Выбрать главу

Il guardiamarina Nourse riapparve di sotto con quello che sembrava un libro rilegato o un giornale di bordo e si arrampicò sulla scaletta del boccaporto raggiungendo il punto dove si trovava il capitano.

«Grazie,» disse il capitano, prendendo da lui il volume e ficcandosi il telescopio sotto il braccio. Sfogliò le pagine per un paio di minuti e quindi guardò Shandy con minore severità sulla sua faccia scoscesa. «Si parla di un certo John Chandagnac costretto a unirsi ai pirati.» Voltò un’altra pagina. «Quando e dove ti sei imbarcato sul Carmichael?»

«La mattina del 3 giugno, alla banchina della Batsford Company di Bristol.»

«E… vediamo… quale nave ha salpato assieme a voi attraverso il Canale di San Giorgio?»

«La Mershon. Hanno virato verso nord dopo Mizen Head, diretti a Galway e alle Isole Aran.»

Per un momento il capitano abbassò il libro e fissò Shandy come per esaminarlo ancora. «Hm…» Tornò alla pagina che prima aveva letto. «Sì, e i superstiti del Carmichael menzionano l’attacco di Chandagnac a Davies… una mossa davvero audace che sembra essere stata…»

«Ah,» esclamò Skank sprezzante. «Lo ha colto di sorpresa. Davies non stava neppure guardando.»

«Grazie, giovanotto,» disse a Skank il capitano con un sorriso gelido. «Hai efficacemente confermato quello che quest’uomo ha dichiarato. Mr. Chandagnac, potete allontanarvi da quei briganti e salire quassù.»

Shandy sospirò e si rilassò, e realizzò che era stato sotto tensione per settimane senza rendersene conto, nel vivere fra persone per le quali la violenza selvaggia era una cosa del tutto normale. Raggiunse la scaletta del boccaporto e salì sul ponte più alto. Gli ufficiali che stavano là gli fecero spazio, fissandolo con curiosità.

«Ecco,» disse il capitano, porgendogli il telescopio. «Guardate se riuscite a identificare il nostro tuffatore.»

Shandy osservò la barca che stava oscillando in vicinanza sull’acqua azzurra, e non dovette neppure guardare attraverso il telescopio. «È Davies,» disse, piano.

Il capitano tornò a voltarsi verso il giovane guardiamarina. «Lasciate quegli uomini là dove sono, Mr. Nourse,» disse, indicando la feccia depressa intorno all’argano, «ma portate Davies da me nella cabina grande. Mr. Chandagnac, vorrei che foste presente anche voi, per essere testimone delle affermazioni di Davies.»

Oh Dio, pensò Shandy. «Molto bene, capitano.»

Il capitano si avviò verso la scaletta, poi si fermò. «Ci vorranno alcuni minuti prima che il prigioniero sia condotto a bordo, Mr. Chandagnac. Il commissario di bordo vi prenderà dei vestiti fra quelli in sovrappiù, se gradirete togliervi quel… costume.»

«Grazie, capitano, lo gradisco.» Stando fra quegli ufficiali, con le loro sobrie uniformi azzurre, i bottoni d’ottone e le spalline, Chandagnac aveva cominciato a sentirsi simile a un clown nelle sue brache rosse e la cintura d’oro lavorato — sebbene un simile abbigliamento non sarebbe stato affatto fuori luogo sull’Isola di New Providence.

Alle sue spalle sentì il risolino disgustato di Skank.

Un poco più tardi, sentendosi molto più civilizzato in camicia a scacchi blu, calzoni di tela, calze di lana grigia e un paio di scarpe, Shandy sedeva a un’estremità di un lungo tavolo nella cabina grande e guardava attraverso il finestrino di poppa — era troppo grande per essere definito un portello o un oblò — il cui sportello a vetro piombato era stato spalancato per lasciar entrare la brezza nella cabina. Per la prima volta, si domandò cosa avrebbe fatto dopo aver intentato causa allo zio. Sarebbe tornato in Inghilterra e avrebbe cercato un altro posto come contabile? Scosse la testa, dubbioso. L’Inghilterra gli sembrava gelida e lontana.

Poi, e il pensiero placò quel crampo dovuto al senso di colpa che gli aveva tormentato la mente fin da quando il tuffatore era stato identificato come Davies, Shandy seppe quello che avrebbe fatto: avrebbe lavorato duro per far arrestare, condannare e imprigionare suo zio, e quindi avrebbe utilizzato l’ammontare di danaro — di certo considerevole — che gli sarebbe derivato per liberare Beth Hurwood. Avrebbe dovuto noleggiare un’imbarcazione, assumere un capitano di tempra caraibica e una ciurma di uomini duri e affamati di taglie…

Sentì degli stivali avanzare pesantemente al di là della paratia, e poi la porta si aprì e due ufficiali condussero Philip Davies nella cabina. Le braccia del capo dei pirati erano legate dietro la schiena e il lato sinistro della sua camicia fradicia era macchiato di sangue che luccicava dalla spalla alla vita, e la faccia, seminascosta dai capelli umidi e arruffati, era più pallida e tirata del solito… ma lui sogghignava mentre si destreggiava per sedersi, e quando notò Shandy gli strizzò un occhio. «Pronto per la vetrina del negozio, eh?»

«Esatto,» disse Shandy, pacato.

«Niente trucchi? Pittura ancora fresca?»

Shandy non rispose. I due ufficiali sedettero ai due lati di Davies.

La porta si aprì di nuovo e il capitano e il guardiamarina Nourse entrarono. Nourse aveva con sé penna, calamaio e carta, e si sedette accanto a Shandy, mentre il capitano si sedeva pesantemente all’altro lato del tavolo, di fronte a Davies. Ogni uomo della Royal Navy portava, evidentemente come parte dell’uniforme, una spada e una pistola.

«Annotiamo, Mr. Nourse,» disse il capitano, «che martedì ventisei giugno 1718 abbiamo tirato fuori dall’acqua il pirata, capitano Philip Davies, che era caduto fuori bordo dalla nave rubata Strepitoso Carmichael per aver ricevuto un colpo di pistola alla schiena da uno dei suoi complici.»

«Solo alla spalla,» precisò Davies a Shandy. «Credo sia stato quel grassone, Friend.»

«Perché Friend ti avrebbe sparato?» chiese John, sorpreso.

«La Jenny,» disse Davies, con uno sforzo che cominciava a incrinargli la voce, «stava scortando il Carmichael solo per… attirare il fuoco… tenere occupati eventuali nemici affinchè il Carmichael potesse proseguire senza ostacoli. Ma io ritenevo che se il Carmichael fosse tornato indietro e avesse dato un’altra sferzata a questi bastardi della marina avremmo potuto filarcela tutti assieme. Friend è andato su tutte le furie anche quando mi sono frapposto la prima volta per dare alla Jenny qualche attimo in più di respiro per poter scappare, e presumo che si sia trovato in disaccordo… fortemente… con l’idea di tornare indietro. È vero che avrei finito per disobbedire agli ordini… e così proprio quando stavo per dare l’ordine, sono stato scaraventato da un colpo di pistola al di là delle griselle di babordo.» Fece per ridere, ma trasalì e dovette accontentarsi di un ghigno spasmodico. «E avevo il Compagno Premuroso che mi teneva per mano! Credo… che la palla, in caso contrario, mi avrebbe spezzato la spina dorsale.» Il sudore gli fece luccicare il volto segnato dal dolore.