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— Adesso devo andare — boccheggiò Theresa. La stanza turbinava e le si chiuse la gola. Non riusciva a respirare. Non c’era aria…

— Ma, figliola mia…

— Io devo… andare! Mi… dispiace!

Arrancò attraverso la porta aperta della stanza. I vespri le si innalzavano attorno, più forti, mentre lei barcollava alla cieca lungo il corridoio: gloriosi, ferventi, struggenti. Theresa si gettò contro la porta del convento: non si voleva aprire. Non poteva darle un ordine vocale di apertura. Ansimando, picchiò contro il legno, finché qualcuno che lei non riuscì a vedere attraverso quella turbinante confusione, qualcuno alle sue spalle, le aprì il battente e lei cadde dall’altra parte.

La porta si richiuse, interrompendo la musica.

Quando fu nuovamente in grado di respirare, Theresa restò a lungo seduta nell’aeromobile. Decollò, quindi, dirigendosi a sud.

La prima tribù in cui si imbatté aveva trovato alloggio per l’inverno nei resti di un paese di Vivi pre-Guerre del Cambiamento. I tre edifici integri mostravano i tipici colori graditi ai Vivi: fucsia, menta e rosso acceso. Dietro l’edificio rosso si estendeva un’immensa tela di plastica pesante sopra il terreno consumato: un’area di alimentazione. Oltre, giaceva una pila di macchinari rotti, scooter, robot e quelle che sembravano tubature per l’acqua. Le persone, rese piccole e non minacciose dall’altitudine dell’aeromobile, smisero di muoversi e sollevarono gli sguardi, schermandosi gli occhi con le mani contro il freddo sole invernale. Theresa non riuscì a vedere i loro volti.

Non cercò di scendere da loro e nemmeno di ridurre l’altitudine. Abbassò piuttosto il vetro elettrico e fece cadere giù il pacco con le siringhe del Cambiamento. Sedici, tutte quelle che Jackson aveva conservato nella cassetta di sicurezza di casa. Le siringhe erano avvolte in un tessuto per abiti a fiori, non consumabile. La tela poteva anche strapparsi nell’atterraggio ma nulla avrebbe potuto rompere le siringhe di Miranda Sharifi.

I Vivi corsero verso il pacco non appena raggiunse il suolo. Theresa non aspettò. Volò a sud, verso Manhattan Est, sapendo di essere un’ipocrita. Non credeva che le siringhe del Cambiamento fossero un bene per la gente, ma le dava ai Vivi per i loro bambini. Non credeva che i neurofarmaci fossero la via verso il significato, ma le Sorelle del Cielo Misericordioso consideravano significative le loro vite mentre lei, Theresa, sentiva che la propria vita era una merda. Credeva che il dolore fosse un dono, una pietra miliare verso l’anima, ma si lasciava nutrire dai robot, coccolare da Jackson e proteggere da un sistema di sicurezza ad armi biochimiche, per non provare troppo dolore.

E, per tutto il tempo, Cazie aveva viaggiato con lei sul sedile anteriore dell’aeromobile, sprezzante, preoccupata, impaziente, amorevole e pericolosa dicendo: "ironia, Tessie. Non perdere l’ironia".

"Non ne ho mai avuta da perdere" pensò Tess e schermò i finestrini dell’aeromobile per non essere costretta a vedere fuori. Per poter tenere la testa fra le mani e chiedersi che cosa, sempre che qualcosa ci fosse, potesse ancora tentare di fare.

— Cosa hai fatto? — chiese Jackson. Parlava molto lentamente, come se le parole fossero scivolose e lui dovesse tenerle saldamente sotto controllo.

— Le ho date a una tribù di Vivi — rispose Theresa.

— Hai dato il resto delle mie siringhe del Cambiamento a una tribù di Vivi? Quale tribù?

— Non lo so. Una a caso.

— Dove?

— Non ricordo.

Jackson allacciò strette le dita delle mani. — "Perché?"

— Perché ne hanno bisogno, altrimenti i loro bambini si ammaleranno e moriranno.

— Ma, Tessie, anch’io ne avevo bisogno. Per bambini nati ai miei pazienti. Sapevi che erano le ultime siringhe che avevo?

— Sì — sussurrò lei. Non aveva mai visto suo fratello così. Così tranquillo. No, non era giusto: Jackson era sempre tranquillo. Ma non in quel modo.

— Theresa, io ho bisogno dei miei strumenti di lavoro per aiutare le persone. Ho bisogno di siringhe. Miranda Sharifi non ne fornisce più, lo sai. Ogni medico nel paese sta finendo le siringhe del Cambiamento e non può ottenerne altre. Come farò ad aiutare i miei pazienti neonati senza le siringhe?

— Puoi farlo con la medicina, Jackson. — Aveva avuto il tempo per pensare a quella risposta: si sentiva più calma di quando era arrivata a casa. Un po’ più calma. — Le persone nella nostra enclave hanno te. Quei bambini Vivi là fuori non hanno niente. E io volevo… — Si interruppe.

Jackson parlò con voce strozzata: — Tu volevi dare loro qualcosa.

— Ho bisogno di dare qualcosa a "qualcuno"! — gridò Theresa.

Jackson si voltò verso la finestra. Le voltò la schiena, guardando il parco. Theresa fece un passo verso di lui, quindi si fermò. — Non capisci, Jackson?

— Capisco — rispose lui, cosa che la fece sentire un po’ meglio anche se lui non si voltò.

— E puoi anche aiutare le persone della nostra enclave — disse Theresa. — Le puoi aiutare con quello che hai imparato a scuola. Dopo tutto sei un medico, no?

Quella volta, però, Jackson non le rispose.

Interludio

DATA TRASMISSIONE: 5 Gennaio 2121

A: Base Selene, Luna

VIA: Satellite per Comunicazioni AT T 4, Holsat 643-K (Cina)

TIPO MESSAGGIO: Non codificato

CLASSE MESSAGGIO: Nessuna Classe. Trasmissione non ufficiale

GRUPPO DI ORIGINE: Non identificato

MESSAGGIO:

Ci avete dato le siringhe del Cambiamento per farci diventare dipendenti da voi non umani. Poi ci avete tolto le siringhe in modo da farci morire di fame e ammalarci. Che cos’è questo se non genocidio? Pensate che nessuno sappia quello che state facendo davvero. Non è così, stronzi. Ci sono gruppi in tutta America che sanno quello che sta accadendo realmente. Qual è il vostro piano, indebolirci, controllarci e quindi attaccarci. Non funzionerà. Alcuni di noi, disillusi dai fottuti codardi che si definiscono il nostro governo, aspetteranno che voi scendiate dal vostro nascondiglio. I Dormienti sono più forti di quanto crediate e noi stimiamo le libertà dateci da Dio e dalla Costituzione. Anche troppi americani sono morti negli ultimi 350 anni perché noi cediamo la nostra libertà senza nemmeno combattere.

Ricordatelo.

CONFERMA RICEZIONE: Nessuna

9

Il 31 dicembre, Jackson era seduto nel suo appartamento a guardare notiziari che non voleva vedere realmente, resistendo all’idea di recarsi nella Contea di Willoughby in quell’ultimo giorno di iscrizione legale dei votanti per le elezioni speciali di aprile.

— Il sanguinoso conflitto di ieri nell’Enclave di San Francisco Bay è durato meno di un’ora — disse il bel giornalista modificato geneticamente mentre scorrevano gli ologrammi dell’attacco — ma gli strascichi continuano. Il capo della polizia dell’enclave, Stephanie Brunell, ha espresso rabbia e sconcerto per l’aggressione, apparentemente motivata dalla ricerca di siringhe del Cambiamento, del sedicente gruppo terroristico che si è definito "Vivi per il Controllo". Le indagini della Polizia si concentrano su come il suddetto gruppo clandestino sia riuscito a superare i sistemi di sicurezza a energia-Y e quelli di biodifesa.

"Rubando dati, ladroni" pensò Jackson. Tuttavia nessuno era intenzionato a crederci perché significava credere anche che i Vivi erano in grado di manipolare sofisticati sistemi informatici e di conquistare il potere. E così gran parte degli sforzi dei Muli, decenni di sforzi, era andato per assicurarsi che fosse altrimenti. Software istruttivo scadente. Prodighe consegne di beni materiali. Semplici divertimenti sovvenzionati dal governo solo per distrarre. Una condotta politica che convincesse quelli che stavano sul fondo che, visto che non dovevano lavorare, in realtà si trovavano in cima. Jackson cambiò canale.