La centralinista della polizia disse: «Signor Deckard, una chiamata per lei da Seattle; l'ispettore Bryant ha detto di passargliela. Dall'Associazione Rosen».
«Va bene», disse Rick, e si mise in attesa. Che vogliono, adesso?si chiese. Per quanto aveva potuto vedere, per lui il nome Rosen era sinonimo di cattive notizie. E senza dubbio avrebbe continuato ad esserlo, qualsiasi fossero le loro intenzioni.
Il viso di Rachael Rosen apparve sul minuscolo schermo. «Salve, agente Deckard». Aveva un tono che pareva conciliante; cio risveglio la sua attenzione. «E occupato in questo momento o posso parlarle?»
«Prego», le disse.
«Qui all'Associazione abbiamo discusso la sua situazione in rapporto ai modelli Nexus-6 sfuggiti al controllo, e siccome li conosciamo bene, crediamo che lei abbia piu probabilita di cavarsela se uno di noi collabora con lei». «In che senso?»
«Be', uno di noi potrebbe accompagnarla. Quando va in giro a cercarli». «Perche? Che aiuto mi dareste?»
Rachael disse, «I Nexus-6 si mettono all'erta quando sono avvicinati da un umano. Ma se fosse un altro Nexus-6 a operare il contatto...» «Lei si sta riferendo a se stessa». «Si». Annui, il volto serio. «C'e gia troppa gente che mi aiuta». «Ma secondo me lei ha davvero bisogno del mio aiuto».
«Ne dubito. Pero, magari, ci penso un po' su e la richiamo». Tra un bef po', in un futuro indeterminato, aggiunse tra se e se. Anzi, piuprobabilmente, mai. Ci manca solo questa: Rachael Rosen che mi salta fuorf dalla polvere a ogni passo.
«Lo dice tanto per dire», disse Rachael. «Non ha alcuna intenzione di richiamarmi. Lei non si rende conto di quanto duttile possa essere un Nexus-6 di quelli sfuggiti illegalmente, di come sia impossibile il suo compito. Ci sembra di doverle qualcosa dopo... - be' - dopo quello che le abbiamo fatto».
«Lo prendero in considerazione». Fece per riattaccare.
«Senza di me», disse Rachael, «uno di loro prendera lei prima che lei prenda lui».
«Arrivederci», disse lui, e riattacco. Che razza di mondo e questo, si chiese, se un androide telefona a un cacciatore di taglie e si offre di aiutarlo? Richiamo il centralino della polizia. «Non passatemi piu nessuna telefonata da Seattle», ordino.
«Certo, signor Deckard. Il signor Kadalyi l'ha gia raggiunta?»
«Lo sto ancora aspettando. E farebbe meglio a sbrigarsi perche non ho intenzione di restare qui a lungo». Di nuovo, riattacco.
Mentre riprendeva a leggere il foglio informativo su Luba Luft, un aereo-taxi atterro sulla terrazza a pochi metri da lui. Dal taxi scese un uomo apparentemente intorno ai cinquantacinque anni, dal volto rubizzo, l'aspetto serafico, con indosso un impressionante cappotto pesante in chiaro stile russo. Sorridente, l'uomo si avvicino alla macchina di Rick porgendogli la mano.
«Il signor Deckard?» chiese l'uomo con un forte accento slavo. «Il cacciatore di taglie del Dipartimento di Polizia di San Francisco?» Il taxi vuoto decollo e il Russo lo segui con sguardo assente mentre scompariva. «Mi chiamo Sandor Kadalyi», disse l'uomo, e apri la portiera della macchina per entrarvi insieme a Rick.
Nello stringere la mano a Kadalyi, Rick noto che l'esponente della W.P.O. aveva un modello insolito di torcia al laser, un tipo che lui non aveva mai visto.
«Oh, questa?» disse Kadalyi. «Interessante, no?» La estrasse dal cinturone. «L'ho presa su Marte».
«Credevo di conoscere tutti i tipi di pistola in produzione», disse Rick. «Anche quelli costruiti sulle colonie per loro uso esclusivo».
«L'abbiamo costruita noi», disse Kadalyi, raggiante come un Babbo Natale slavo, il volto rubicondo pieno d'orgoglio. «Le piace? Ha di diverso, dal punto di vista funzionale... ecco, la prenda». Passo l'arma a Rick che la ispeziono con occhio esperto, allenato da anni di esperienza.
«Che cos'ha di diverso dal punto di vista funzionale?» chiese Rick. Non vedeva nulla. «Provi a tirare il grilletto».
Mirando in aria, fuori dal finestrino dell'aereomobile, Rick premette il grilletto dell'arma. Non accadde nulla; non parti alcun raggio. Interdetto, si volse verso Kadalyi.
«Il circuito di innesco», disse Kadalyi allegramente, «non e inserito. E rimasto a me. Vede?» Apri la mano, mostrando un minuscolo meccanismo. «E posso anche direzionarlo, entro certi limiti. Non importa dov'e puntato». «Lei non e Polokov, e Kadalyi», disse Rick. «Non voleva dire il contrario? La trovo un po' confuso».
«Certo, voglio dire che lei e Polokov, l'androide; non e della polizia russa». Rick, con la punta del piede, schiaccio il pulsante di emergenza sul pavimento della macchina.
«Perche il mio laser non fa fuoco?» disse Kadalyi-Polokov, accendendo e spegnendo l'apparecchio miniaturizzato di puntamento e sparo che teneva sul palmo della mano.
«Un'onda sinusoidale», disse Rick. «Sfasa l'emissione laser e trasforma il raggio in luce convenzionale».
«Allora dovro spezzarti quel tuo collo da grissino». L'androide lascio cadere l'arma, e quasi ringhiando afferro con entrambe le mani la gola di Rick.
Mentre le mani dell'androide gli affondavano nella gola, Rick fece fuoco con la sua vecchia pistola d'ordinanza che teneva nel fodero dietro la schiena. La pallottola della 38 magnum colpi l'androide alla testa facendogli scoppiare li scatola del cervello. L'unita Nexus-6 che lo faceva funzionare esplose in mille frammenti, una rabbiosa folle folata riempi tutta l'aereomobile. Delle minuscole schegge, come fossero pulviscolo radioattivo, andarono a deporsi su Rick. La carcassa dell'androide ritirato oscillo all'indietro, andando»! sbattere contro la portiera, rimbalzo e venne a sbattergli addosso pesantemente. Dovette districarsi dai resti palpitanti dell'androide e spingerli via.
Ancora tremante, finalmente prese il telefono e chiamo il Palazzo di Giustizia. «Posso trasmettere il mio rapporto?» disse. «Dite a Harry Bryant che ho preso Polokov».
« "Ha preso Polokov". Bryant sa di che si tratta, no?» «Si», disse Rick, e riattacco. Cristo, per un pelo, si disse. Sono stato troppo impulsivo quando ho risposto all'avvertfmento di Rachael Rosen; ho fatto il contrario di quello che mi ha proposto, ed e stata quasi la mia fine. Ma ho preso Polokov, disse tra se. Gradualmente il surrene smise di pompargli adrenalina e altre secrezioni nel sangue; il battito cardiaco stava ridiventando normale e il respiro era meno convulso. Ma Rick tremava ancora. Ad ogni modo mi sono appena guadagnato mille dollar, si disse. Quindi ne e valsa la pena. Eso reagire piu velocemente di Dave Holden. Certo, e vero, l'esperienza di Dave evidentemente mi ha messo sull'awiso; devo ammetterlo. Dave non aveva avuto avvertimenti del genere.
Riprese il telefono e chiamo Iran. Intanto riusci ad accendersi una sigaretta; il tremito aveva cominciato a calmarsi.
Il volto della moglie, intorpidito dalle sei ore di depressione autoaccusatoria che lei stessa gli aveva annunciato, apparve sul videoschermo. «Oh, ciao Rick».
«Che e successo al 594 che ti avevo programmato prima di uscire? Compiaciuto riconoscimento...»
«L'ho riprogrammato. Appena te ne sei andato. Cosa vuoi?» La voce le si abbasso in un desolato mugugno di sconforto. «Sono troppo stanca e non mi resta nessuna speranza, per nulla. Ne per il nostro matrimonio ne per te che da un momento all'altro puoi essere ammazzato da uno di quei droidi: e di questo che mi vuoi parlare, Rick? Devi dirmi che un droide ti ha beccato?» Sullo sfondo, la voce di Buster Friendly strepitava a un volume impossibile, cancellando le parole di Iran; vedeva che muoveva la bocca, ma sentiva solo la TV.
«Ascolta», la interruppe. «Mi senti? Sono impegnato in un affare importante. Un nuovo tipo di androide che pare nessuno sia in grado di affrontare, tranne me. Ne ho gia ritirato uno, e tanto per cominciare sono mille dollari. Sai quello che possiamo comprarci prima che abbia finito?»
Iran lo fissava come se non lo vedesse. «Oh», gli rispose facendo cenno di si. «Ma non te l'ho ancora detto!» Rick adesso aveva capito; stavolta la depressione della moglie era tale che non riusciva nemmeno ad ascoltarlo. Era come parlare nel vuoto. «A stasera», concluse amaramente, e sbatte giu il ricevitore.