Выбрать главу

«Faccio io un numero per tutti e due», disse Rick, e la ricondusse in camera. Sulla tastiera di lei, Rick batte il 594: compiaciuto riconoscimento della superiore saggezza del marito in ogni campo. Sulla propria tastiera digito il codice di un atteggiamento creativo e senza preclusioni nei confronti del lavoro, anche se non ne aveva molto bisogno; in fondo, era il suo stato d'animo abituale e innato, anche senza ricorso alla stimolazione cerebrale artificiale del Penfield.

Dopo una colazione veloce - la discussione con la moglie gli aveva fatto perdere tempo Rick, gia vestito per avventurarsi fuori casa, protetto anche dalla Braghetta in Piombo Montibank, modello Aiace, sali in terrazzo, al pascolo pensile coperto dove la sua pecora elettrica "brucava". Dove quel complesso marchingegno automatico ruminava ebbro di soddisfazione simulata, riuscendo a infinocchiare gli altri inquilini del palazzo.

Certo, anche alcuni dei loro animali erano surrogati animati da circuiti elettronici - ma naturalmente lui non aveva mai ficcato il naso in quelle faccende, non piu di quanto i suoi vicini avessero indagato sui veri meccanismi che animavano la sua pecora. Niente sarebbe potuto essere piu indiscreto. Chiedere: «Ma la tua pecora e autentica?» sarebbe stata un'offesa al galateo, peggio che chiedere a un qualsiasi cittadino se i suoi denti, capelli o organi interni sarebbero risultati genuini a una verifica.

L'aria mattutina, traboccante di granelli di polvere radioattivi, tanto grigi da oscurare il sole, era come se gli ruttasse tutt'attorno, tormentandogli il naso con il suo cattivo odore; senza volerlo inspiro il fetore della morte. Insomma, forse esagero un po'a definirlo cosi, si disse nel dirigersi verso l'appezzamento erboso che, insieme al fin troppo grande appartamento di sotto, costituiva la sua proprieta. L'eredita che l'Ultima Guerra Mondiale si era lasciata dietro aveva perso forza; coloro che non erano riusciti a sopravvivere alla polvere erano scivolati nell'oblio anni prima, e la polvere, ormai attenuata la sua virulenza, trovandosi ad affrontare i piu robusti sopravvissuti, si limitava a sconvolgerne le menti e le caratteristiche genetiche. Nonostante lo schermo protettivo di piombo, la polvere - senza alcun dubbio - gli filtrava addosso e addirittura dentro, gli portava ogni giorno, fino a quando non avrebbe trovato il coraggio di emigrare, un piccolo carico di sozzura contaminante. Fino a quel punto, i controlli medici mensili lo avevano confermato come regolare: un maschio in grado di riprodursi entro i limiti di tolleranza stabiliti dalla legge. Pero, da un mese all'altro, le analisi dei medici del Dipartimento di Polizia di San Francisco avrebbero potuto fornire risultanze diverse. Ogni giorno c'erano persone riclassificate come speciali: regolari ormai trasformati dall'onnipresente polvere. Lo slogan che a quel tempo i manifesti, gli annunci TV, e i depliant postali del governo sbandieravano recitava: «Emigrate o degenerate! A voi la scelta!» Verissimo, pensava Rick aprendo il cancello che immetteva nel piccolo pascolo e avvicinandosi alla pecora elettrica. Ma io non posso emigrare, disse tra se. Per via delmio lavoro.

Il proprietario dell'appezzamento adiacente, Bill Barbour, che era anche il suo vicino d'appartamento, lo saluto; come Rick, era in abiti da lavoro e anche lui si era fermato a salutare il proprio animale.

«La mia cavalla», dichiaro Barbour raggiante, «e incinta». Indico la grossa percheron, ritta a fissare lo spazio vuoto con guardo assente. «Allora, che ne dici?»

«Dico che tra non molto avrai due cavalli», rispose Rick. Aveva raggiunto la pecora, adesso; se ne stava distesa a ruminare, gli occhi guardinghi fissi su di lui per capire se le avesse portato dei fiocchi d'avena. La finta pecora era dotata di un circuito avenotropico; alla vista dei cereali si sarebbe alzata un po' a fatica e si sarebbe avvicinata trotterellando in modo abbastanza convincente. «E di chi e incinta», chiese Rick a Barbour. «Del vento?»

«Ho comprato del plasma fecondante della migliore qualita disponibile in California», lo informo Barbour. «Grazie a delle conoscenze che ho nell'Amministrazione Agraria Statale. Non ti ricordi che la scorsa settimana un loro ispettore e venuto a vedere Judy? Non vedono l'ora che partorisca; e un animale di livello superiore, senza pari». Barbour batte orgoglioso la mano sul collo della cavalla e lei volse la testa verso di lui.

«Hai mai pensato di venderla?» chiese Rick. Pregava il cielo che gli concedesse un cavallo, anzi un animale qualsiasi, purche vero. Il possederne e il mantenerne uno fraudolento riusciva pian piano, non si sa come, a demoralizzare chiunque. Eppure, da un punto di vista "sociale" era una scelta obbligata, se mancava l'animale vero. Dunque non aveva altra scelta se non continuare. Anche se non gliene fosse importato piu nulla, c'era sempre sua moglie e Iran ci teneva, eccome. Moltissimo.

«Sarebbe immorale vendere la cavalla», disse Barbour. «Vendi il puledro, allora. Possedere due animali e piu immorale che non averne affatto».

Interdetto, Barbour ribatte: «Ma che dici? Un sacco di gente ha due animali, anche tre, quattro e perfino, prendi Fred Washborne, per esempio - sai, il proprietario dell'impianto di trattamento delle alghe, dove lavora mio fratello - cinque. Non hai visto il Chronicle di ieri, con quell'articolo sulla sua papera? Pare che sia la piu grossa, la piu pesante Moscovy della Costa Occidentale». Gli occhi gli luccicarono, nell'immaginare un lusso del genere; scivolo a poco a poco in uno stato di trance.

Frugando nelle tasche della giacca, Rick trovo la copia - sgualcita per il lungo studio del supplemento di gennaio del Catalogo Sidney degli Animali e degli Uccelli. Consulto l'indice, trovo puledri (veddasi ' 'cavalli, riprod.") ed ebbe subito il prezzo corrente su scala nazionale. «Posso comprare un puledro percheron da Sidney per cinquemila dollari», disse ad alta voce.

«Neanche per sogno», disse Barbour. «Guarda bene il listino; il prezzo e in corsivo. Vuoi dire che non ce n'e nemmeno uno disponibile, ma che quello sarebbe il prezzo se ci fosse».

«Mettiamo che ti pago cinquecento dollari al mese per dieci mesi. Prezzo di listino pieno».

In tono di compatimento, Barbour disse: «Deckard, non capisci niente di cavalli; ci sara un motivo, no?, se Sidney non ha nemmeno un puledro peercheron. I puledri percheron non cambiano di mano... nemmeno a prezzo di catalogo. Ce ne sono troppo pochi, anche considerando quelli di qualita inferiore». Si sporse dallo steccato che divideva i due appezzamenti, gesticolando. «Judy ce l'ho da tre anni e in tutto questo tempo non ho mai visto una fattrice percheron che le stia alla pari. Per acquistarla sono volato fino in Canada e l'ho riportata qui io di persona con un furgone, per assicurarmi che non me la rubassero. Se porti un animale del genere in un angolo qualsiasi del Colorado o del Wyoming, ti danno una botta in testa e se lo rubano. E sai perche? Perche una volta, prima dell'Ultima Guerra Mondiale, ce n'erano letteralmente a centinaia...»

«Pero», lo interruppe Rick, «il fatto che tu abbia due cavalli e io nemmeno uno contrasta con l'intera struttura teologica e morale che sta alla base del Mercerianesimo».

«Ma hai la pecora, diamine, puoi seguire l'Ascesa nella tua vita individuale, e quando afferri le due maniglie della scatola empatica, in fondo ti presenti in modo rispettabile. Se non avessi la tua vecchia pecora, allora troverei qualcosa di logico nel tuo ragionamento. Certo, se io avessi due animali e tu neanche uno, sarei colpevole di privarti di un'autentica fusione con Mercer. Ma ogni famiglia in questo palazzo... vediamo; sono cinquanta circa: una ogni tre appartamenti, direi... ciascuno di noi ha un qualche tipo d'animale. Graveson ha quel pollo la». Indico verso nord . «Oakes e la moglie hanno quel cagnolone rosso che abbaia tutta la notte». Penso un attimo. «Credo che Ed Smith abbia un gatto giu nell'appartamento; almeno, cosi dice lui, ma nessuno l'ha mai visto. E possibile che menta».