— Il povero diavolo che ho seppellito, sembra pure indicare qualcosa del genere. Avrebbe avuto bisogno di aiuto! Forse ci sono due specie di persone qui. Una specie che non vuole aiuto e che ha cercato di ucciderci perché lo portavamo, e l’altro che ne ha bisogno. Se è così ci deve essere un certo antagonismo…
Fissò con le sopracciglia aggrottate la grande estensione di terreno verso l’orizzonte. Murgatroyd in quel momento si trovava un poco dietro Calhoun. Si rizzò sulle gambe posteriori e fissò attentamente a lato. Si schermò gli occhi con una zampa in un modo singolarmente simile a quello di un uomo e fissò con aria interrogativa qualcosa in lontananza. Calhoun non se ne accorse.
— Fa’ un’ipotesi, Murgatroyd, — ordinò. — Una pazza ipotesi. Un morto che non aveva alcuna ragione di morire. Gente viva che non avrebbe dovuto avere alcuna ragione per spiaccicarci contro le pareti, della nostra Nave Medica. Qualcosa è stato fatale a quel morto. Qualcuno ha tentato di essere fatale a noi. C’è un rapporto?
Murgatroyd fissò tutto assorto una macchia di cespugli a circa cinquanta metri alla sua sinistra. Calhoun incominciò a discendere lungo il fianco della collina. Murgatroyd rimase immobile in una posa di attenzione intensamente curiosa nei confronti della macchia di cespugli. Calhoun continuò. Dava di spalle alla macchia di cespugli. Si udì un suono profondo, una vibrazione musicale proveniente dal cespuglio. Il corpo di Calhoun sobbalzò violentemente per un colpo. Inciampò e cadde, con l’asta di un dardo che gli usciva dalla schiena. Rimase a giacere immobile.
Murgatroyd piagnucolò. Corse dove Calhoun giaceva al suolo. Danzò in agitazione, emettendo suoni acuti. Si sfregò le mani con dispiacete molto umano. Toccò Calhoun, ma Calhoun non si mosse.
Dal cespuglio emerse una ragazza. Era scarna e sottile, eppure i suoi indumenti una volta erano stati di ammirevole qualità. Portava una strana arma, tremendamente primitiva. Si mosse verso Calhoun, si chinò su di lui e posò una mano sul dardo che gli aveva tirato nella schiena.
Lui si mosse improvvisamente. La afferrò. La ragazza cadde e lui le balzò addosso selvaggiamente mentre lei lottava. Ma era stata presa di sorpresa. Si sentiva ansimare e Murgatroyd danzava in una febbre di ansietà.
Poi Calhoun si alzò rapidamente. Guardò la ragazza emaciata che aveva tentato di assassinarlo in una imboscata. Lei stava ansimando orribilmente ora.
— Davvero, — disse Calhoun in tono professionale, — come dottore direi che tu dovresti essere a letto invece di andare in giro a tentare di assassinare degli estranei. Quando è incominciato questo guaio? Ora ti prendo la temperatura e il polso.
Si tolse lo zaino con impazienza e ne strappò un bastone appuntito. Era la freccia, che era stata fermata dallo zaino. Ne trasse il suo laboratorio da viaggio. Completamente assorbito nel suo compito, si apprestò a controllare lo stato di salute della sua quasi assassina.
Non era niente buono. C’era già una notevole debilitazione. Gli occhi della ragazza che ansimava disperatamente erano incavati, cerchiati. Ansimava e ansimava. Ancora ansimando, cadde nell’incoscienza.
— Qui, — disse seccamente Calhoun, — entri in azione tu, Murgatroyd. Questa è una faccenda che va a pennello per te.
Si mise attivamente al lavoro. Alla fine osservò:
— Oltre a una digestione delicata e un sistema sensibilissimo di anticorpi, Murgatroyd, tu dovresti avere gli istinti di un cane da guardia. Non mi piace andar tanto vicino al punto di essere colpito da una paziente. Guarda se c’è qualcun’altro in giro. Vuoi?
— Ciii! — stridette Murgatroyd. Ma non aveva capito. Osservò mentre Calhoun prelevava abilmente un campione di sangue dal braccio della ragazza svenuta e metteva con cura una metà della minuscola quantità in una siringa quasi microscopica del laboratorio portatile. Poi si mosse verso Murgatroyd.
Il tormal si agitò mentre Calhoun fece l’iniezione. Ma non gli fece male. C’era un punto sul suo fianco in cui i nervi erano stati resi insensibili prima che avesse una settimana di vita.
— Detto tra medici — disse Calhoun, — hai notato che i sintomi sono di anoxia, mancanza di ossigeno? Il che è insensato all’aria aperta dove noi stiamo respirando confortevolmente. Un altro paradosso, Murgatroyd. Ma c’è anche una emergenza. Come si elimina l’anoxia se non si ha affatto ossigeno?
Capitolo terzo
Quello schema di condotta umana che è definito vagamente “amor proprio” ha la curiosa proprietà di limitarsi all’individuo, grazie al suo rifiuto di azioni tali da comunicare sfortuna, di avvenimenti casuali sfavorevoli che la probabilità afferma che dovrebbero aver luogo. D’altra parte, lo stesso schema di una condotta umana tende a disseminare e condividere avvenimenti casuali favorevoli tra il gruppo. I membri di un gruppo di persone che praticano “l’amor proprio”, quindi, aumentano la probabilità matematica della buona fortuna a tutti i loro. Questo spiega l’instabilità di culture in cui i princìpi che portano a questo tipo di comportamento, divengono antiquati. Una società decadente porta la cattiva sfortuna su di sé per mezzo della operazione delle leggi della probabilità…
La ragazza riprese coscienza molto lentamente. Era quasi come se si svegliasse da un sonno terribilmente profondo. Quando aprì gli occhi la prima volta, essi vagarono spenti fin che puntarono su Calhoun. Poi un odio amaro e sprezzante li riempì. La sua mano cercò debolmente di affermare il coltello che aveva alla cintola. Non era una buona arma. Era stato un coltello da tavola e il manico era troppo sottile per permettere di afferrarlo in modo che qualcuno potesse essere ucciso. Calhoun si chinò e le portò via il coltello. Era stato arrotato con poca abilità per appuntirlo.
— Nella mia qualità di tuo medico curante, — le disse, — devo proibirti di pugnalarmi. Non ti sarebbe conveniente. — Poi disse: — Ascolta, il mio nome è Calhoun. Vengo dal Quartier Generale di Settore per fare una ispezione sanitaria qui e i ragazzi in città evidentemente non vogliono che atterri una Nave Medica. Quindi hanno tentato di ammazzarmi spappolandomi sulle pareti della mia nave con il campo di forza della griglia di atterraggio. Ho compiuto quello che praticamente è un atterraggio forzato ed ora ho bisogno di sapere che cosa sta succedendo.
L’odio ardente rimase nei suoi occhi, ma c’era una traccia di dubbio.
— Questi, — disse Calhoun, — sono i miei documenti.
Le mostrò i documenti ufficiali che gli davano una enorme autorità, là dove un governo planetario era disposto a concederla.
— Naturalmente, — aggiunse, — i documenti possono essere rubati. Ma ho un testimone di quello che dico di essere. Hai sentito parlare dei tormal? Murgatroyd garantirà per me.
Chiamò il suo piccolo peloso compagno. Murgatroyd si fece avanti e cortesemente offrì la piccola zampa prensile. Disse — Ciii, — a voce alta e stridula e poi prese il polso della ragazza imitando quel che aveva visto fare da Calhoun in precedenza quando aveva preso la temperatura alla ragazza.
Calhoun osservava. La ragazza fissò Murgatroyd. Tutta la galassia aveva sentito parlare dei tormal. Erano stati trovati su un pianeta della zona di Deneb, ed erano degli attraenti animaletti i quali avevano una straordinaria immunità nei confronti delle malattie infettive che gli uomini spargevano un po’ dappertutto nel loro cammino interstellare. Un dimenticato ricercatore del Servizio Medico aveva compiuto una indagine sulla capacità dei tormal di vivere, con gli uomini e aveva fatto una scoperta che li aveva resi troppo preziosi perché le loro vite fossero impiegate soltanto dal punto di vista della compagnia. Non c’erano ancora abbastanza esemplari della specie di Murgatroyd in rapporto al bisogno che gli uomini avevano di loro e la gente comune aveva dovuto rinunciare alla loro affascinante compagnia. Quindi Murgatroyd era un mezzo di identificazione.