«Una probabilita su un milione», disse Rick. Ma si rese conto del problema.
«Quello che preoccupava Dave», continuo Bryant, «e la comparsa di questo nuovo modello avanzato di Nexus-6. I dirigenti della Rosen ci hanno assicurato, come sai, che un Nexus-6 puo essere identificato da un test di profilo standard. Abbiamo preso per buona la loro parola. Adesso ci troviamo costretti, come in fondo ci aspettavamo sarebbe successo, a determinare da noi questi profili. E questo che dovrai fare a Seattle. Capisci bene, no?, che ci si potrebbe sbagliare in un verso o nell'altro. Se non riesci a individuare tutti i robot umanoidi, allora significa che non disponiamo piu di uno strumento d'analisi affidabile e che non troveremo mai quelli che sono gia sfuggiti. Se invece la tua scala seleziona un soggetto umano e lo identifica come androide...», Bryant lo fisso gelido. «Sarebbe scomodo e pericoloso, anche se nessuno, certo non quelli della Rosen, renderebbe pubblica la notizia. Di fatto penso che la potremmo tenere sotto controllo finche vogliamo, anche se naturalmente dovremo informare la W.P.O. che a sua volta informerebbe Leningrado. A lungo andare ci salterebbe in faccia dalle pagine dei giornali. Ma a quell'epoca potremmo gia aver ideato un test migliore». Alzo il telefono. «Vuoi partire? Usa un'auto del Dipartimento e fatti il pieno da solo ai nostri distributori».
Alzandosi, Rick chiese: «Posso portare gli appunti di Dave Holden? Voglio leggerli durante il viaggio».
Bryant rispose: «Aspettiamo che tu abbia sperimentato il test a Seattle». Aveva un interessante tono spietato, e Rick Deckard lo noto.
Quando parcheggio l'aereomobile del dipartimento di polizia sulla terrazza del Palazzo dell'Associazione Rosen a Seattle, vide una ragazza che lo aspettava. Era snella, con i capelli neri, e portava enormi occhiali di nuovo modello per filtrare la polvere: si avvicino alla macchina, le mani ficcate nelle tasche del lungo cappotto a strisce vivaci. Sul piccolo volto dai lineamenti molto marcati, aveva un'espressione di torva avversione.
«Che c'e che non va?» le chiese Rick nello scendere dalla macchina.
La ragazza rispose, in modo evasivo: «Oh, non so. Qualcosa nel tono con cui si sono rivolti a noi al telefono. Non importa». Senza preavviso protese la mano; lui gliela strinse pensoso. «Sono Rachael Rosen. Il signor Deckard, suppongo».
«Non e stata un'idea mia», ribatte lui.
«Si, l'ispettore Bryant ce l'ha detto. Ma lei rappresenta ufficialmente il Dipartimento di Polizia di San Francisco, il quale non crede che l'unita da noi prodotta contribuisca al benessere pubblico». Lo squadro da sotto le lunghe ciglia, probabilmente finte.
Rick disse: «Un robot umanoide e come qualunque altra macchina; puo oscillare con molta facilita tra l'essere un beneficio o un pericolo. La parte benefica non ci riguarda».
«Ma se costituisce un pericolo», disse Rachael Rosen, «allora intervenite voi. E vero, signor Deckard, che lei e un cacciatore di taglie?»
Per tutta risposta Rick alzo le spalle, poi, con riluttanza, annui.
«Per lei non c'e niente di strano nel considerare un androide come una cosa inerte», disse la ragazza. «Cosi lo puo "ritirare", come si suoi dire».
«Avete preparato il gruppo selezionato per me?» chiese Rick. «Vorrei...» Non fini la frase. Perche, tutto d'un tratto, aveva visto i loro animali.
Un'azienda molto potente, si rese conto, e certo in grado di permetterseli. A livello inconscio, evidentemente, s'era aspettato di trovare una collezione del genere; non era sorpresa quella che provava quanto piuttosto una specie di struggimento. Si allontano adagio dalla ragazza, verso il recinto piu vicino. Li sentiva gia, gli odori diversi delle creature ritte
0 sedute o, come nel caso di quello che pareva essere un orsetto lavatore, addormentate. Non aveva mai visto di persona, in vita sua, un orsetto lavatore. Conosceva l'animale solo attraverso i documentari tridimensionali della televisione. Non si sa per quale motivo, la polvere aveva colpito quella specie quasi con la stessa durezza con cui aveva preso gli uccelli - dei quali non ne sopravviveva quasi nessuno, ormai. Con un riflesso automatico tiro fuori il suo consunto catalogo Sidney e cerco orsetto lavatore, con tutte le voci specifiche.
1 prezzi, naturalmente, erano stampati in corsivo; come i cavalli percheron, non ne esisteva nessuno sul mercato, per nessuna cifra. Il catalogo Sidney si limitava a riportare il prezzo pagato quando aveva avuto luogo l'ultima transazione riguardante un orsetto lavatore. Una cifra astronomica.
«Si chiama Bill», intervenne la ragazza alle sue spalle. «Bill l'orsetto lavatore. L'abbiamo acquistato l'anno scorso da un'azienda affiliata». Fece un cenno oltre di lui, e Rick si rese allora conto della presenza di guardie giurate armate di mitragliette, quelle piccole e leggere a fuoco rapido prodotte dalla Skoda. Le guardie gli avevano tenuto gli occhi addosso fin dal momento che era atterrato. Eppure, penso, la mia macchina e chiaramente identifcata come un veicolo della polizia.
«Uno dei colossi tra i produttori di androidi», disse pensoso, «investe il surplus di capitale in animali vivi».
«Guardi la civetta», disse Rachael Rosen. «Ecco, la sveglio per lei». Si avvio verso una piccola gabbia distante, al centro della quale spiccavano i rami secchi di un albero.
Le civette non esistono piu, stava per dire. O cosi ci dicono. Il Sidney, penso, nel catalogo sono elencate come estinte: i l piccolo simbolo, la E si stagliava netto pagina dopo pagina per tutto il catalogo. Mentre la ragazza lo precedeva volle comunque controllare, e vide che aveva ragione. Il Sidney non sbaglia mai, disse tra se. Anche questo lo sappiamo bene. Di che altro possiamo fidarci?
«E artificiale», esclamo, come se all'improvviso se ne fosse reso conto; il disappunto gli sgorgo dentro con acuta intensita.
«No», sorrise lei, e Dick vide che aveva piccoli denti regolari, bianchi quanto gli occhi e i capelli erano neri.
«Ma il listino del Sidney...» disse cercando di mostrarle il catalogo a mo' di prova.
La ragazza rispose: «Noi non compriamo mica dal Sidney, ne da altri commercianti di animali. Tutti i nostri acquisti provengono da privati e le cifre che paghiamo non stanno in alcun listino». Aggiunse: «Inoltre abbiamo i nostri naturalisti; adesso sono impegnati in Canada. C'e rimasta ancora un bel po' di foresta lassu, quantomeno in termini relativi. Quanto basta per gli animali di piccola taglia e di tanto in tanto un uccello».
Rick rimase a fissare per parecchio tempo la civetta che sonnecchiava sul trespolo. Gli vennero in mente mille pensieri, pensieri sulla guerra, sui giorni in cui le civette erano come piovute dal cielo; si ricordo di quando durante la sua infanzia si era scoperto che una specie dopo l'altra era scomparsa e di come i giornali ne parlassero ogni giorno - le volpi un mattino, i tassi il seguente, finche la gente aveva smesso di leggere questi perpetui annunci mortuari degli animali.
Penso, anche, al suo bisogno di un animale vero; dentro di lui si manifesto ancora una volta un vero e proprio risentimento nei confronti della pecora elettrica, che lui doveva tenere e curare come se fosse viva. La tirannia di un oggetto, penso. Non sa neanche che io esisto. Come gli androidi, non e in grado di rendersi conto dell'esistenza di un altro. Non aveva mai pensato in questi termini prima d'allora, non aveva mai considerato l'analogia che c'era tra un animale elettrico e un droide. L'animale elettrico, medito, potrebbe venire considerato una subspecie dell 'androide, un tipo di robot assai inferiore ad esso. O, al contrario, si poteva considerare l'androide una versione altamente sviluppata ed evoluta dell'animale finto. Entrambi i punti di vista gli ripugnavano.