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— Imparziali, eh? — La donna sogghignò. — Non sono stati molto imparziali questa volta, non è vero? Quello che ti hanno detto ti ha portato direttamente nelle braccia di quell’essere mostruoso.

Una volta accettata quella possibilità, bisognava andarci a fondo. La balla che gli aveva raccontato la Chiedi Ricevi era andata tutta a favore della Folla Devastante; l’aveva condotto dritto come un fuso davanti all’agente della loro implacabile vendetta. Il megassassino non doveva perdere tempo a cercarlo. Lui sarebbe finito tra le sue sgrinfie, guardandosi alle spalle per proteggersi da Sai e dagli altri abitanti dei Centri dei Morti. Tutto questo significava che la Chiedi Ricevi era stata corrotta dalla Folla Devastante. Se l’agenzia d’informazioni non era parziale, non lo era certo a favor suo, ma a favore degli altri. Di quelli che volevano farlo fuori.

— Allora sono fottuto. — Guardò Fellonia, comunicandole la conclusione delle sue riflessioni. — Sono già fottuto. Se non posso fidarmi di loro, non avrò mai nessuna informazione sicura. In realtà non ne ho mai avute. Nessuno le ha mai avute. Per quanto ne so adesso, la Chiedi Ricevi ha fornito alla gente un sacco di merda in tutti questi anni. Offrendo i poveri idioti come me su un vassoio d’argento alla Folla Devastante. Solo che nessuno se n’è mai accorto perché l’unico modo per scoprirlo — e cioè avere l’informazione dalla Chiedi Ricevi — è sporco fino all’osso.

Fellonia non sembrava affatto colpita. — E allora? Così impari a credere a tutto quello che ti dicono. Avresti dovuto cercare di scoprire le cose da solo, stabilire da solo quello che è vero e quello che non lo è.

— Su tutto il mondo? Qualsiasi cosa all’interno e all’esterno dell’edificio? È impossibile; nessuno ne sarebbe in grado. C’è troppa roba.

— Forse. Ma avresti almeno dovuto occuparti delle cose che ti riguardavano più da vicino.

Axxter aveva un tremendo buco allo stomaco. — Avevo fiducia in quello che mi dicevano…

Fellonia scosse il capo, pietosamente. — E per aver avuto fiducia, adesso potresti morire. Ecco come funzionano le cose.

Funzionavano così per tutti, comunque; Axxter non sapeva se questo potesse consolarlo o se fosse una considerazione ancora più agghiacciante. Se tutti nel Cilindro credevano alle informazioni corrotte della Chiedi Ricevi e le informazioni erano corrotte a vantaggio della Folla Devastante. … questo significava che la Folla era il vero sovrano del Cilindro, senza che nessuno ne fosse cosciente. O forse era sul punto di diventarlo; forse la corruzione dell’agenzia d’informazioni era un evento piuttosto recente e la Folla stava ancora piazzando le pedine sulla grande scacchiera, circondando la sua pericolosa rivale, l’Atroce Amalgama. Non importava: comunque fosse, la Folla Devastante era la forza più potente sul Cilindro. Avevano un collegamento diretto, tramite la Chiedi Ricevi, con il cervello di tutti. Con quella parte che si occupa dei fatti e delle cose reali. La Folla era riuscita a manipolare la realtà.

— Ehi, stai allegro! — Fellonia gli sorrise. — Almeno adesso stai un po’ meglio di quanto non stessi qualche minuto fa. Adesso sai esattamente che stavi per essere fottuto.

— Già, grandioso — Axxter fissò tristemente il muro. — Mi serve un casino. Non morirò ignorante, suppongo. — Quella rivelazione: c’erano ancora molti dettagli che gli ronzavano in testa. Per esempio, perché il megassassino aveva un’icona diversa da quella che aveva fatto lui su commissione del Generale Cripplemaker? È vero che avevano giurato col sangue di ucciderlo, ma l’impeto con cui lo stavano inseguendo e le forze che stavano impiegando erano davvero eccessivi, e soprattutto non era nel loro stile perdere l’occasione di beffeggiarlo mostrandogli la propria icona di morte. Far sì che il suo lavoro fosse l’ultima cosa che potesse vedere prima che braccia e gambe gli venissero staccate a una a una. Ogni cosa andava contro tutto quello che credeva di sapere sulla psicologia dei guerrieri: amavano quel tipo di ironia poco raffinata, ma molto appariscente.

— Smettila di pensare e vedi di fare qualcosa.

— Cosa? — Il mistero dell’icona scomparve di fronte alle questioni pratiche. — Per esempio? Sono bloccato qui, a milioni di miglia da dove vorrei essere… e da dove è nascosta l’informazione di cui ho bisogno. Ovviamente non posso più chiamare sperando di averla.

— Non è un grosso problema. Posso procurartela io.

Axxter chinò il capo di lato, studiando la ragazza. — Cosa intendi? Stai dicendo che puoi inserirti sulle linee protette della Chiedi Ricevi, nei loro archivi dall’accesso limitato e ottenere qualunque informazione tu voglia?

Fellonia lo guardò con gli occhi spalancati. — Naturalmente no… perché credi che li chiamino gli archivi di massima sicurezza? Proprio perché la gente non riesce a inserirsi. Altrimenti non sarebbero di massima sicurezza, esatto?

— Oh! — Axxter era deluso. — Pensavo che voi viaggiatori di circuiti foste in grado di fare questo genere di cose.

Fellonia sospirò, scuotendo il capo. — Che razza di cazzate hai sentito! È chiaro che non possiamo farlo. Alcuni idioti, come i guastatori, parlano come se ne fossero in grado. Ma sono solo chiacchiere. Possono solo inserirsi su linee aperte, non protette o su quelle linee che non usa nessuno o che sono di scarsissima importanza. Tutto il materiale prezioso, come quello degli archivi della Chiedi Ricevi, è ben protetto. Nessuno può accedervi senza permesso; chi dice il contrario racconta balle.

— Allora cosa volevi dire prima? Quando hai detto che avrei potuto avere l’informazione di cui ho bisogno?

— Mantieni la calma, d’accordo? Sto parlando di scendere più in basso e andare a procurarci un po’ di quel materiale. Questi piccoli sapientoni non possono andare dove non sono desiderati, però possono dar fastidio… interferenze sulla linea o chiamate false, roba simile. Così per tenerli lontani, da anni la Chiedi Ricevi accumula metri di registrazione di eventi reali che taglia, elimina e infine inserisce in un archivio il cui accesso è libero. Quello che propongono come programmi d’intrattenimento è una versione dei fatti rivista e corretta, ma molto avvincente, che cattura l’attenzione della gente. I viaggiatori di circuiti possono andare a rovistare nelle registrazioni scartate e tenersi tutti i pezzi che vogliono per incorporarli nei loro innocui giochi di guerra sulle linee. Adorano giocare alla guerra.

— Ma io che diavolo me ne faccio? Una massa di registrazioni usate per schermaglie di guerra?

La donna annuì saggiamente. — Dunque… ho dato personalmente una controllatina. Solo perché mi interessa la tua… situazione insolita. E mi sembra che la merda in cui ti trovi adesso sia nata dopo che sei arrivato in quel settore della zona del giorno dove era appena accaduto qualcosa di grave e violento. Se fossi in te, vorrei sapere esattamente cos’è successo sulla scena del delitto.

Egli scosse il capo. — Non potrebbe esserci la registrazione di quella scena negli scarti di pellicola. Non aveva niente a che fare con le tribù dei guerrieri, quindi non era stata prevista alcuna registrazione.

— Oh! — Fellonia sorrise. — Ne sei proprio sicuro?

— Non fare la misteriosa con me. Non adesso. Dimmi chiaro di cosa stai parlando.

— Ehi, come ti ho già detto, è arrivato il momento che tu scopra alcune cose per conto tuo.

La osservò mentre collegava una spina a una cavo scoperto e se ne fissava un’altra al dito.

— Adesso sto per… — Fellonia si succhiò la punta del dito e bagnò di saliva i collegamenti — …inserirmi io stessa nella linea per poi far entrare anche te. In questo modo, qualunque cosa ti stia cercando — come il Signor Grande-e-Brutto là fuori — non saprà che ti sei inserito nella linea e non potrà precipitarsi qui. Almeno non subito.