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Rick non disse niente.

«La capra», riprese a dire Rachael. «Vuoi piu bene alla capra che a me. Anche piu di quanto vuoi bene a tua moglie, magari. Prima viene la capra, poi tua moglie e buon'ultima...» Scoppio in un'allegra risata. «Che altro si puo fare, se non ridere?»

Lui non reagi. Continuarono a volare in silenzio per un po', quindi Rachael comincio ad armeggiare sul cruscotto, trovo la radio e l'accese.

«Spegnila subito», le ordino Rick.

«Ma come, spegnere Buster Friendly e i suoi Simpatici Amichetti? Spegnere Amanda Werner e Oscar Scruggs? E ora di mettersi all'ascolto della sensazionale rivelazione di Buster, il momento tanto atteso e quasi arrivato». Si chino per leggere il quadrante dell'orologio alla luce della radio. «Manca pochissimo, ormai. Lo sapevi, no? Sono giorni che ne parla, che prepara questo momento...»

La voce alla radio stava dicendo: «...voglio solo dirvi, gente, che sono qui spaparanzato vicino al mio grande amico Buster e ci stiamo divertendo un mondo a chiacchierare, mentre aspettiamo che ogni scatto della lancetta ci porti piu vicini a quello che credo sia senz'altro l'annuncio piu importante che mai...»

Rick la spense bruscamente. «Oscar Scruggs», disse. «La voce dell'uomo intelligente».

Rachael allungo subito la mano e riaccese la radio. «Voglio sentirla. Devo sentirla. E una cosa molto importante quella che Buster Friendly deve annunciare stasera». La voce dell'idiota ricomincio a blaterare dall'altoparlante e Rachael Rosen si riappoggio allo schienale e si rimise comoda. Non lontano da lui, la brace della sigaretta brillava nella penombra come l'addome di una lucciola compiacente: un segnale costante e inequivocabile del successo di Rachael Rosen. La sua vittoria su di lui.

CAPITOLO DICIOTTESIMO

«Porta qui tutta la mia roba», ordino Pris a J.R. Isidore. «In particolare mi serve subito il televisore. Cosi possiamo sentire l'annuncio di Buster».

«Si», concordo Irmgard Baty, sfrecciarne e con gli occhi lucidi come un balestruccio. «La televisione ci serve; e tanto che aspettiamo questa serata e ora sta per cominciare».

«Il mio televisore prende solo il canale del governo», disse Isidore.

In un angolo del salotto, sprofondato in una poltrona come se avesse intenzione di restarci per sempre, come se avesse preso residenza li, Roy Baty emise un rutto e poi, in tono paziente, spiego: «Quel che vogliamo vedere noi e Buster Friendly e i suoi Simpatici Amichetti, Iz. O preferisci che ti chiami J.R.? Ad ogni modo, hai capita? Allora, lo vai a prendere o no questo apparecchio?»

Isidore percorse da solo il corridoio vuoto e rimbombante che portava alle scale. La possente fragranza della felicita sbocciava ancora in lui, la sensazione di essere - per la prima volta nella sua opaca vita - utile a qualcosa. Qualcun altro dipende da me ora, esulto mentre scendeva i gradini polverosi che portavano al piano di sotto.

Epoi, penso, sara carino rivedere Buster Friendly in TV, invece di sentirlo solo per radio nel i furgoncino del negozio.

Eh gia, si rese conto: Buster Friendly presentera la sua sensazionale rivelazione con tutte le prove attentamente raccolte. E cosi, grazie a Pris, Roy e Irmgard riuscrro a vedere quello che probabilmente sara l'annuncio piu importante che la televisione dara per anni e anni. Pensa un po, disse tra se e se.

Per J.R. Isidore, la vita aveva decisamente preso un'impennata.

Entro nel vecchio appartamento di Pris, stacco il televisore e smonto l'antenna. Tutto d'un tratto si rese conto del silenzio che lo circondava; si senti come svanire le braccia. Senza i Baty e Pris, aveva l'impressione come di scomparire, diventare stranamente come il televisore inerte che aveva appena staccato. Bisogna stare con gli altri, penso, per vivere. Voglio dire, prima che arrivassero loro, riuscivo a sopportarlo, di starmene tutto solo in questo palazzo. Adesso, pero, e diverso. Non si puo tornare indietro, penso. Non si puo andare dalla compagnia alla non-compagnia. In preda al panico, penso: sono io a dipendere da loro. Grazie a dio si sono fermati qui.

Ci sarebbero voluti due viaggi per trasferire le cose di Pris all'appartamento di sopra. Sollevo il televisore e decise che avrebbe portato prima quello, poi le valigie e gli altri vestiti.

In pochi minuti riusci a trasferire il televisore di sopra; con le dita che gli dolevano per lo sforzo, lo sistemo su un tavolinetto in salotto. I Baty e Pris osservarono l'operazione senza scomporsi.

«In questo palazzo il segnale si riceve forte e chiaro», disse, ansando per lo sforzo, mentre ricollegava il televisore alla presa e risistemava l'antenna. «Quando ero ancora in grado di ricevere Buster Friendly e i suoi...»

«Accendi quel televisore», taglio corto Roy Baty, «e smettila di blaterare».

Obbedi, poi si avvio di corsa alla porta. «Devo fare un altro viaggio», annuncio, «e poi ho finito». Indugio, per scaldarsi un po' al focolare della loro presenza.

«Bene», disse Pris, distante.

Isidore si rimise ancora una volta in cammino. Mi sa, riflette, che mi stanno un po'sfruttando. Ma non gliene importava niente. Sono sempre buoni amici da avere, si disse.

Una volta di sotto, mise insieme tutti i vestiti della ragazza, li ficco alla rinfusa nella valigia, poi la trascino a fatica lungo il corridoio e su per le scale.

Su un gradino davanti a lui qualcosa di minuscolo si mosse nella polvere. Immediatamente, Isidore lascio cadere la valigia e tiro fuori un flacone di medicinali vuoto che, come tutti del resto, si portava sempre dietro proprio per un'eventualita del genere. C'era un ragno, un ragno qualsiasi, ma vivo. Con mani tremanti riusci a farlo entrare nel flacone di plastica su cui mise subito il tappo - in cui aveva praticato dei forellini con un ago.

Una volta di sopra, sulla soglia del proprio appartamento, si fermo un attimo per riprender fiato.

«... sissignore, amici; il grande momento e arrivato! E Buster Friendly che vi parla e spero tanto^ che siate ansiosi di apprendere la scoperta che ho fatto quanto lo sono io di riferirvela. E una scoperta che e stata verificata e documentata da una squadra superspecializzata di investigatori che hanno fatto gli straordinari la settimana scorsa. Oh-oh, gente: ci siamo!»

John Isidore annuncio: «Ho trovato un ragno!»

I tre androidi alzarono lo sguardo, distraendo un attimo la loro attenzione dallo schermo televisivo e rivolgendola a lui.

«Faccelo vedere», disse Pris, porgendogli una mano.

«Quando parla Buster, devi star zitto», lo rimprovero Roy Baty.

«Non ho mai visto un ragno», disse Pris. Strinse il flacone trasparente tra i palmi delle mani, esaminando la creatura al suo interno. «Guarda quante zampe! Perche ha bisogno di tutte quelle zampe, J.R.?»

«E il modo in cui sono fatti i ragni», spiego J.R., il cuore che gli batteva come impazzito: non riusciva a respirare bene. «Otto zampe».

Pris si alzo e disse: «Sai cosa penso, J.R.? Secondo me non ha mica bisogno di tutte quelle zampe».

«Otto?» esclamo Irmagard Baty. «Perche non se ne fa bastare quattro? Tagliagliene quattro e vediamo come se la cava». In preda a un impulso improvviso, apri la borsetta e tiro fuori un paio di lucenti forbicine da unghie che passo subito a Pris.

J.R. Isidore fu assalito da uno strano terrore .

Pris porto il flacone in cucina e si sedette al tavolo dove J.R. di solito faceva colazione. Tolse il tappo e fece scivolare il ragno sul piano del tavolo. «Probabilmente non sara in grado di correre alla stessa velocita», disse, «ma tanto qui intorno non c'e comunque niente da prendere. Tanto, poi muore lo stesso». Impugno bene le forbicine.