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A meno che lo stessero testando. "Chi" lo stava testando?

Quella linea di pensiero non la portava da nessuna parte! Era troppo stupida per capire qualcosa. Ma chi si credeva di essere, Miranda Sharifi?

Lei era Lizzie Francy, ecco chi era. Il migliore pirata informatico del paese. Forse di tutto il fottutissimo mondo!

Benissimo, disse schernendo se stessa, se era un pirata informatico così in gamba, perché non stava trafugando informazioni? Perché stava lì, nei boschi di aprile a prendere a pugni arbusti quando avrebbe dovuto fare l’unica cosa che sapeva fare sul serio? Tanto per cominciare doveva proteggersi per non restare contagiata dal neurofarmaco, trovare un posto per vivere appartato. C’erano molti gabbiotti abbandonati sulle montagne. Le altre tribù non sarebbero tornate dal sud finché il clima non si fosse riscaldato, qualche mese dopo. Sarebbe stata al sicuro. Avrebbe preso un cono-Y di scorta e il suo terminale e passato diciotto ore al giorno navigando in Rete alla ricerca di risposte.

Senza Dirk?

Lizzie si bloccò. Non poteva portarlo con sé. Se lo avesse fatto, lui avrebbe passato tutto il tempo a piagnucolare terrorizzato per l’ambiente sconosciuto e lei avrebbe passato tutto il tempo a stargli dietro. Nessuno le aveva detto, quando era rimasta incinta così avventatamente, quanto "tempo" occupava la cura di un bambino. Specialmente uno che girellava in continuazione e metteva tutto in bocca. Non avrebbe potuto portare con sé Dirk. Lo avrebbe dovuto lasciare con Annie e con la tribù, a cui lui apparteneva, finché non fosse riuscita a scoprire in qualche modo quello che avrebbe dovuto fare per curarlo.

E lo avrebbe scoperto. Perché lei era Lizzie Francy. Loro… chiunque fossero… non l’avrebbero sconfitta!

Correndo a precipizio, Lizzie tornò all’accampamento.

Trovò un gabbiotto in cemespugna a circa tre chilometri dall’accampamento. Sembrava fosse appartenuto un tempo a una famiglia di Vivi, di quella razza di persone cocciute che, prima delle Guerre del Cambiamento avevano preferito vivere da sole sulle pendici della montagna piuttosto che in una paese mantenuto dal governo. Quando erano partiti si erano portati via, o avevano bruciato per ottenere calore, tutto quello che c’era nel gabbiotto. Non c’erano mobili né impianto idraulico. Lizzie non ne aveva alcun bisogno. La porta si chiudeva ancora bene e le finestre di plastica erano intatte. Nel bosco, poi, passava un corso d’acqua.

Cacciò gli animali selvatici che si erano appropriati degli angoli: un procione, un serpente e ragni appena usciti dalle uova. Portò all’interno un cono a energia Y, il suo letto e una brocca in plastica per l’acqua. Quindi si sedette sul pagliericcio tenendo la schiena contro la liscia parete di cemespugna e parlò al terminale.

Visto che da qualche parte doveva pur cominciare, cominciò da Donald Serrano. Il nuovo supervisore distrettuale della Contea di Willoughby svolgeva il suo mandato come aveva fatto il defunto Harold Winthrop Wayland. Nelle accurate ricerche che Lizzie aveva effettuato sulle finanziarie o sulla documentazione personale di Serrano non c’era nulla che potesse ricondurre, anche indirettamente, a una compagnia farmaceutica. Se quel collegamento esisteva, Serrano l’aveva nascosto meglio di quanto Lizzie non fosse in grado di scoprire. Non pensava che tale collegamento esistesse davvero.

Tentò quindi con le principali compagnie biotecniche. L’impresa fu più complessa. Non voleva che qualcuno risalisse a lei per il furto di dati. Le occorsero settimane di accurato lavoro per procurasi tutti i codici di sicurezza ed entrare nei database. Utilizzò ricercatori fantasma che creò nei sistemi di altre persone scelte a caso. I ricercatori a loro volta costruirono elaborati programmi di cloni, tarli, codici e vicoli ciechi. Poi, Lizzie nascose i file trafugati in altri sistemi scelti anche loro a caso e vi entrò solamente attraverso fantasmi. Fu molto, molto attenta.

Una volta ottenute le informazioni, tuttavia, le si presentò un altro problema: non aveva le conoscenze scientifiche di base per sapere quello che aveva davanti. L’aiutò sapere cosa stava cercando: una qualsiasi linea di sviluppo di neurofarmaci che alteravano le reazioni permanenti del cervello portandolo a provare profonde paure. Qualche compagnia stava lavorando a droghe di piacere a lungo termine che potessero by-passare il Depuratore Cellulare; nessuna, per quel che ne poteva capire Lizzie, aveva successo.

Fu particolarmente attenta nei confronti della Kelvin-Castner. Le loro banche dati erano stipate di rapporti bizzarri su quello che era stato fatto con i campioni di tessuto di Dirk e Shockey. Sembrava che ogni giorno nuovi ricercatori si unissero alla squadra: veniva acquistato sempre più equipaggiamento, venivano archiviati sempre più rapporti, venivano scritte sempre più annotazioni di laboratorio che lei non era in grado di leggere. I ricercatori stavano facendo qualcosa alla Kelvin-Castner, qualcosa di grosso che cresceva in maniera esponenziale. La TenTech finanziava in parte il progetto, ma Lizzie non fu in grado di capire se si trattava di ulteriori ricerche sulle droghe di piacere o se la K-C tentava di trovare un antidoto al neurofarmaco che produceva paura. La ragazza non aveva sufficienti conoscenze scientifiche.

Ogni giorno scendeva dalla montagna e andava a trovare Dirk per qualche minuto. Sul terminale dell’accampamento non c’erano messaggi per lei del dottor Aranow che le dicessero cosa stava succedendo.

Perché mai avrebbe dovuto tenerla informata? Lei non era nessuno.

Poi si occupò di scandagliare altri accampamenti di Vivi: fu allo stesso tempo più facile e più difficile. Gli accampamenti nomadi, costantemente in movimento, avevano sempre un paio di elementi in grado di usare un terminale. Alcuni navigavano in profondità, altri analizzavano solo la localizzazione di ulteriori accampamenti. C’erano pochi schemi da cercare. Però quasi nessun utente Vivo era capace di coprire le proprie tracce elettroniche. I dati erano disorganizzati, imponenti e dispersivi ma mai codificati.

Lizzie scrisse programmi per recuperare e analizzare decine di tipi differenti di dati, cercando… che cosa? Come si poteva usare la Rete per evidenziare un’eventuale paura per le novità? Se le persone erano spaventate da nuove aree, semplicemente non vi accedevano. Come si poteva trovare la mancanza di una sottosezione di popolazione all’interno di un intero continente?

Lentamente, i suoi programmi di probabilità cominciarono a fornire degli schemi.

Un accampamento di Vivi in un posto chiamato Judith Falls nello Iowa, esaminava i conti di depositi adiacenti di Muli esattamente alla stessa ora ogni giorno, per la stessa durata di tempo. Quello schema ripetitivo non era esistito prima di aprile.

Una tribù che vagava per il Texas inviava saluti esattamente alla stessa lista di parenti lontani esattamente nel solito ordine, usando essenzialmente le stesse parole, durante gli stessi giorni della settimana. A partire dal 3 aprile.

Un paese, apparentemente pre Guerre del Cambiamento e ancora occupato dalle stesse persone nell’Oregon del nord, navigava in rete soltanto di martedì pomeriggio. Ogni martedì, qualche pirata informatico, la cui tecnica non era malvagia, notò Lizzie con piacere, si introduceva nelle stesse banche dati biotecniche. Per quello che Lizzie comprese seguendo le tracce del pirata, lui o lei controllava svariati inventari alla ricerca di siringhe del Cambiamento. Non ce ne erano mai.

Seduta a gambe incrociate sul suo pagliericcio, Lizzie si tirava i capelli. La porta del gabbiotto era spalancata: la primavera aveva ceduto il passo a un’estate improvvisa e prematura, anche se era soltanto maggio. Il profumo della menta selvatica entrava portato da una brezza calda. Gli uccellini, che si stavano costruendo il nido, cinguettavano sugli alberi che stavano mettendo il fogliame. Lizzie ignorò tutto quanto.

Supponendo che gli accampamenti di Vivi presi in esame fossero stati infettati dal neurofarmaco proprio come quello di Lizzie e che quello fosse il motivo per cui le persone mostravano atteggiamenti ripetitivi, e ancora che fossero stati anch’essi siti di test: che vantaggio ne traeva dal saperlo? Lizzie non poteva viaggiare fino all’Iowa, al Texas o all’Oregon per andare a investigare in quegli accampamenti. E anche se avesse potuto, a che pro? Avrebbe scoperto che altri Vivi fungevano da cavie da laboratorio, come il suo Dirk. Tuttavia, saperlo non l’avrebbe aiutata a cambiare nulla.