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<<Ma anche cose orribili! Pensa se qualche scienziato malato venisse a scoprire tutto questo. E poi basta un tasto, e tutto si disattiva per sempre! Ora, l’unica cosa che mi spaventa, sono i vigili.>>

<<Senti... fai un’ultima cosa! Controlla se ci sono contravvenzioni a tuo nome.>>

<<Io... io non so...>>

<<Avanti!>>

Lucio digitò tutti i suoi dati entrò nel computer centrale dei vigili e scoprì con sorpresa che non c’era nulla a suo carico.

<<Ma com’è possibile? Loro ce l’avevano con me... mi hanno fatto anche le con­travvenzioni!>>

<<Ti avranno scambiato con qualcun altro!>>

<<Ed io, come uno stupido, sono rimasto sepolto qui per tutto questo tempo.>>

<<Su, coraggio Lucio, ora la vita ricomincia!>>

<<Lucio Lamborghinis!>>, esclamò un militare tutto impettito entrato nel frattempo.

<<So... sono io.>>

<<Si presenti a nome della nazione nella base militare segnata su questa richiesta di collaborazione!>>

<<Posso sa... sapere di che si tratta?>>

<<Lei è stato scelto per riorganizzare su base planetaria tutto il software e l’hardware dei nostri computers. Si presenti Lunedì alle 7 spaccate e chieda dell’ammiraglio Emiliano Ferron!>>

<<Va... va bene...>>

<<Visto Lucio? Ora tutto gira come deve.>>

<<Ma, non so, i militari... le guerre...>>

<<Beh, tu organizza tutto dimodoché ci sia sempre la pace!>>

<<Grazie Orazio e... nonostante tutto quello che possa ancora dire Donna Valeria su di te... sei un ragazzo molto saggio. La gente del pianeta non lo sa ma... ti deve la vita!>>

<<Io salvatore del mondo? Nooo...>>XVII.  L’epilogo finale

“DRIIIIIIIN!”

Era la sveglia che mi mitragliava! Mi alzai di botto e fuori, la mattina di una solare domenica, mi salutava gioiosa.

<<Ma che diavolo... era un sogno! Era tutto un sogno!>>, dicevo alla mia gatta che beata dormiva su di una pila di mutande. <<Oh cavolo... ed era pure bello! Mi devo ricor­dare di staccare la sveglia la domenica così, la prossima volta, sognerò di essere Superman sino a lunedì mattina!>>

“DIN-DON”

<<Chi è?>>

<<Puoi aprire Orazio?>>, domandò una voce talmente dolce che per un attimo mi fece sentire un barattolo di miele!

Stregato da quel timbro di voce melodico, messi i pantaloni, aprii senza indugio.

<<Ciao Orazio>>, disse una dolce signora che, composta, mi sorrideva sul pianerotto­lo.

<<Sa... salve... ma chi è scusi?>>

<<Sono la... non più piccola Maria!>>, mi rispose con una punta di tristezza.

<<Maria... Maria... mi dispiace ma non conosco...>>, folgorato dal ricordo. <<Lei... tu... lei è la piccola Maria???>>

<<Sì Orazio. Posso entrare?>>

<<Pre... prego e... guardi pure il disordine, una rivista di arte moderna me l’ha pubblicato in prima pagina.>>

<<Scherzi sempre Orazio, ed è proprio questa la tua forza, non perderla mai!>>

<<Ah si? Accuso e ringrazio, ma... gradisce un tè.>>

<<Va bene.>>

<<Ci metto un attimo. Ma allora era tutto vero! Lei esiste davvero, ma come mai si fa vedere solo adesso?>>

<<Ho dormito! E mi sono svegliata solo ieri.>>

<<Ma com’è possibile?>>

<<Alcuni i soldati mi trovarono sotto le macerie venni portata in un convento. Stavo bene, solo che vivevo in uno stato... uno stato di sogno perenne, in coma. Mi rendevo conto di aver perso il ciondolo e così lo cercavo nell’unico modo che mi era possibile... con la mente! Entravo nei pensieri delle persone e vedevo se in loro potevo riconoscere un aiuto. E dopo anni di ricerca ho in­contrato i tuoi. Ho avvertito il tuo passato e il tuo astio verso Donna Valeria. Così, ho cominciato ad esistere nei tuoi sogni. E tu, seguendo i miei consigli e con l’aiuto del Signore, sei riuscito a salvarci tutti. E ci hai ri­consegnato intatto il mistero della coppa di Cristo!>>

<<Non so devo credere alle sue parole, chiunque altro la prenderebbe per matta...>>

<<Ma sappiamo che non è così!>>

<<Però non capisco una cosa:>> dicevo con trasporto, mentre gli porgevo il bicchiere. <<Donna Valeria era riuscita ad aprire la collana, ma allora perché non ha trovato il Santo Graal?>>

<<Vedi Orazio: ognuno legge dentro la mappa quello che ha scritto nel cuore e Donna Valeria ha visto solo quello che voleva leggere. La verità è forse che, per riuscire a leggere ciò che realmente vi è stato scritto con la fede e il sangue, un cristiano dovrebbe avere lo stesso coraggio che ebbe il cavaliere, cioè strapparsi gli occhi ed offrirli al Signore.>>

<<Beh, se uno lo fa con sufficiente velocità forse, ci può anche riuscire...>>

<<Io e tutte coloro che verranno dopo di me avremo un solo compito, portare la collana sinché il regno di Dio non tornerà sulla terra! Orazio, ora devo dirti addio, il convento mi aspetta. Andrò ad Assisi, vivrò insieme con la tua amica Grazia.>>

<<Me la saluti tanto.>>

<<Chissà, se io non avrò la stessa longevità di Suor Assoluta forse... forse sarà lei a sostituirmi!>>

<<Già, chissà...>>

<<Addio Orazio, vivi bene. Ci vediamo dall’altra parte.>>

<<Speriamo il più tardi possibile. E... com’era il tè?>>

<<Faceva schifo! Comunque, ho apprezzato la cortesia, addio!>>

<<Addio Ma... Maria.>>

Rimasi con un sorriso pieno di soddisfazione e di orgoglio per aver conosciuto una donna così eccezionale! Avevo aiutato a salvare la terra, milioni di persone avrebbero dovuto ringraziarmi, coprirmi di ori, offrirmi in sposa le loro figlie, sacrificare agnelli e grassi maia­lini il giorno del mio compleanno e, proprio mentre già mi figuravo una tuta da supereroe con colori sgargianti fui assalito da un terribile presentimento...

<<...vuoi vedere che adesso finisco di pronunciare queste parole... e mi risveglio nello spogliatoio della ditta?>>

e le avventure continuano...

“LE AVVENTURE DI ORAZIO SCATTINI”

©2000 - Ivan Fabio Perna - tutti i diritti riservati

e-maiclass="underline" ivanperna@hotmail.com

Dedico i miei lavori e le mie opere a tutti coloro che si sentono sinceramente miei amici. E a quella ragazza laggiù, da quella parte, che mi vuole ancora bene

Questa faccia così seria nasce a Torino nel 1971 e da sempre è attore, regista teatrale (fiscalmente dal 1993), scrittore e sceneggiatore.

E' apparso in film e pubblicità televisive e ha recitato a New York in occasione del Festival del Teatro Italiano. Scrive e porta in scena (e spesso interpreta e dirige) musical e commedie di prosa.

Attivissimo nel campo del sociale è uno dei fondatori della prima compagnia di musical in Italia interamente formata da disabili e non.

Insegna teatro negli istituti superiori di Torino e provincia.

Attualmente sta lavorando ad una trasmissione televisiva e ad una situation comedy.