Выбрать главу

Bort respirò rumorosamente, Steen emise una risatina stridula, Bolle seguitò a tenere gli occhi chiusi e Rune rimase immobile nell’ombra.

Fife proseguì: «Non ho usato il termine idiota in senso metaforico. Nonostante tutti i sondaggi compiuti dal Ministero degli Interni di lui non si è riusciti a sapere assolutamente nulla di nulla. Si è potuto appurare soltanto che circa vindici mesi fa fu trovato in un villaggio, alla periferia della metropoli principale di Florina, in stato di idiozia totale. Non era neppure in grado di camminare o di nutrirsi da sé. Vi prego ora di notare che questo idiota ha fatto la sua prima apparizione poche settimane dopo la scomparsa dello Spazio-Analista. Notate pure che in pochi mesi imparò a parlare mettendosi persino in condizioni di ottenere un impiego in un opificio di kyrt. Ora che razza d’idiota è mai questo che è riuscito a imparare tante cose con tanta facilità e in così breve tempo?»

Steen cominciò tutto giulivo: «Oh, be’, se lo avevano sondato psichicamente e nei dovuti modi, può darsi che avessero predisposto le cose in modo da…» La sua voce si perse in un mormorio indistinto.

Fife osservò in tono sarcastico: «Non credo che possa esservi, in materia, autorità maggiore della tua, ma anche senza la competente opinione di Steen lo stesso pensiero è venuto anche a me perché è la sola spiegazione possibile. Ora, il sondaggio psichico può essere stato praticato soltanto su Sark o nella Città Alta di Florina. Per amor di scrupolo abbiamo controllato tutti i registri degli ambulatori medici della Città Alta, ma senza ritrovarvi alcuna annotazione a proposito di un sondaggio psichico non autorizzato. Uno dei nostri agenti ebbe allora l’idea di controllare i registri dei medici morti dopo la comparsa dell’idiota. Ebbene, proprio in uno di questi ambulatori abbiamo trovato un’annotazione relativa al nostro uomo. Era stato condotto dal medico in questione, per un controllo psichico, circa sei mesi fa dalla contadina che è il secondo personaggio del nostro trio. Evidentemente deve aver agito di nascosto perché nel corso di quella giornata si è assentata dal lavoro con tutt’altro pretesto. E il medico ha esaminato l’idiota riscontrando su di lui le prove inconfondibili di un sondaggio psichico mal condotto. E adesso viene il punto interessante. Il medico era di quelli che hanno un ambulatorio duplice, sito per metà nella Città Alta e per metà nella Città Bassa. Era un uomo metodico e conservava annotazioni doppie complete in entrambi i propri ambulatori per evitare inutili andirivieni con l’ascensore. Tuttavia la registrazione del nostro idiota non era stata duplicata, ed è la sola che non sia stata duplicata. Perché? Se, per un motivo qualsiasi, aveva deciso in cuor suo di non duplicare quella particolare registrazione, perché l’ha segnata soltanto nei registri della Città Alta, dove è stata ritrovata? O perché non soltanto nei registri della Città Bassa, dove viceversa non compare? Dopotutto il paziente era floriniano e gli era stato condotto da una donna floriniana. Lo aveva visitato nell’ambulatorio della Città Bassa. Tutto questo è attentamente annotato nella copia che abbiamo trovata. Non può esservi, a tale enigma, che un’unica risposta. La registrazione dev’essere stata debitamente inscritta in entrambi gli archivi, ma è stata distrutta negli archivi della Città Bassa da qualcuno che ignorava che nell’ambulatorio della Città Alta esistesse una seconda registrazione. Proseguiamo. Unitamente alla amnesia del paziente vi era la nota precisa, di pugno del medico, di includere i dati inerenti a questo caso nel successivo rapporto settimanale obbligatorio da presentare al Ministero degli Interni, come prescrive la legge, poiché ogni caso di sondaggio psichico presuppone l’esistenza di un criminale o di un sovversivo. Ma questo rapporto non è mai stato inoltrato, e meno di una settimana dopo il medico moriva in un incidente di traffico. Le coincidenze si stanno facendo un po’ troppo numerose, non vi pare?»

Bolle aprì gli occhi e disse: «Ma tu non stai facendo un esposto; ci stai raccontando un romanzo.»

Fife continuò: «Affrontiamo adesso la questione dall’altro capo. Dimentichiamo per un attimo l’idiota e ritorniamo allo Spazio-Analista. La prima notizia che abbiamo di lui è la notifica all’Ufficio Trasporti dell’imminente atterraggio della sua nave, notifica alla quale si accompagna un suo messaggio ricevuto in precedenza. Però lo Spazio-Analista non spunta, né è possibile individuarlo nello spazio vicino. Per giunta il messaggio inviato dallo Spazio-Analista, e inoltrato all’Ufficio Trasporti, scompare. L’U.S.I. protesta, sostenendo che siamo stati noi a sottrarre a bella posta il messaggio. Il Ministero degli Interni si convince che abbiamo inventato un messaggio fittizio a scopo di propaganda. Ora invece io penso che avessero entrambi torto. Il messaggio era stato effettivamente consegnato ma non era stato nascosto dal governo di Sark. Inventiamo un personaggio immaginario che chiameremo, per il momento, X. X ha accesso ai registri dell’Ufficio Trasporti; viene a sapere dell’imminente arrivo di questo Spazio-Analista e del suo messaggio e possiede cervello e abilità per agire con prontezza. Fa in modo che venga mandato allo Spazio-Analista, ancora a bordo della sua nave, un sub-eterogramma segreto col quale il nostro uomo riceve istruzione di atterrare su un piccolo campo privato. Lo Spazio-Analista obbedisce e X gli va incontro nel luogo da lui stesso designato.

«X ha portato con sé il catastrofico messaggio spedito dallo Spazio-Analista. A spiegazione di ciò possono esservi due ragioni: la prima, di evitare la possibilità di essere scoperto subito come impostore eliminando una prova palmare; la seconda, probabilmente, di cattivarsi la fiducia dello Spazio-Analista. Se costui si sentiva convinto di poter parlare con i suoi superiori diretti, soltanto X poteva persuaderlo a prestargli la sua fiducia dandogli la dimostrazione di essere già in possesso degli elementi essenziali della questione. Evidentemente lo Spazio-Analista deve aver parlato e per quanto incoerente, sconnesso e irragionevole possa essere stato il suo dire, X deve averlo riconosciuto come un ottimo mezzo di propaganda. Su questa base spedì ai Grandi Signori, cioè a noi, le sue lettere ricattatorie. Se non scendevamo a patti con lui era sua intenzione mandare all’aria la produzione di Florina con il propagandare voci catastrofiche sino a costringerci alla resa.

«Ma poi ha commesso il suo primo errore di calcolo. Qualcosa deve averlo spaventato. Vedremo più tardi che cosa può essere stato. In ogni caso dovette decidere che era meglio attendere, prima di proseguire. L’attesa tuttavia comportava una complicazione, X non credeva nel racconto dello Spazio-Analista ma non vi è dubbio che personalmente lo Spazio-Analista fosse assolutamente sincero. X doveva sistemare le cose in modo che lo Spazio-Analista fosse disposto a far sì che la sua “catastrofe” aspettasse. Ora questo lo Spazio-Analista non poteva permetterlo, a meno che la sua mente malata non fosse messa nella impossibilità di agire. X avrebbe potuto ucciderlo, ma io ho l’impressione che lo Spazio-Analista doveva essergli necessario come eventuale fonte di ulteriori informazioni (dopotutto X non sapeva nulla dello Spazio-Analista e non poteva condurre una vittoriosa campagna ricattatoria sulla base di un “bluff” completo) e forse lo avrà tenuto da parte come un’arma di soccorso in caso di definitivo insuccesso. Comunque si è servito di una sonda psichica e dopo la cura si è trovato tra le mani, non già uno Spazio-Analista, ma un idiota mentecatto che per un certo tempo almeno non gli avrebbe dato noie, sino a quando cioè non avesse riacquistato l’uso della ragione.

«Quale fu poi la sua mossa successiva? Evidentemente quella di accertarsi che in quell’anno di attesa lo Spazio-Analista non venisse individuato, e che nessun personaggio di qualche importanza potesse vederlo, sia pure nel suo ruolo di deficiente. Perciò agì con estrema semplicità, ma al tempo stesso da maestro. Si portò il suo uomo su Florina dove per circa un anno lo Spazio-Analista rimase in veste di indigeno mezzo scemo a lavorare negli opifici di kyrt. Suppongo che nel corso di quell’anno costui, o un suo subalterno fidato, avrà visitato il villaggio dove egli aveva “trapiantato” il disgraziato, per assicurarsi che fosse al sicuro e in discrete condizioni di salute. Durante una di queste visite deve avere appreso che il suo uomo era stato condotto da un medico capace di accertare su una semplice diagnosi gli effetti di un sondaggio psichico. Il medico morì e il suo rapporto scomparve, perlomeno dagli archivi della Città Bassa. Questo fu il primo errore di calcolo di X, il quale non pensò evidentemente che negli archivi sovrastanti potesse sussistere un duplicato del documento.