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Gradualmente Maria si rese conto che Gerald Brainard, tremante e borbottante, si trovava accanto alla sua sedia con un grosso e fumante revolver in mano. Nella stanza accanto, la signora Tyrrel sedeva ancora rigidamente sul suo letto.

— Se ne sono andati, per fortuna. È finita — disse Brainard con voce roca. Maria pensò di vederlo curiosamente sollevato.

La sua radio prese a ronzare sul tavolino accanto alla sedia, e lei allungò faticosamente una mano per rispondere.

Da fuori, Joe, seduto dolorante sul terreno, stava chiamando aiuto.

Ricevendo quella chiamata, John Southerland decise finalmente di lasciare il suo posto. Impugnando la torcia elettrica fece di corsa il giro della casa per poi scendere rapidamente la scarpata verso il punto in cui si trovava Joe.

John si rilassò solo quando inquadrò con la torcia suo cognato seduto su una roccia, intento a imprecare troppo forte per un uomo mortalmente ferito.

— Aiutami, dannazione!

— Cosa ti fa male?

— La caviglia!

John afferrò il cognato per le braccia e lo rialzò, fornendogli un sostegno. — Dov’è Bill? — chiese poi, guardandosi attorno.

— Si è gettato al loro inseguimento come un dannato idiota! — replicò Joe saltellando su un piede e sorreggendosi alla spalla di John. — È proprio per rincorrere lui che sono caduto. No, resta qui! Lascia perdere, John!

— Ma è da solo contro… contro… — John non completò la frase, poiché lesse in anticipo la risposta negli occhi spaventati di Joe.

Per i successivi due minuti tentarono, senza successo, di mettersi in contatto radio con Bill.

— Aiutami a tornare dentro — ringhiò Joe alla fine. — Ma che diavolo sarà successo?

— Non ne ho idea. Maria sembrava avere tutto sotto controllo. Ehi, Maria, sei ancora là?

— Sì, sono ancora qui — rispose lei dopo un momento. — Se volete rientrare vi aprirò la botola.

Far salire la scala a pioli a Joe, rabbioso e dolorante, si dimostrò difficile, ma con John che spingeva da sotto e Maria che tirava da sopra, l’impresa alla fine riuscì. Il tasso di adrenalina di Joe, probabilmente al massimo, lo spinse a esercitare tutta la forza possibile sulle braccia e a ignorare il dolore.

Brainard e Sarah vennero incontro agli investigatori al piano più basso della casa.

Di tutti i presenti, l’unico ferito era Joe.

— Erano spari quelli che ho sentito? — chiese lui.

Sul momento nessuno rispose apertamente.

— Uno sparo c’è stato — disse infine Maria. — E l’avvocato Brainard impugnava una pistola quando l’ho visto. La pallottola ha forato uno dei vetri delle finestre ed è uscita senza fare danni.

— Va bene, ne parleremo dopo — tagliò corto Joe guardando Brainard, che gli ritornò una spenta occhiata. — Maria, provi ancora a chiamare Bill per radio. John, puoi aiutarmi a salire le scale fino al piano centrale?

Mentre John aiutava il suo capo a salire di sopra, Maria provò a chiamare Bill per radio. — Qui casa Tyrrel. Sono Maria. Bill, mi sente? Sono Maria.

La giovane donna ripeté questo messaggio per diverse volte, ma ottenne in risposta solo scariche statiche.

Su al secondo piano della casa, uno zoppicante Joe borbottò che quelle radio erano solo delle trappole molto costose.

— Eppure hanno sempre funzionato bene! — fu la replica.

E poi all’improvviso, quando ormai nessuno se lo aspettava più, la voce di Bill echeggiò chiaramente al walkie-talkie di Maria. Molte parole risultarono incomprensibili, sommerse com’erano dalle scariche statiche, ma parve chiaro a tutti che Bill riteneva di essersi perso nonostante non avesse inseguito a lungo i due intrusi. Ora intendeva sedersi in quel punto fino al sorgere del sole.

In cima alla scala Joe guardò Maria, seduta proprio sotto di lui, emettendo un lungo sospiro di sollievo. Poi annuì con una qualche enfasi.

— Resta dove sei, allora — disse Maria a Bill. — Hai bisogno di qualcosa?

Bill non rispose. Joe scosse la testa e borbottò qualcosa.

Maria venne lasciata con la strana sensazione di essere svenuta proprio al momento cruciale; ma no, non poteva crederci. Si era addormentata appena un attimo prima, ecco cos’era successo. I rumori l’avevano svegliata, poi aveva visto le luci alla finestra e poi Brainard, in piedi accanto a lei con la pistola in pugno.

Tuttavia aveva la lancinante sensazione che vi fosse dell’altro. Ma riuscire a capire cosa sembrava davvero impossibile.

Viste le circostanze, pensò Maria, né Brainard né la signora Tyrrel sembravano oltraggiati come ci si poteva aspettare. Inizialmente la vecchia Sarah aveva mostrato un vago shock per l’intrusione, com’era naturale del resto, ma adesso sembrava essersi calmata. Nessuno dei due comunque volle chiamare i ranger del parco, che svolgevano le funzioni della polizia in quel lembo di territorio federale. Questo le risultò profondamente incomprensibile: lei, Maria Torres, avrebbe fatto fuoco e fiamme se avesse assunto una mezza dozzina di investigatori privati pagandoli un occhio della testa per poi subire un’aggressione in casa propria la prima sera di servizio.

Joe intanto trovò una momentanea sistemazione in una comoda poltrona al piano più alto della casa. Con le cautele dovute a un capo tanto furibondo, Maria gli chiese se non era il caso che lei e John uscissero alla ricerca di Bill. In alternativa, potevano puntare le torce giù per il pendio in modo da offrire a Bill la possibilità di tornare seguendo le luci.

Con insolita foga, Joe proibì assolutamente qualsiasi tentativo di ricerca e proclamò che accendere delle luci sperando che Bill le vedesse era una pura e semplice perdita di tempo.

— Ma cosa farà là fuori, seduto su una roccia tutta la notte? Se solo riuscissimo a farlo tornare…

— Per favore, Maria, non insista. Stia calma e tranquilla. Perché non si siede? — replicò Joe Keogh lanciandole una fredda occhiata. — So quello che faccio. Per stanotte nessuno si muoverà di qui. Dobbiamo proteggere la nostra cliente.

— Va bene — si arrese Maria, chiedendosi come mai Keogh prendesse le cose con tanto nervosismo. Be’, molta gente diventava così dopo una sconfitta.

Tutti loro si resero gradualmente conto che Brainard sembrava molto più a suo agio dopo la misteriosa visita notturna. Arrivò addirittura al punto di mostrarsi amichevole, offrendo ai corrucciati investigatori caffè e cioccolata bollente appena fatti.

Dopo alcuni minuti di pacifica contemplazione, invece, Sarah Tyrrel riprese a preoccuparsi. Presto si ritirò nuovamente nella sua camera, sedendo molto tesa sul letto con lo sguardo perso nel vuoto e il corpo che oscillava leggermente. Parlò pochissimo, ma sembrò accettare con piacere la confortante presenza di Maria.

Anche Joe e John rimasero qualche ora dentro la casa. I due uomini si davano il cambio, uno che sonnecchiava in poltrona mentre l’altro restava sveglio per captare un eventuale messaggio da Bill. In una delle stanze che guardavano a nord venne lasciata una luce accesa tutta la notte.

Ma la radio di Bill restò stranamente muta, nonostante i loro sforzi per contattarlo.

6

Come intontito, Jake seguì Camilla su per la collina nella notte ormai prossima salendo il sentiero accanto a quel torrente dagli ignoti mormorii. Stavano tornando indietro, si disse, verso il punto in cui il canyon laterale si allargava in una sorta di anfiteatro. Stavano tornando alla linda casetta e alla strana, inquietante grotta.

La sua compagna marciava in silenzio, fermandosi di quando in quando per guardarsi indietro come se temesse di non vederlo più.