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L’automobile si allontanò dalla nave spaziale. Si fermò a lungo davanti all’edificio di controllo. Ci fu una discussione animata. Calhoun sentì il debole suono del litigio sopra le voci della notte. L’automobile ripartì.

Lasciò passare venti minuti. Gli sembrarono molto lunghi. Poi raccolse l’uomo che aveva reso incosciente fuori dall’edificio dove i bevitori gozzovigliavano rumorosamente. Se lo mise sulle spalle. Aveva indossato l’uniforme della terza delle sue vittime stradali sopra la propria e quel terzo uomo giaceva da qualche parte in mutande. Alla fine sarebbe stato trovato.

— Chiederemo di essere invitati sull’astronave… e nel laboratorio, Murgatroyd, seguimi!

Si mosse verso l’astronave ferma e silenziosa.

Mentre vi si avvicinava questa diventava sempre più larga e alta. Il portello era sempre calato come una rampa. Arrancò sul piano inclinato di metallo entrò dal portello. Qui bussò alla porta interna e gridò:

— Ce n’è un altro! Anche lui svenuto! Che cosa ne faccio?

Dovevano esserci dei microfoni nel portello come all’esterno. Ma la sua voce non sarebbe arrivata tanto forte all’edificio di controllo. Non poteva plausibilmente moderare il tono, ma lo rese agitato.

— Qui ce n’è un terzo, svenuto come gli altri! Che cosa ne faccio?

Una voce metallica disse irosamente:

— Aspetta!

Calhoun attese. Due uomini incoscienti, portati separatamente da un gruppo di uomini che erano più spaventati la seconda volta che la prima, rendevano estremamente probabile il fatto che il terzo non avesse attorno a sé un gruppo di compagni solleciti. Era più probabile che fosse accompagnato da uno solo, dato il rischio del contagio.

Udì dei passi dietro lo sportello interno, poi questo si aperse. Una voce irritata disse:

— Portalo dentro!

L’uomo che era disceso ad aprire la chiusura dello sportello interno, gli voltò la schiena. Calhoun lo seguì nell’interno della nave, con Murgatroyd che zampettava spaventato tra i suoi piedi. Il portello si richiuse. La figura vestita con un camice bianco da laboratorio continuò a precederlo. Era una figura minuscola. Zoppicava un poco e non era affatto una bella figura.

Calhoun lo seguì schermando la pistola a spruzzo, che fino ad allora si era dimostrata tanto utile, col corpo del finto appestato. Ascoltò corrucciato se ci fosse qualche suono a indicare altri esseri umani nell’interno della nave. Ora che aveva visto, anche soltanto di schiena, la figura del direttore del progetto di sterminio, ragionò freddamente che non ci sarebbe stato nemmeno un assistente di laboratorio.

La bizzarra figura che si muoveva davanti a lui era esattamente classificabile. Ci sono persone che, essendo fisicamente poco attraenti, diventano personalità. Troppe ragazze, e troppi uomini anche, non si preoccupano altro che di apparire di piacevole aspetto. Alcune persone che non l’hanno accettano la situazione coraggiosamente e diventano persone piacevoli da conoscere. Ma altre si ribellano amaramente.

Sapendo, come lui sapeva, che quell’uomo aveva impiegato il cervello e l’abilità per escogitare faticosamente un metodo di assassinio di massa, Calhoun si sentì quasi in grado di descrivere la sua biografia. Era stato grottesco. Odiava quelli che lo trovavano grottesco. Faceva sogni grandiosi di guadagnarsi il potere per poter punire quelli che invidiava e odiava. Aveva messo nei suoi schemi di vendetta contro il cosmo che lo aveva disprezzato, tutta la furiosa energia che avrebbe potuto usare in altro modo. Aveva sviluppato una straordinaria pazienza e un incredibile veleno. Avrebbe tramato e tramato e tramato.

Calhoun aveva incontrato tante persone che avrebbero potuto scegliere quella strada. Uno dei grandi uomini al Quartier Generale del Settore, il cui elogio era più apprezzato dell’oro, era bizzarro d’aspetto la prima volta che lo si guardava. Ma dopo cinque minuti non ci si faceva più caso. C’era un presidente planetario a Cygnus, un maestro a Cetis Alpha, un musicista… Calhoun poteva ricordarne molti. Ma la figura zoppicante che lo precedeva, non aveva scelto di seguire la strada naturale, che implica coraggio. Aveva scelto invece l’odio, e la frustrazione era inevitabile.

Giunsero nel laboratorio. Qui Murgatroyd si rallegrò. Il posto era brillantemente illuminato. Gli strumenti scintillanti erano familiari. Anche gli odori del laboratorio magnificamente equipaggiato erano rassicuranti e simili a quelli di casa per Murgatroyd. Disse con tono felice:

— Ciii, ciii, ciii!

La piccola figura si girò di scatto. Gli occhi neri si spalancarono e si accesero.

Calhoun fece scivolare il suo carico sul pavimento, la sua uniforme di membro del Servizio Medico apparve sotto quella dell’invasore quando il corpo che scivolava a terra si impigliò nella stoffa.

— Mi spiace, — disse Calhoun gentilmente, — ma devo arrestarla per aver violato i princìpi basilari della sanità pubblica. Preparare e diffondere una pestilenza mortale è un grave reato.

La figura si girò ancora di scatto. Afferrò qualcosa. Poi scattò verso Calhoun tentando disperatamente di usare un bisturi da chirurgo, la sola arma mortale a portata di mano.

Calhoun premette il grilletto della sua pistola a spruzzo che invece di lanciare vernice, proiettava invisibili anelli vorticosi di vapore di destroetile.

Capitolo settimo

In un senso perfettamente reale, tutti i motivi e tutte le soddisfazioni sono soggettivi. Dopo tutto, noi viviamo nel nostro cranio. Ma un uomo può fare qualcosa che desidera fare e poi contemplare le conseguenze della sua azione con piacere. Questo piacere, per la verità, è soggettivo, ma è direttamente connesso alla realtà e al cosmo oggettivo che lo circonda. Tuttavia, c’è un tipo di motivazione e di soddisfazione ultrasoggettivo che è di grande importanza nella condotta umana. Molte persone trovano la loro grande soddisfazione nel contemplare se stesse in qualche particolare contesto. Tali persone trovano evidentemente la soddisfazione in un gesto drammatico, in una aspirazione elegantemente enunciata, o semplicemente nella pura finzione di importanza, di saggezza e di merito. I risultati oggettivi di tali gesti o finzioni, sono raramente considerati. Molto spesso grandi privazioni, sofferenze ed anche morte sono state causate da qualche persona che contemplava incantata il bel dramma del suo comportamento, e che non pensava nemmeno alle sue conseguenze nei confronti di qualcun altro…

Fitzgerald,
Probabilità e condotta umana

Calhoun rese innocuo il piccolo uomo, usando l’uniforme dell’invasore che aveva indossato sopra la sua, dopo averla tagliata a strisce. Fece un lavoro accurato. Legò il suo prigioniero su una sedia e poi lo avvolse in un autentico bozzolo di strisce di stoffa. Quindi esaminò il laboratorio.

Murgatroyd camminava impettito mentre Calhoun esaminava le attrezzature. La maggior parte gli erano familiari. C’erano bacinelle di culture, microscopi visuali e elettronici, autoclavi e apparati di irradiazione, pipette e strumenti per la microanalisi, mobiletti termostatici capaci di mantenere il materiale delle culture nei limiti di un centesimo di grado della temperatura desiderata. Murgatroyd si sentiva ora completamente a suo agio.

Dopo un poco Calhoun sentì un rantolo. Si volse e fece un gesto con il capo al suo prigioniero.