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— …festeggiamenti di Capodanno all’Enclave Mall della capitale nazionale. Riscaldata a estivi trenta gradi in funzione degli sbalorditivi abiti da sera di moda quest’anno, a seno nudo, lo stesso Mall si è trasformato in vista di questo magnifico gala. Il presidente Garrison e signora divideranno il loro tempo fra i balli a… — Cambiò canale.

— …della partita. Il campione internazionale di scacchi, Vladimir Voitinuik, che qui sta riflettendo sulla quarta mossa contro lo sfidante Guillaume… — Cambiò canale.

— …dirigendosi rapidamente verso la costa della Florida dove, sfortunatamente, moltissime delle cosiddette tribù di Vivi hanno scelto di passare l’inverno. Anche se l’uragano Kate si presenta in ritardo sulla stagione tropicale degli uragani, venti fino a centoottanta chilometri orari…

Riprese robotiche di Vivi terrorizzati, molti praticamente nudi, che cercavano di scavare trincee di sicurezza con pale, bastoni, perfino oggetti di metallo che sembravano pezzi di robot. Il primo piano di un bambino strappato via dal vento alla madre che gridava…

— Jackson? — chiamò Theresa. Non l’aveva sentita arrivare, a piedi nudi, nella stanza. Spense in fretta il notiziario.

— Jackson, ho bisogno di chiederti una cosa.

— Che cosa, Theresa? — La ragazza aveva un aspetto terribile. Aveva perduto ancora peso. L’anoressia nervosa era quasi del tutto sparita dopo il Cambiamento, nutrendosi direttamente, il corpo sapeva di cosa aveva bisogno… ma Jackson riteneva che Theresa, nonCambiata, ne fosse al limite. Sotto l’orlo del suo ampio vestito a fiori riusciva a scorgere il lungo profilo delle tibie e, sopra il girocollo, le clavicole sporgevano contro la pallida e fluttuante massa dei capelli, stopposi come ramoscelli contro una nuvola. Disperava perfino dei risultati di un adeguato esercizio fisico. C’erano deficienze nella densità ossea, nel numero di globuli bianchi e rossi, nei trasmettitori cerebrospinali, nei processi metabolici: nulla era equilibrato. Il livello di stress cardiaco, corticale e perfino cellulare era chiaramente sopra i limiti. C’erano inoltre ammine biogene che il corpo produceva soltanto in condizioni patologiche, del genere che segnalava l’accelerazione della morte delle cellule nervose e le mutazioni permanenti nell’architettura neurale.

— Tessie, dovresti mangiare di più. Te l’ho già detto e tu me lo hai promesso.

— Lo so. Lo farò. Ma sono molto impegnata col mio libro. Penso che stia migliorando. Alcuni paragrafi dicono quasi quello che provo. Quello che prova Leisha. Che provava. Adesso, però, potresti suggerirmi un buon programma su Abramo Lincoln? Qualcosa di non troppo difficile, ma chiaro, sulla sua vita e sulla sua politica?

— Abramo Lincoln? Perché? — Nello stesso istante in cui lo chiedeva, però, lo capì.

— Leisha Camden scrisse un libro su Abramo Lincoln. Penso, da quello che mi ha detto Thomas, che fosse ritenuto un testo importante. E io non so praticamente nulla sul presidente Lincoln.

Theresa non si era mai interessata di storia, non era mai andata oltre le prime classi del software. — Perché allora non usi proprio il libro della Camden? — propose Jackson.

Sua sorella arrossì. — Non è riadattato. Quando me lo sono fatto leggere da Thomas… be’, penso di avere bisogno di qualcosa di più facile. Mi aiuterai?

— Certo — rispose lui gentilmente. Poi, non potendo farne a meno, chiese: — Come va il tuo libro su Leisha?

— Oh, come dire… — Si scansò distrattamente i capelli con una mano. — C’è sempre una bella differenza fra il libro che hai nella mente e quello che risulta sulla pagine.

Sembrava una frase trovata da Thomas in un programma di citazioni. Lei li adorava. Le davano l’illusione di capire? Sentì il cuore dolergli per la compassione. — Prova con Software Chiaro e Attuale. Il loro ipertesto spiega bene le cose. Non ricordo il titolo esatto di quello che ti serve, ma te lo troverà Thomas.

— Grazie, Jackson. — Gli sorrise, fragile come filigrana di vetro. — Lo troverà Thomas. Software Chiaro e Attivo?

— Chiaro e Attuale.

Jackson notò il calcagno nodoso del suo piede, privo di strati di carne, quando lei lasciò la stanza.

Jackson restò seduto per svariati minuti davanti allo schermo a parete spento. Guerre delle siringhe. Attacchi alle enclavi. Vivi disperati. Theresa. Abramo Lincoln. Ricordò una massima di Lincoln che gli affiorò dalle acque mentali dei suoi giorni di scuola: "Il ballottaggio è più forte della pallottola".

Non ci credeva più nessuno. Nessuno che lui conoscesse.

Eccetto Lizzie Francy.

Atterrò con l’aeromobile a sessanta di metri dall’edificio della tribù, ricordando come giovanotti Vivi trasandati vi si fossero accalcati attorno quasi due mesi prima. In quel momento, invece, uno di quei trasandati giovanotti era potenziale candidato per una carica pubblica.

Qualcuno salterellò verso l’aeromobile. Vicki Turner. Jackson abbassò il finestrino. Entrò una folata di aria fredda invernale.

— Dottor Jackson Aranow. Che onore. Mi aspettavo che ti trovassi a una festa di Capodanno. Sei venuto a condividere il balzo finale verso la registrazione democratica di votanti? O per compiacerti perché siamo andati fino in fondo, invece di lasciare perdere, tipico dei Vivi, dopo l’iniziale scoppio di entusiasmo effimero?

Jackson corrugò la fronte. — Sono qui per vedere come procede il progetto.

— Che linguaggio privo di giudizi impliciti. I tuoi professori di psicologia dell’università sarebbero orgogliosi di te. A dire il vero, stiamo per fare un ulteriore tentativo con un gruppo particolarmente recalcitrante di non iscritti. Forse ci puoi dare un passaggio.

— Signorina Turner, ho controllato il suo conto in banca. È in malora, presumibilmente in seguito al suo arresto da parte dell’ECSG e le seguenti… spiacevolezze. Ma non credo proprio che lei non abbia altri conti nascosti sotto altri nomi in altri posti. Perché, più semplicemente, non compra un’aeromobile alla sua tribù?

— Ti sbagli, Jackson. Non ho soldi nascosti da nessuna parte. Ho speso tutto.

— Per che cosa?

Lei non rispose, gli sorrise debolmente e, all’improvviso, Jackson lo seppe. Per le Guerre del Cambiamento. Qualsiasi parte Vicki Turner avesse recitato nella lotta per convincere gli americani che le siringhe non erano un complotto degli Insonni per schiavizzare i Vivi, per convincere gli americani a smettere di uccidersi a vicenda per i cambiamenti radicali nella biologia, per convincere gli americani a smettere di attaccare Washington perché, ormai, "potevano" farlo, qualsiasi cosa avesse fatto Vicki, le era costato effettivamente tutto il patrimonio. E lei non se ne rammaricava.

Jackson sbottò: — Mi fai vergognare.

Per un istante, il volto di Vicky si addolcì e lui vide qualcosa dietro la maschera dura, qualcosa di malinconico e un po’ triste. Poi riprese a sorridere come prima. — Allora puoi alleviare la tua profonda vergogna civica fornendoci un passaggio surrettizio fino agli elettori riluttanti.

Jackson non rispose. In quel momento di vulnerabilità involontaria, lei gli aveva ricordato nuovamente Cazie. E lui si era sentito nuovamente un imbecille incompetente.

Lizzie e Shockey si incamminarono verso l’aeromobile. Lizzie aveva in braccio Dirk, ben protetto contro il freddo. Shockey indossava una tuta giallo stridente e un cappotto color limone, oltre a orecchini di bigiotteria fatti con pezzi di lattine, all’antica. Sulla spalla destra aveva uno strano rigonfiamento. Mentre si avvicinava, Jackson notò che si trattava di un fiore bianco, rosso e blu, di stoffa grezza tinta con le piante e legata a formare una coccarda.