… a meno che, forse, la coscienza non possa trascendere i limiti della fisica?
Non lo so. Meno di un minuto alla fine, la natura della realtà mi sfugge ancora.
Adesso, il cielo è un contrasto infinito, un turgore nero d’una radiosità impossibile. Venti secondi al punto. Non rimane tempo per il tempo. Quindici secondi.
Questo è il Giorno di Sy, un tempo di Pentecoste e adesso di dovunque. Nell’istante finale di luce infinita, io proclamo la mia fede:
Non ho commesso errori. Ho interpretato correttamente il messaggio degli Oggetti Kermel.
La fine è l’inizio. Ci sarà un domani.
FINE