Samia chiese: «Ma per quale scopo agirebbe così?»
«Affinché lei faccia esattamente quel che poco fa ha detto di voler fare.»
«Approfondire il mistero?»
«No, Mia Signora. Portare quell’uomo da suo padre.»
«Continuo a non capire.»
«Le alternative sono diverse. Nella migliore delle ipotesi potrebbe essere una spia ai danni di suo padre, sia a favore di Florina o magari anche di Trantor. Nella peggiore delle ipotesi diverrà l’assassino di suo padre.»
«Capitano! Questo è semplicemente ridicolo.»
«Può darsi, Signora. Ma in tal caso, altrettanto ridicolo è il Ministero degli Interni. Se ricorda, poco prima di cena mi sono allontanato per ricevere un messaggio proveniente da Sark.»
«Infatti.»
«Eccolo.»
Samia prese dalle mani del Comandante un sottile foglio di metallo traslucido impresso a lettere rosse, e vi lesse: «Siamo informati che due floriniani si sono imbarcati clandestinamente a bordo della sua nave. Devono essere immediatamente messi in stato di arresto. Può darsi che uno di loro sostenga di essere uno Spazio-Analista anziché un indigeno floriniano. Lei sarà ritenuto strettamente responsabile dell’incolumità di questi individui, i quali dovranno essere consegnati direttamente al Ministero degli Interni. Si esigono la massima segretezza e la massima urgenza.»
Samia chiese: «Che cosa gli faranno?»
«Su questo punto, non posso rispondere con sicurezza» disse il Comandante. «Certo che un individuo sospettato di assassinio e di spionaggio, non può pretendere di essere trattato molto gentilmente. Può darsi che le sue affermazioni si traducano, almeno parzialmente, in realtà e che egli impari a proprie spese che cosa sia effettivamente un vero sondaggio psichico.»
12
I Quattro Grandi Signori guardarono il Signore di Fife ciascuno a proprio modo: Bort irritato, Rune divertito, Bolle seccato, e Steen spaventato.
Il primo a rompere il silenzio fu Rune. Disse: «Alto tradimento? Cerchi forse di spaventarci con una frase? Che cosa significa? Tradimento contro di te? Contro Bort? Contro di me? Da parte di chi e in che modo? E poi, santo Sark, Fife, queste conferenze disturbano le mie ore normali di sonno.»
Fife rispose: «Potrebbe darsi che i risultati finali finiscano col disturbare molte tue ore di sonno. Io non mi riferisco a un tradimento contro uno qualsiasi di noi. Mi riferiscono a un tradimento contro Sark.
Bort interloquì: «Sark? E che cosa è Sark, di grazia, se non noi?»
«Non capisco» piagnucolò Steen. «Voi due sembrate aver sempre voglia di accapigliarvi a parole. Francamente! Sarebbe una gran bella cosa se la smetteste.»
Bolle disse: «Sono perfettamente d’accordo con Steen.»
Fife disse: «Non starò a menare il can per l’aia. Avrete saputo, immagino, dei disordini verificatisi su Florina?»
Rune disse: «I dispacci del Ministero degli Interni parlano di vari pattugliatori uccisi. È a questo che vuoi alludere?»
Bort scattò irato: «Per Sark, giacché ci siamo, parliamo un poco anche di questo. Dei pattugliatori uccisi! Ma se lo meritano! Com’è possibile che un indigeno si metta a prendere un pattugliatore a randellate in testa? Come mai un pattugliatore si lascia avvicinare da un indigeno armato di randello senza incenerirlo prima che l’altro gli arrivi a venti passi di distanza?»
«Hai finito?» domandò Fife. «E ora permettete che vi riassuma la situazione. Potrà essere utile.»
Pareva impossibile che gli avvenimenti di quelle ultime quarantott’ore potessero essere condensati in poche, aride parole. Innanzi tutto, vi era stata una richiesta inattesa di volumi sulla Spazio-Analisi. Poi un colpo in testa a un vecchio pattugliatore che era morto due ore dopo per frattura della base cranica. Quindi un inseguimento, che si era concluso nella tana di un agente trantoriano. Infine un secondo pattugliatore era stato ucciso all’alba da un individuo travestito da pattugliatore mentre poche ore dopo moriva anche l’agente di Trantor.
«Se volete conoscere le ultime notizie» concluse Fife «potete aggiungere questa all’elenco delle bazzecole che ho testé menzionate. Alcune ora fa è stato ritrovato nel Parco Cittadino di Florina un cadavere, o meglio i residui ossei di un cadavere.»
«Del cadavere di chi?» domandò Rune.
«Un momento di pazienza, per favore. Accanto ai resti in questione vi era un mucchietto di cenere che appariva essere il residuato combusto di pezzi di stoffa dai quali erano stati accuratamente asportati tutti gli ornamenti metallici, ma l’analisi della cenere ha dimostrato che si trattava dei resti dell’uniforme di un pattugliatore.»
«Si tratta dell’assassino, vero?» domandò Bolle.
«È poco probabile» replicò Fife. «Chi si sarebbe curato di ucciderlo in segreto?»
«Si sarà ammazzato» intervenne Bort con gioia sadica.
«Anche questo è alquanto improbabile» disse Fife. «Del resto ho il reperto medico dei periti settori che hanno analizzato la struttura ossea. Lo scheletro non è né quello di un pattugliatore né quello di un floriniano. È lo scheletro di un sarkita.»
Steen gridò: «Possibile?»
«Mi seguite?» domandò Fife. «Adesso potete capire perché dall’uniforme sono stati tolti gli elementi metallici. Chi ha ucciso il sarkita sperava che la cenere fosse scambiata per la cenere del vestito del sarkita, tolto e incenerito prima dell’assassinio, che in tal caso noi potevamo scambiare per suicidio o per il risultato di una contesa privata senza alcun rapporto col nostro finto pattugliatore. Ciò che però costui non sapeva è che l’analisi delle ceneri sarebbe riuscita a distinguere tra il kyrt della stoffa sarkita e la cellulosa di un’uniforme da pattugliatore anche priva di fibbie e di galloni. Ora sulla base del sarkita morto e della cenere di uniforme di pattugliatore non possiamo che supporre che nella Città Alta si nasconda un Borgomastro vivo camuffato da sarkita.»
«È stato catturato?» domandò Bort con la voce grossa.
«No.»
«E perché no? Perché no, in nome di Sark?»
«Lo cattureranno» disse Fife, in tono indifferente. «Per il momento abbiamo cose molto più importanti a cui pensare. Quest’ultima atrocità è uno quisquilia, al paragone.»
«Vieni al dunque!» esclamò Rune spazientito.
«Calma! Prima di tutto desidero chiedervi se ricordate il caso dello Spazio-Analista scomparso l’anno scorso.»
Bort disse con infinito disprezzo: «Ancora quello?»
Steen chiese: «Esiste qualche rapporto tra i due fatti? O dobbiamo ricominciare daccapo con quella stupidissima storia?»
Ma Fife rimase imperturbabile. Disse: «La bomba di ieri e dell’altro ieri è cominciata con una richiesta di volumi di riferimento sulla Spazio-Analisi presso la biblioteca di Florina. Per me un rapporto tra i due fatti esiste e vorrei far comprendere questo punto anche a voialtri. Comincerò col descrivervi le tre persone implicate nell’incidente della biblioteca, e vi sarei grato se per qualche momento non m’interrompeste… Prima di tutto abbiamo un Borgomastro. Dei tre è il più pericoloso. Su Sark le sue note caratteristiche erano eccellenti ma sfortunatamente egli ha ora rivolto le sue capacità contro di noi. Indubbiamente è il solo responsabile dei quattro omicidi! La seconda persona implicata è una indigena, una creatura incolta e assolutamente insignificante. Comunque in questi ultimi due giorni la questione è stata sondata in tutti i più minuti particolari e siamo venuti così a conoscere la storia di questa donna. I suoi genitori appartenevano all’“Anima del Kyrt”, non so se ricordiate quella ridicola setta segreta contadina che venne scoperta e annientata senza difficoltà circa una ventina d’anni or sono. E veniamo all’ultimo individuo del terzetto, indubbiamente il più strano dei tre. Questo terzo individuo era un operaio dell’opificio, completamente idiota.»