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«È proprio un'estate da record,» disse Steve frugando con lo sguardo nella folla mentre continuava a chiacchierare. «Ho sentito dire che il livello dell'acqua nei serbatoi è così basso che le bocche d'uscita sono scoperte. Con questo, e con quei zoticoni lassù nel nord dello stato, che hanno fatto saltare ancora una volta l'acquedotto…»

Il fischio stridulo dell'altoparlante fu seguito dal frastuono di una voce molto amplificata.

«… Compagni, soci e socie del Club degli Anziani d'America, attenzione, prego. Avevo ordinato delle nuvole, per questa mattina; ma probabilmente i miei ordini non sono stati recapitati…»

Un mormorio d'approvazione ondeggiò in tutto il parco. Vi furono alcuni applausi.

«Chi è l'oratore?» chiese Steve.

«Reeves, quello che chiamano Kid Reeves, o Reeves il giovane perché ha soltanto sessantacinque anni. È il direttore commerciale dell'associazione degli Anziani, ora; e l'anno prossimo, se continua così, ne sarà il presidente…» Le sue parole furono soffocate dalla voce di Reeves che riempì nuovamente l'aria infuocata.

«… Di nuvole ne abbiamo abbastanza per conto nostro, e quindi possiamo fare a meno di quelle del cielo.» Questa volta il mormorio della folla conteneva una nota di irritazione. «Il governo ha preordinato ogni cosa in modo da non lasciarci più lavorare, abili o inabili che siamo, e ci ha assegnato quel minimo, insultante, misero sussidio col quale, a quanto pare, noi dobbiamo sopravvivere; e nello stesso tempo fa in modo che quel denaro perda valore ogni anno, ogni mese, ogni giorno.»

«Ecco il primo che va,» disse Andy indicando un uomo dietro la folla caduto in ginocchio tenendosi il petto. Andy stava per lanciarsi, ma Steve lo trattenne.

«Lascia fare a loro,» disse indicando i due medici che già si muovevano. «Attacco di cuore o colpo di sole. Non sarà certo l'ultimo. Vieni, facciamo circolare la gente.»

«… una volta ancora siamo chiamati ad unirci… le forze che ci mantengono in stato di povertà, di fame, dimenticati da… i costi in ascesa che hanno spazzato via…»

Non pareva vi fosse alcun nesso tra la figura minuta in piedi laggiù sul podio, e la voce che rimbombava intorno a loro. I due investigatori si separarono e Andy si fece largo lentamente tra la folla.

«… noi non accetteremo una soluzione di ripiego, una condizione di seconda, di terza o di quarta categoria, com'è ora la nostra. E neppure ci accontenteremo di un angolino sudicio del focolare per potervi sonnecchiare e morire di fame. Il nostro gruppo è un elemento vitale, anzi, dirò di più, l'elemento vitale della popolazione, un capitale di anni d'esperienza, di scienza, di senno. Che City Hall, che Albany, che Washington facciano pure… Ma attenzione! Quando conteranno i voti si accorgeranno che…»

Ondate di parole si infrangevano sul capo di Andy, ma lui non vi badava. Si spingeva, con lo sguardo sempre vigile, fra gli anziani attenti, aprendosi un varco in quel mare di gengive sguarnite, di guance dal pelo bianco, di occhi lacrimosi. Non c'erano borsaioli in giro. Su questo punto il tenente si era sbagliato. I borsaioli sapevano che era inutile tentare di cavar qualcosa da una folla come questa. Tutti squattrinati, tutti. O se avevano un po' di soldi erano chiusi in una sacca cucita sulla canottiera, o qualcosa di simile.

Vi fu un movimento nella folla e due ragazzi attraversarono la calca ridendo fra di loro, facendosi lo sgambetto, cercando di farsi cadere a vicenda.

«Basta, ora,» disse Andy piantandosi davanti a loro. «Smettetela e uscite dal parco. Questo non è posto per voi.»

«E perché? Chi lo dice? Noi facciamo quel che ci pare.»

«Lo dice la legge,» ribatté Andy, e tirò fuori lo sfollagente con fare minaccioso. «Su, muovetevi.»

Voltarono le spalle senza una parola, facendosi strada attraverso la ressa, ed egli li seguì per pochi minuti, il tempo di assicurarsi che se n'erano andati. Ragazzi, pensò, mentre riponeva il tubo di plastica nella cintola; avranno sì e no dieci anni, ma bisogna tenerli d'occhio, stare attenti a non lasciarsi colpire perché se tu volti le spalle e quelli sono abbastanza numerosi per buttarti giù, ti tagliano a fette con schegge di vetro, come hanno fatto con quel povero Taylor.

Una specie di frenesia si era impadronita dei vecchi. Cominciavano a muoversi avanti e indietro e se l'altoparlante taceva per un attimo, si sentivano in distanza delle grida che provenivano da dietro il podio. Sembrava che ci fossero guai in vista e Andy si fece strada in quella direzione. La voce di Reeves improvvisamente cessò, le grida erano sempre più alte, e si sentiva anche il tipico rumore di vetri infranti. Un'altra voce tuonò nell'altoparlante.

«Vi parla la polizia. Chiedo a tutti di andarsene, di sgomberare l'area. Il raduno è terminato. Uscite dalla piazza, verso nord…»

Un rabbioso clamore sommerse la voce dello speaker, e gli Anziani si spinsero in avanti, come trasportati da un'onda di emozione. Gli urli morirono e le parole furono di nuovo comprensibili, era la voce di Reeves, l'oratore iniziale.

«Gente… Calma, calma… Vi chiedo di non perdere la testa. Non c'è da biasimarvi se vi siete inquietati; ma non si tratta affatto di quel che credete. Il capitano qui vicino a me, mi ha spiegato la situazione e, dal punto in cui sto, vedo che non dipende dal nostro raduno. C'è un po' di agitazione laggiù nella 14a Strada… NO! Non andate da quella parte! Rischiate di essere malmenati! C'è la polizia laggiù, e non vi lascerà passare. Vedo arrivare, dal centro, gli elicotteri, e la polizia, qui, mi dice che debbono intervenire con il filo spinato volante…»

Un gemito seguì le ultime parole dell'oratore e la folla rabbrividì. Il movimento disordinato si capovolse, e la massa cominciò a muoversi verso la città alta, uscendo da Union Square, dalla parte opposta alla 14a Strada. Quella folla di vecchi sapeva bene che cosa fosse il filo spinato volante.

Andy aveva oltrepassato il podio dell'oratore, e la folla si era diradata. Egli vedeva benissimo la turba che stipava la 14a Strada, e si mosse rapidamente in quella direzione. Sul bordo esterno del gruppo vi erano dei poliziotti che cercavano di mantenere uno spazio libero vicino al parco, e il più vicino di essi alzò il suo bastone gridandogli: «Indietro, giovanotto, o per te saranno guai.»

Assentì quando Andy gli mostrò il distintivo, poi gli volse le spalle.

«Che cosa succede?» chiese Andy.

«Sta scoppiando una vera sommossa e le cose peggioreranno ancora, prima di migliorare.» Tu! fatti indietro! «picchiò col bastone sul lato del marciapiede e un vecchio, calvo, con le grucce, si fermò, tentennò un secondo e poi tornò verso il parco.» C'è stata una vendita-lampo, da Klein. Sai com'è, improvvisamente mettono dei cartelli nelle vetrine e si liberano di merce che si vende alla svelta. L'hanno fatto altre volte senza che accadesse nulla. Ma stavolta avevano una partita di polpette di soylent (soia e lenticchie). «Alzò la voce per farsi sentire nonostante il frastuono dei due elicotteri bianchi e verdi che si avvicinavano.» Una citrulla se le è comprate, ma, appena svoltato l'angolo, si è imbattuta in un giornalista della televisione e gli ha spiattellato tutto. Ora la gente si sta riversando da tutte le parti e non credo che la polizia sia riuscita a bloccare nemmeno la metà delle strade. Ecco che vien giù il filo spinato per chiudere questo lato.

Andy appuntò il distintivo sul taschino della camicia e si unì ai poliziotti che spingevano la folla più che potevano. Nessuno protestava, tutti guardavano in su e rabbrividivano, allontanandosi dal rumore delle pale dell'elicottero e stipandosi come un gregge impaurito. Gli elicotteri scesero bassi e dal fondo dell'apparecchio caddero con un tonfo i rotoli arrugginiti di filo spinato, rimbalzando con tale forza da spaccare l'involucro che li conteneva.