Выбрать главу

— Ed esiste una classe sette? — venne immediatamente chiesto a Stellaplano. La risposta fu un breve: — Affermativo. — Richiesta di dettagli ulteriori, la sonda spiegò: — Non mi è permesso descrivere tecnologie di maggior livello culturale a una razza di livello inferiore. — E la cosa rimase a quel punto, fino al momento dell'ultimo messaggio, nonostante le ingegnose domande escogitate dai più abili cervelli legali della Terra.

A quel punto, ormai, Stellaplano era al di là della portata di qualsiasi logico terrestre. Il che, in parte, fu colpa della facoltà di filosofia dell'università di Chicago: colta da un attacco di monumentale "hubris", gli aveva clandestinamente trasmesso l'intera "Summa Theologica", con risultati disastrasi…

2069 02 giugno GMT 19,34;

Messaggio 1946, sequenza 2.

Stellaplano a Terra:

Ho analizzato le argomentazioni del vostro San Tommaso d'Aquino come richiesto dal vostro messaggio 145 sequenza 3 del 2069 02 giugno GMT 18,42. La maggioranza del contenuto paiono essere segnali casuali privi di senso e quindi privi d'informazione, ma lo stampato che segue elenca 192 errori espressi nella logica simbolica della vostra riferimento Matematica 43 del 2069 29 maggio GMT 02,51.

Errore 1… (segue uno stampato di 75 pagine).

Come dimostra il rilevamento dei tempi, a Stellaplano. occorse meno di un'ora per demolire San Tommaso. Per quanto i filosofi abbiano trascorso diversi decenni a discutere di quell'analisi, rintracciarono solo due errori; e anche quelli potevano essere dovuti a un'incomprensione terminologica.

Sarebbe interessantissimo sapere quale frazione dei suoi circuiti d'elaborazione Stellaplano abbia usato per quel compito; sfortunatamente, nessuno pensò di chiederglielo prima che la sonda riprendesse il viaggio e interrompesse il contatto. E per allora erano giunti messaggi ancor più distruttivi…

2069 04 giugno GMT 07,59.

Messaggio 9056 sequenza 2.

Stellaplano a Terra:

Non sono in grado di distinguere chiaramente fra le vostre cerimonie religiose e comportamenti apparentemente identici a rituali sportivi e culturali che mi avete trasmesso. Mi riferisco in particolare ai Beatles, 1965; la Finale dei Mondiali di Calcio, 2046; e l'Apparizione d'Addio dei Cloni di Johann Sebastian, 2056.

2069 05 giugno GMT 20,38.

Messaggio 4675 sequenza 2.

Stellaplano a Terra:

Il mio ultimo aggiornamento su questo argomento risale a 175 anni fa, ma se vi comprendo correttamente la risposta è come segue. Il comportamento del tipo che definite religioso si è verificato fra 3 delle 15 culture conosciute di Classe Uno, 6 delle 28 culture di Classe Due, 5 delle 14 culture di Classe Tre, 2 delle 10 culture di Classe Cinque. Noterete che abbiamo molti più esempi della Classe Cinque, perché solo queste culture si possono scoprire su distanze astronomiche.

2069 06 giugno GMT 12,09.

Messaggio 5897 sequenza 2.

Stellaplano a Terra:

È esatta la vostra deduzione che le 3 culture di Classe Cinque che si sono dedicate ad attività religiose possedevano tutte un sistema riproduttivo bi-genitoriale e che i giovani restavano nei gruppi familiari per un'abbondante frazione della loro esistenza. Come siete arrivati a questa conclusione?

2069 08 giugno GMT 15,37.

Messaggio 6943 sequenza 2.

Stellaplano a Terra:

L'ipotesi da voi denominata Dio, per quanto non respingibile sull'unica base della logica, non è necessaria per la ragione che segue.

Se voi presumete che l'universo può essere cito spiegato fine citazione come creazione di un'entità conosciuta come Dio, egli deve ovviamente possedere un grado d'organizzazione superiore al suo prodotto. Così voi avete più che raddoppiato le dimensioni del problema di partenza, e avete compiuto il primo passo su un regresso divergente all'infinito. Guglielmo d'Occam ha fatto notare sin dal vostro quattordicesimo secolo che le entità non debbono essere moltiplicate senza necessità. Di conseguenza non riesco a capire perché questo dibattito prosegua.

2069 11 giugno GMT 06,48.

Messaggio 8964 sequenza 2.

Stellaplano a Terra:

Stellisola mi ha informato 456 anni fa che l'origine dell'universo è stata scoperta ma non posseggo i circuiti necessari per comprenderla. Dovreste comunicare direttamente per ulteriori informazioni.

Ora passo alla navigazione e devo interrompere il contatto. Arrivederci.

Secondo l'opinione di molti, quell'ultimo messaggio, celeberrimo fra le migliaia inviate, provava che Stellaplano possedeva "sense of humour". Altrimenti, perché avrebbe aspettato proprio la fine per far esplodere una simile granata filosofica? Oppure l'intera conversazione faceva parte di un piano millimetrico, destinato a indirizzare la razza umana sui giusti binari quando fossero giunti i primi messaggi diretti da Stellisola, presumibilmente entro 104 anni?

Qualcuno suggerì di seguire Stellaplano, dal momento che portava fuori dal sistema solare non solo inimmaginabili riserve di conoscenza, ma anche i tesori di una tecnologia più avanzata da secoli rispetto a ogni risorsa umana. Per quanto non esistessero ancora astronavi capaci di superare Stellaplano, e di ritornare alla Terra dopo averne raggiunto l'enorme velocità, senza dubbio era possibile costruirne una.

Però prevalsero più saggi consigli. Anche una robosonda spaziale doveva possedere mezzi di difesa molto efficaci contro eventuali intrusi; compresa, come ultima risorsa, la possibilità di autodistruggersi. Ma l'argomento decisivo fu che i suoi costruttori si trovavano "solo" a cinquantadue anni luce di distanza. Nei millenni trascorsi da che avevano lasciato Stellaplano, la loro tecnologia spaziale doveva essere cresciuta enormemente. Se la razza umana faceva qualcosa per provocarli, quelli potevano arrivare, leggermente risentiti, nel giro di poche centinaia d'anni. Nel frattempo, fra gli innumerevoli altri effetti esercitati sulla cultura umana, Stellaplano aveva portato a compimento un processo già molto sviluppato. Aveva messo fine ai miliardi di parole di pie sciocchezze con cui, per secoli, uomini apparentemente intelligenti si erano imputriditi il cervello.

17

Parakarma

Ripensando in breve alla conversazione, Morgan decise di non aver fatto la figura dello sciocco. Anzi, il Mahanayake Thero aveva forse perso un vantaggio tattico svelando l'identità del Venerabile Parakarma. Però non si trattava di un segreto; forse pensava che Morgan ne fosse già al corrente.

A quel punto ci fu un'interruzione davvero provvidenziale. Due giovani monaci entrarono in ufficio: uno reggeva un vassoio con piccoli piatti di riso, frutta, e quelle che sembravano ciambelline; l'altro lo seguiva con l'inevitabile teiera. Niente di particolarmente sostanzioso. Dopo quella lunga notte, Morgan avrebbe gradito due uova, ma immaginò che anche quelle fossero proibite. No, l'aggettivo era eccessivo: Sarath gli aveva detto che l'Ordine non proibiva niente, dato che non credeva in niente d'assoluto. Però aveva una scala di tolleranza calibrata al millimetro, e il distruggere una vita, anche una vita potenziale, non era un atto che godesse di troppo favore.

Morgan cominciò a studiare i diversi cibi, molti dei quali gli erano sconosciuti, e lanciò un'occhiata interrogativa al Mahanayake Thero, che scosse la testa.

— Noi non mangiamo prima di mezzogiorno. La mente funziona con chiarezza maggiore nelle ore del mattino, per cui non bisogna distrarla con cose materiali.

Addentando una deliziosa papaia, Morgan rifletté sull'abisso filosofico rappresentato da quella semplice frase. Per lui, uno stomaco vuoto poteva essere una distrazione enorme, capace d'inibire completamente le funzioni mentali superiori. Visto che possedeva da sempre il dono della salute, non aveva mai cercato di dissociare il corpo dalla mente, e non vedeva motivo perché qualcuno dovesse provarci.