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— Ricordate quando è cominciato? — domandò McCullough, cercando di ignorare il prurito, dovuto alla suggestione, che gli serpeggiava lungo il corpo.

— Circa… circa nove settimane fa — rispose Hollis senza guardare McCullough e continuando a passarsi le mani sul corpo. — Mi sembra che sia cominciato due settimane dopo che Drew si è lasciato sfuggire… Dopo che ho scoperto cosa stavano facendo. Comunque, non posso parlarvene.

— Perché no? — chiese McCullough sorridendo. — Non m’impressiono facilmente.

Hollis lo guardò stupito, e fu quasi sul punto di ridere. Poi si scusò rapidamente.

— Mi spiace, vi ho dato un’idea sbagliata. Non si tratta di ciò che pensate. Loro… hanno un segreto. Hanno un loro segreto! Naturalmente non sanno che io ne sono venuto a conoscenza. Neppure Walters e Berryman ne sono al corrente. Né voi. Ma si tratta di una cosa terribile. Comunque mi spiace… non ve ne posso parlare. Non riesco a immaginare come potreste reagire. Potreste lasciarvi sfuggire qualcosa con Morrison. Oppure parlarne apertamente ed essere causa di… immagino che lo si possa chiamare ammutinamento. Mi spiace, non è onesto caricarvi un simile peso sulle spalle. Io… io non ne voglio parlare.

Era comunque evidente che ne voleva parlare, disperatamente; e McCullough avrebbe potuto fare ben poco, anche sapendo il cupo e spaventoso segreto per intero.

— Immagino che sappiate cosa vi conviene fare — disse McCullough, sempre sorridendo. — A ogni modo, mi sarebbe piaciuto avere qualche pettegolezzo da raccontare quando torno al mio scafo…

— Ma è una cosa molto seria, accidenti a voi!

— Molto bene — replicò McCullough con minore cordialità. — Parleremo delle vostre attuali condizioni di salute. Dato che ho preferito visitarvi in privato, e dato che Drew e Morrison sono qua fuori con una limitata riserva d’aria, noi parleremo soltanto dello stretto necessario.

“Dato che tutti i membri di questa spedizione sono ferratissimi in materia di psicologia e psichiatria” disse tornando a sorridere “immagino che voi possiate perfettamente comprendere l’azione del subconscio. Saprete delle perfettamente normali pressioni, conflitti di personalità e insicurezze fondamentali a cui tutti noi siamo soggetti, e che tutte queste cose vengono aggravate dall’ambiente che ci circonda. Stando così le cose, voi dovreste capire che il vostro malanno fisico, questa brutta e fastidiosa irritazione della vostra pelle, è dovuta semplicemente a un fatto psicologico. Qui non ci sono germi, non c’è mancanza di vitamine, né esistono sullo scafo cose a cui potreste essere allergico.”

McCullough pensò: “Se Berryman e Walters mi potessero sentire in questo momento”. La difficoltà stava nel fatto che non era molto semplice parlare come uno psicologo.

— Ecco — continuò — mi rendo conto che l’essere separato dal resto dell’umanità da settantacinquemila milioni di chilometri sia una cosa abbastanza terribile. Ma se siete stato respinto o se vi sentite respinto dai vostri compagni di scafo, si potrebbe ricercare in questo la causa iniziale dei vostri disturbi. La vostra evidente ansietà per il segreto che avete scoperto non può certo aver migliorato la situazione.

McCullough provò il quasi impellente bisogno di grattarsi l’ascella sinistra attraverso la tuta; poi un altro prurito cominciò a tormentarlo sotto il ginocchio destro.

— Una persona respinta — riprese — tende a diventare ipersensibile e molto più conscia di se stessa, sia del fisico, sia della mente. Il vostro corpo è diventato sensibile a quegli stimoli che normalmente ignora. I vostri disturbi sono probabilmente cominciati con un leggero prurito al lobo dell’orecchio o al collo, che voi avete grattato quasi senza pensarci. Poi, gradualmente, attraverso la continua ripetizione e l’irritazione, il prurito psicosomatico è diventato reale.

“Questa naturalmente, è una semplificazione estrema” continuò McCullough. “Senza dubbio devono esserci stati molti altri fattori che hanno contribuito a ridurvi così. Adesso è necessario fare qualcosa di positivo per sollevarvi da queste condizioni… qualcosa che sia più efficace della lanolina, dato che questa allevierebbe soltanto i sintomi fisici. Inoltre, dato che il detto ‘mal comune mezzo gaudio’ è assolutamente vero e molto più vecchio della psicologia, io vorrei sapere il segreto che vi ha tanto sconvolto. Naturalmente, sarò discreto…”

Lasciò la promessa sospesa nell’aria; ma, evidentemente, Hollis aveva bisogno di essere ancora pregato. McCullough tentò allora una nuova tattica.

— Com’è Morrison, come persona? — domandò. — E Drew? Le relazioni tra voi sono cambiate, dopo la partenza? Cercate di essere il più obiettivo possibile.

Una persona può dire moltissime cose su se stessa, mentre è intenta a parlare di altri.

All’inizio Hollis pensò di essere obiettivo. McCullough invece, ascoltando, perse a poco a poco molta della sua obiettività. Cominciò col provare collera contro Morrison e Drew, specialmente contro il colonnello. Hollis, nonostante il suo cervello fenomenale, era sempre stato un tipo vergognoso, timido, preoccupato di andare d’accordo con tutti: gli si doveva quindi dare tutto il rispetto che meritava. Man mano che le sue relazioni con gli altri due peggioravano, malgrado il tentativo di rientrare in rapporti cordiali con i compagni, la sua timidezza era cresciuta fino a diventare ridicola e irritantissima in un uomo adulto. Hollis si era umiliato fino a divenire quasi servile, comportandosi come un cane bastonato.

Logicamente queste cose non furono dette da Hollis. Però, McCullough riuscì a leggerle tra le righe.

Tutto era cominciato perché il colonnello e Drew si conoscevano da molto tempo, prima ancora di entrare nell’astronautica. Avevano combattuto per breve tempo insieme nell’Asia sud orientale, e Drew aveva fatto a Morrison un certo favore. Hollis non era mai riuscito a scoprire se si trattava di un favore indegno o sublime, se aveva a che fare con lo schiavismo dei bianchi, col mercato nero, o se aveva semplicemente salvato la vita del colonnello.

Col passare delle settimane, i due avevano cominciato a parlare in ogni momento della loro piccola guerra, nominando persone e luoghi, e dicendo malignità su alcuni ex commilitoni. Hollis veniva logicamente via via escluso dalla maggior parte delle loro conversazioni, e quando, per pura disperazione, cercava di unirsi a loro, riusciva soltanto a interromperli e ottenere il silenzio.

Ascoltando il fisico, McCullough si trovò a pensare allo scafo su cui viaggiava. Ebbe un attimo di esitazione nel fare paragoni con i due pseudopsicologi del P-Due e l’atmosfera artificiale di cordialità che a volte riuscivano a creare, ma se Morrison e Drew avessero fatto uno sforzo identico, con tutta probabilità Hollis non si sarebbe trovato in quelle condizioni. Per quanto avesse conosciuto Hollis soltanto durante il periodo di addestramento, aveva pensato che il fisico, una volta superata la vergogna e la timidezza iniziale sarebbe stato una persona da desiderare come compagno di viaggio.

Morrison e Drew avevano parlato della loro guerra privata come di un mondo che escludeva Hollis. Poi si erano messi a parlare in un modo diverso… in uno slang stretto che Hollis non avrebbe dovuto capire. Ma Hollis aveva capito. Poco, al primo momento, poi era riuscito a mettere insieme i diversi pezzi della spaventosa operazione. Ammise sinceramente con McCullough che era stata un’indiscrezione ascoltare cose che riguardavano donne e faccende di politica. Aveva speso gran parte della sua vita a collezionare lauree, ma questo non significava che fosse un fissato.

— Immagino che questo sia stato il momento in cui avete cominciato a sentire il prurito — insinuò McCullough. — E avete cominciato a irritare i vostri compagni. Come hanno reagito?

— Il colonnello non ha minimamente reagito — rispose Hollis. — Ha smesso semplicemente di rivolgermi la parola. Drew mi ha dimostrato per un certo tempo la sua collera, poi si è comportato come Morrison. Alla fine, hanno cominciato a uscire insieme tra una lezione e l’altra, ma restavano collegati con i tubi ai rigeneratori d’aria dello scafo per risparmiare quella di riserva. A volte interrompevano il contatto radio e si parlavano tenendo gli elmetti a contatto. I tubi di collegamento portavano però le loro voci fino allo scafo; a volte sono riuscito a capire cosa si dicevano. Capivo quel tanto che bastava a farmi intuire cosa succedeva.