Intorno a lui apparve la stanza familiare, la sua scrivania cosparsa di pergamene, il pavimento di piastrelle, la finestra aperta. Con un sospiro che era quasi un ansito di sollievo si alzò sulle gambe tremanti e suonò il gong per chiamare un servitore. Uno dei suoi schiavi ben addestrati apparve quasi immediatamente.
— Portami del vino fresco… bianco, ma non uno delle annate migliori.
Lo schiavo chinò la testa e si affrettò a lasciare la stanza, mentre il Vecchio tornava alla sua sedia e vi si lasciava cadere pesantemente, imprecando dentro di sé contro Rhodry Maelwaedd e contro tutto il suo clan. Si ricordò poi che Rhodry costituiva una fonte secondaria d’irritazione se paragonato al Maestro dell’Aethyr: era Nevyn che aveva distrutto Alastyr, che aveva intrappolato il suo apprendista, Nevyn che si ergeva come il muro di una fortezza fra lui e la sua meta ultima, cioè quella di suscitare fra gli uomini di Deverry e gli Elcyion Lacar tanto odio e sospetto da far scoppiare una guerra. Alla fine, gli uomini di Deverry avrebbero vinto, perché gli Elcyion Lacar erano pochi e avevano pochi figli, mentre gli umani si riproducevano come conigli. Se la guerra si fosse protratta a lungo il mondo sarebbe stato liberato dalla presenza degli elfi.
Non che il Vecchio odiasse gli elfi nel senso emotivo del termine: essi gli erano semplicemente d’intralcio a causa del loro istintivo onore e della loro affinità con il dweomer della luce, e non aveva bisogno di oscure predizioni per sapere che se mai il loro dweomer si fosse unito a quello di Deverry fino a formare un unico ampio fronte la Confraternita Oscura avrebbe avuto i giorni contati. E lui non aveva nessuna intenzione di lasciare che questo accadesse. Il clan dei Maelwaedd e in particolare Rhodry erano contrassegnati dai presagi come il fattore che avrebbe portato alla riconciliazione fra gli elfi e gli umani in un modo contorto che il Vecchio non riusciva ad immaginare, e di conseguenza anche il clan e Rhodry avrebbero dovuto morire. Mentre il Vecchio meditava sorteggiando il suo vino, la sua semplice irritazione iniziale per il fatto che Rhodry avesse rovinato i suoi piani si trasformò in qualcosa di simile all’odio, e la sua ira crebbe fino a riversarsi sul clan del giovane e soprattutto sul suo protettore, lo stesso Nevyn. Il Vecchio rifletté a lungo e alla fine gettò i semi di un piano. Ogni membro della Confraternita Oscura era minacciato dagli eventi di quell’estate, e senza dubbio lui avrebbe potuto indire una riunione del consiglio e convincere gli altri ad unire le forze per spazzare via quella minaccia. Avrebbero dovuto elaborare i loro piani con cura, lavorare con lentezza e nascondere il loro dweomer fino alla fine, ma se tutto fosse andato bene avrebbero vinto.
— Oh, sì — disse ad alta voce. — Il Maestro dell’Aethyr deve morire.
APPENDICE
Personaggi e le loro incarnazioni
ATTUALE | CA. 643 | CA. 696 | CA. 773
Nevyn | Galrion/Nevyn | Nevyn | Nevyn
Jill | Brangwen | Lyssa | Gwemver
Rhodry | Blaen | Gweran | Ricyn
Lovyan | Rhodda | Cabrylla | Dolyan
Cullyn | Gerraent | Tanyc | Dannyn
Seryan | Ysolla | Cadda | Macla
Glossario
Aber (Deverriano) Lo sbocco di un fiume, un estuario.
Alar (Elfico) Un gruppo di elfi che possono essere o non essere imparentati e che acconsentono a viaggiare e a vivere come una singola unità.
Alardan (Elf) L’incontro di parecchi alarli, di solito occasione per festeggiare e ubriacarsi.
Angwidd (Dev) Inesplorato, sconosciuto.
Arconte (traduzione del bardekiano atzenalern) Il capo elettivo di una città-stato (in bardekiano at)
Astrale Il piano dell’esistenza direttamente «al di sopra» o «all’interno» dell’eterico. In altri sistemi di magia è spesso indicato come l’Archivio Akashic o lo scrigno d’immagini.
Aura Il campo di energia elettromagnetica che permea un essere umano ed emana da esso.
Aver (Dev) Un fiume.
Brigga (dev) Ampi calzoni indossati da uomini e ragazzi.
Broch (dev) Tozza abitazione a forma di torre. Una volta, nella Terra d’Origine, quelle torri avevano un grande focolare al centro e parecchie piccole stanze lungo i lati, ma al tempo del nostro racconto quella struttura architettonica era stata ormai rimpiazzata da normali piani con focolari e camini su entrambi i lati della costruzione.
Cadvridoc (dev) Un condottiero di guerra. Non un generale nel senso letterale del termine, il cadvridoc deve accettare i consigli dei nobili che servono ai suoi ordini ma la decisione finale spetta a lui di diritto.
Capitano (traduzione dal deverriano pendaely) Il secondo in comando in una banda di guerra dopo il nobile a cui essa appartiene. È interessante notare che il termine taely può indicare tanto una banda di guerra quanto una famiglia, a seconda del contesto in cui è usato.
Conaber (elf) Strumento musicale simile alla fistola ma con una gamma ancora più limitata.
Corpo di Luce Una forma di pensiero artificiale costruita da un maestro del dweomer per permettergli di viaggiare attraverso gli altri piani dell’esistenza.
Cwm (dev) Una valle.
Dal (elf) Un lago.
Doppione Eterico La vera sostanza di una persona, la struttura elettromagnetica che tiene insieme il corpo fisico e che costituisce la vera sede della consapevolezza.
Dun (dev) Una fortezza.
Dweomer (traduzione dal deverriano dwunddaevaed) In senso stretto è un sistema di magia che mira all’illuminazione attraverso l’armonia con l’universo naturale in tutti i suoi piani e le sue manifestazioni; in senso popolare equivale a magia, stregoneria.
Elcyion Lacar (Dev) Gli elfi. Letteralmente, gli «spiriti lucenti».
Eterico Il piano dell’esistenza direttamente «al di sopra» di quello fisico. Con la sua sostanza magnetica e le sue correnti esso trattiene materia fisica in una rete invisibile ed è fonte di vita.
Evocare una visione L’arte di vedere a distanza luoghi o persone mediante la magia.
Forma di pensiero Un’immagine o forma tridimensionale che è stata modellata con sostanza eterica o astrale mediante l’azione di una mente addestrata. Se un numero sufficiente di menti addestrate operano congiuntamente per costruire una stessa forma di pensiero essa esisterà indipendentemente per un periodo di tempo proporzionale alla quantità di energia riversata in essa. Le manifestazioni di dèi e di santi sono spesso forme di pensiero avvertite da chi ha molta intuizione o un accenno di seconda vista.
Geis Un tabù, di solito la proibizione di fare qualcosa. Infrangere un geis comporta la contaminazione rituale e di solito la morte di chiunque creda fermamente in questo concetto, o tramite una morbosa depressione o mediante un «incidente» autoprovocato.
Gerthddyn (dev) Letteralmente «uomo della musica». Menestrello e intrattenitore girovago di livello molto inferiore a quello di un bardo.