico dono…
Dietro l’olopalco, in un angolo del deposito, Theresa scorse un bambino non-Cambiato.
Aveva circa due anni e stava seduto in un angolo, con le gambe gracili stese in avanti. Un lato della testa era privo di capelli, la pelle consumata in chiazze circolari da cui spurgava del pus. Dagli occhi velati gli scendeva muco.
La gola di Theresa si serrò del tutto.
— Voi, le persone che ho scelto, le prime che conosceranno la vita e la giusta via…
Il bambino piagnucolò. Una ragazza non più vecchia di Theresa balzò avanti e lo prese in braccio. Una forte, sana ragazza Viva, libera da fame e malattie che poteva camminare con le proprie gambe e vedere da occhi limpidi… Il bambino non-Cambiato forse pativa del "vero dolore"?
— … dono spirituale, la vita e la giusta via…
Non riusciva a respirare. Per quanto si sforzasse, non riusciva a respirare…
— … partendo dal lavoro svolto dalla siringa del Cambiamento che vi ho dato anni fa quando…
…non riusciva a "respirare" e stava per morire, quella volta sarebbe morta davvero…
— Cosa succede alla ragazza Mulo?
— Cosa c’è che non va?
— Fatele spazio!
— Sta morendo!
— Le persone non muoiono, scemo! L’olovideo è finito! Iniettala!
— Non c’è nessuno qui per farci un gruppo…
— Sì! Le due persone nuove! Cathy ed Earl!
— Iniettateli tutti e tre! Iniettateli!
La stanza prese a vorticare e si oscurò in un’ondata profonda che la inghiottì, come se qualcuno avesse divelto la parete opposta e l’onda le stesse precipitando addosso. "Metti la testa fra le ginocchia" le disse la voce di Jackson nella mente. "Respira profondamente. Prendi un neurofarmaco." Si piegò in due. Due persone la tirarono su, una per lato, il suo nuovo gruppo di legame. Nella sala che vorticava apparve una siringa rossa, nella mano di qualcuno.
— No! — gridò Theresa. — No, non fatelo…
— È tutto a posto, Mulo — le disse una voce di donna, cercando di calmarla. Le tolsero la giacca. — Non fa male. È soltanto come un’altra siringa del Cambiamento, non la sentirai nemmeno, tu. Madre Miranda dice che non fa altro che aggiungersi al primo Cambiamento.
La siringa rossa le si avvicinò al braccio. La stanza vorticò e l’onda nera le si rovesciò sopra. Presa dalle vertigini stava per vomitare. All’ultimo momento riuscì in qualche modo a tirar fuori dalla bocca le parole.
— Io… non sono… Cambiata!
L’oscurità la avvolse.
Esterno. Era stesa a terra all’esterno ed era freddo. Non indossava la giacca. Aprì gli occhi, e la luce del sole li colpì, facendoglieli dolere. La gente le stava attorno a gruppi, i volti orribili la fissavano. In un gruppo Cathy, Earl e Theresa. Era legata.