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Il sottoscritto riusciva ad infilarsi sempre tra le ultime file e si sparava delle abbioccatone tre­mende! Riuscivo oramai a dormire in tutte le posizioni: seduto, inginocchiato, addirittura in piedi! Una volta però, fui clamorosamente beccato! Mio zio era diventato sospettoso; e mi mi­se ad ascoltare le prediche nella primissima fila in centro. Trovandomi in quella situazione, riuscì a svilup­pare una tecnica che mi permetteva di modificare la rifrazione della luce nelle mie cornee, creandomi così un buio fittizio! Ciò mi permetteva di dormire tranquillamente con gli occhi perfettamente aperti (preoccupandomi prima, di assumere un’espressione d’interesse per non destare sospetti!).

Ricordo solo uno sberlone di micidiale potenza in pieno volto!

<<Scattini!!! Tu dormi!>>

<<Ma no zio... cosa dici? Ti giuro che ho seguito tutto...>>, gli dicevo mentre il sangue mi colava vergognosamente dal naso.

<<Non chiamarmi zio!>>, urlò impazzito. <<Io non sono più un tuo parente! Mi spacco in quattro per inse­gnare il lavoro ad una persona che in futuro dovrebbe prendere le redini di quest’azienda! E invece mi sono illuso! Sei un mollaccione! Un lurido schifoso rifiuto di fogna puzzolente! Ma come diavolo fai a dormire con gli occhi aperti?>>

<<Se vuoi te lo insegno...>>

<<Vergogna! Ignominia! Se solo penso che c’è il sangue degli Scattini nelle tue vene... mi hai messo in ridicolo di fronte a tutti i tuoi compagni... quindi, ora, devo punirti!>>

<<Eeeh va bene; andiamo a pregare sui ceci...>>

<<Troppo facile sui ceci... stavolta... SULLE NOCI!!!>>

E per un mese intero pagai quell’innocente dormita con linciaggi morali:

<<Scattini!!! Tu sei un maiale! E i maiali devono mangiare cibo da maiali! Quindi da oggi in poi non ti sederai più a tavola con noi! Ma, se vorrai nu­trirti, dovrai sfamarti per terra! Dentro quel catino di terracotta! E ti gu­sterai tutti i nostri avanzi!>>

E maltrattamenti fisici:

<<Avanti, in ginocchio sull’acido!!! Così impari a non saltare come una molla quando pronunzio il tuo nome! Avanti tu, legagli le mani! Su, cosa aspettate voi? Frustate! Frustate! Sì, così! Più forte...>>

<<(Orazio, perdonaci ma noi...)>>

<<(Non vi preoccupate ragazzi, state facendo solo il vostro dovere...)>>

<<Silenzio!!! Cos’è questo ciarlare? E tu, con quel secchio d’acqua salata, vieni qua, versaglielo sulla schiena! Sì, così! Ancora! Ancora!!!>>

Ogni giorno, a terra, stremato e dolorante.

<<E sei fortunato Scattini che ci troviamo ancora dentro una società che si de­finisce civile, altrimenti non avrei esitato a cospargerti di petrolio per poi darti fuoco!!!>>III.         Il viaggio

Stazione ferroviaria. Venerdì mattina, ore 3 e 35 min.

<<Un biglietto per Assisi, signorina.>>

<<Sola andata?>>

<<Speriamo di no!>>

<<Allora? Prima o seconda classe?>>

<<Oh mi scusi: sola andata, seconda... anzi no! Prima classe! Avete un posto libero nei Wagon-lit?>>

<<Ora controllo; è fortunato: letto singolo. Gradisce la colazione in ca­mera?>>

<<Certo, con giornali, tripli croissant e diffusione sonora... tanto, mica pago io? Addebiti tutto a questo numero di conto, queste sono le mie credenziali... sa, siamo un’importante multinazionale, io sono un dirigente!>>

<<Da come è vestito non si direbbe!>>

<<Già, ha ragione! La prossima volta devo preoccuparmi di mettere calzini dello stesso colore... sa, vivo da solo... e lei?>>

<<Guardi che non fa in tempo signor...>>, disse buttando l’occhio sui miei documenti <<Scattini! Perderà il treno...>>

<<Ha ragione signorina. Ma per favore, la prego, mi chiami solo Orazio...>>

<<Va bene... Orazio>>, disse regalandomi un sorriso.

<<Ci vediamo al mio ritorno. E se andranno bene gli affari, con la mia gratifica, la porterò a mangiare nel locale più esclusivo della città!>>

<<Davvero?>>

<<Certo, io mantengo sempre le promesse!>>

<<Lei è una persona molto gioviale; la sua ragazza deve essere molto orgogliosa di lei...>>

<<Accuso e ringrazio ma, mi spiace contraddirla: io non ho la ragazza! E lei?>>

<<Eeeh sono già occupata, e ho un ragazzo molto geloso!>>

<<Per lei, sono pronto ad affrontare anche un duello all’ultimo sangue!>>

<<è proprio un tipo simpatico!>>

<<Arrivederci signorina.>>

<<Arrivederci Orazio.>>

Wagon-lit. Ore 4 e 5 min.

<<Salve, sono il suo capo-carrozza. Lei è il signor?>>

<<Orazio Scattini. E per tutti solo Orazio!>>

<<Come vuole! A che ora desidera la colazione?>>

<<A che ora arriviamo?>>

<<Alle h.13 e 35 min.!>>

<<Va benissimo alle 13 e 30!>>

<<Ma...>>

<<Adesso, la prego, mi lasci dormire.>>

<<La devo però informare che questo è un treno di preghiera. Il treno dei pel­legrini per Assisi! Se a lei non interessano i momenti di culto, la devo esortare a non uscire dallo scompartimento, per rispetto alle persone timorate di Dio!>>

<<D’accordo (e chi si muove?).>>

Wagon-lit. Ore 5 e 35 min.

TOC-TOC!

<<Chi è?>>

<<Apri! Giovane senza fede!>>, sentii una voce di donna urlare da fuori.

<<Ma chi è?!>>

<<Sono la tua luce! Una persona che riaprirà il tuo cuore!>>

<<Non me lo può riaprire verso mezzogiorno?>>

<<La fede bussa alla porta senza un orario! Esci dal tuo mondo... essere senza Dio!>>

Aprii la porta, e davanti a me, avevo... Donna Valeria! Una persona di fede incrollabile nonché instancabile organizzatrice di viaggi preghiera praticamente in tutto il mondo! Aveva una sessantina d’anni ma era ancora una bella donna. Aveva degli occhialoni con lenti scure, e sopra i capelli castani: un cappellone con una tesa tanto ampia che ci avrebbe potuto atterrare un concorde...

<<Giovane miscredente!>>, sentenziò. <<Ma dove hai lasciato il tuo cuore? Il capo-carrozza ci ha detto che non ti vuoi unire nella preghiera, vuoi ardere all’in­ferno?>>

<<Ma quale inferno? Voglio solo dormire! E poi al capo-carrozza non gli ho mica detto che...>>

<<Silenzio! La tua lingua sputa falsità! In questo treno la preghiera è un do­vere per tutti! E da questo momento, ogni ora, sino all’arrivo, si organizzerà una catena umana di meditazione e pentimento che correrà lungo tutto il con­voglio! Questa è l’occasione che ti offriamo tutti noi! L’occasione di togliere il peccato dalla tua anima immonda e liberarla da tutti i pesi che la stanno schiacciando!>>