«Dopo che fui scaraventato con un colpo di pistola fuori bordo dal Carmichael,» disse Davies, «circostanza questa che chiarirò di qui a poco con certe persone, fui ripescato dai ragazzi della Navy e portato a bordo della loro nave. Scoprii che la Jenny era stata danneggiata e catturata, e tutti i ragazzi sopravvissuti erano sorvegliati da guardie armate… tranne il nostro Shandy, che aveva detto al capitano, “Ohimè, signore, io non sono uno di questi sozzi pirati, fui costretto a unirmi a loro, e sarò lieto di testimoniare al loro processo.”»
Diversi altri componenti della ciurma della Jenny avevano raggiunto la riva e si erano uniti alla folla, e a questo punto gridarono il loro deliziato assenso. «È proprio quello che disse, Phil!» «Innocente come una fottuta pecora, così il capitano pensava che era Shandy!»
«Ma,» proseguì Davies, «lui mi fece una strizzata d’occhio quando nessuno stava guardando, così aspettai per vedere cosa intendeva fare. E quello che Jack fece fu di convincere il capitano che io avrei dovuto essere interrogato in privato, nella grande cabina, e non appena noi tre e un paio di ufficiali ci trovammo là e fu chiusa la porta, Jack afferrò una pistola e con un colpo solo staccò la testa del capitano dal corpo!»
L’applauso questa volta fu tumultuoso, e Shandy venne sollevato a forza e trasportato intorno ai fuochi sulle spalle di alcuni pirati. Beth fece un altro passo indietro, poi si voltò e corse in direzione della riva buia, mentre Davies, dietro di lei, proseguì con gusto a descrivere la maniera in cui Shandy aveva architettato la completa distruzione della nave da guerra britannica.
Beth trovò Bonnett che fissava il mare che si oscurava, fermo sul lato asciutto al limite dell’alta marea, con le mani strette dietro la schiena e l’inclinazione del tricorno che indicava che stava fissando il cielo.
«Andiamocene in fretta,» disse Beth, ansimando. «Temo di aver confidato le nostre intenzioni a uno che ci tradirà, ma forse, se ce ne andiamo subito, non avrà alcuna importanza. E l’arrivo della Jenny può sicuramente essere utilizzato a nostro vantaggio — potete fingere che i rifornimenti che prenderete dalla vostra nave serviranno a rimpiazzare quelli della devastata Jenny, no? Per l’amor di Dio, andiamo, ogni secondo…»
S’interruppe, perché Bonnett si era voltato a guardarla e sulla sua faccia c’era un sorriso sardonico insolito per lui. «Ah!» esclamò gentilmente. «È una fuga? Una partenza clandestina? Ciò spiega la sua estrema tensione e l’ansietà… stati della mente molto evidenti, se uno ha imparato ad annusare queste cose.» Si strinse nelle spalle, e le rivolse un sorriso non privo di simpatia. «Sono spiacente. Nessuno dei due pezzi che proponi di rimuovere dalla scacchiera è superfluo in questo momento.»
Beth boccheggiò, poi girò su se stessa e corse disperatamente in direzione dei fuochi: per la prima volta i suoi assunti di’base sul mondo erano stati scossi. Perché sapeva al di là di ogni speranza di razionalizzazione che, sebbene la voce fosse stata quella di Bonnett e fosse uscita dalla sua bocca, era stato qualcun altro a parlarle per suo tramite.
Shandy imprecò sottovoce poiché aveva perso di vista Beth, e aveva sperato di darle la sua versione del salvataggio di Davies prima che lei udisse il pirotecnico racconto che la ciurma della Jenny era giunta ad accettare.
Stava per chiedere ai pirati di rimetterlo giù quando colse una zaffata di quell’odore di metallo incandescente ormai non più insolito per lui. Si tese, cercando di rammentare qualcuna delle cose che Davies gli aveva insegnato durante i trascorsi cinque giorni. Espulse tutta l’aria che aveva nei polmoni e mormorò una delle più semplici cantilene difensive. Poi si girò intorno sul suo instabile posatoio, cercando di fronteggiare tutti i quadranti della bussola.
Scoprì che il naso gli bruciava più fastidiosamente quando fronteggiava il fuoco più lontano, e dopo aver scrutato per un attimo notò la figura corpulenta e rossa di capelli di Venner in piedi laggiù. Shandy raccolse le forze, quindi sollevò la mano sinistra, curvando le dita nella posizione scomoda che gli aveva mostrato Davies, ma non appena Venner realizzò che Shandy lo aveva notato, distolse lo sguardo e l’odore si dileguò all’istante.
Shandy risucchiò con un fischio l’aria nei polmoni che si dilatarono. Bene, pensò mentre i pirati si stancavano del loro passatempo e lo lasciavano ricadere sulla sabbia compatta, questo è buono a sapersi. Credo che Venner non sia d’accordo che io sia l’uomo migliore per l’incarico di quartiermastro.
Le acclamazioni e le urla erano scemate nei capannelli di persone più vicini alla riva, e dopo alcuni secondi la tranquillità si diffuse nel resto della calca; uno o due pirati distratti gridarono, e un vecchio ubriaco trovò la via d’uscita da un lungo accesso di risa, e Mr. Bird rammentò a tutti, ancora una volta, che lui non era un cane, ma subito dopo il silenzio sulla spiaggia era assoluto.
E dal mare oscuro venne il kalunk… clunk… kalunk… clunk di remi che battevano contro gli scalmi.
Shandy si guardò intorno, ammiccando, perplesso e inquieto. «Che succede?» sussurrò a un uomo accanto a lui. «Sta arrivando una barca… cosa c’è di tanto terribile?»
La mano destra dell’uomo scattò verso la fronte, ma lui esitò e poi si limitò a grattarsi lo scalpo. Shandy dedusse che il suo primo impulso era stato quello di farsi il segno della croce. «È Thatch,» disse l’uomo, piano.
«…Oh.» Shandy fissò la barca che ora si trovava a metà strada fra la riva e la massa senza luci della Vendetta della Regina Anna. C’erano due figure nella barca, una delle quali, la più imponente, a quella distanza sembrava che stesse indossando un diadema di lucciole.
Più intensamente che mai, Shandy desiderò che il Capitano Wilson non avesse tentato di uccidere Davies. Ricordò tutte le storie che aveva sentito circa quell’uomo sulla barca che si avvicinava, e gli venne fatto di pensare che Thatch — Barbanera, il temuto hunsi kanzo — era il bucaniere che aveva ottenuto il maggior successo nel cercare di adattarsi a questo nuovo mondo occidentale. Barbanera sembrava una parte tanto inseparabile da questo mondo quanto la Corrente del Golfo.
Shandy lanciò un’occhiata a Davies, che stava stringendo gli occhi più di quanto richiedesse il bagliore del fuoco, e sebbene la posizione della mandibola rendesse le sue guance anche più delineate e scavate del solito, Shandy colse un indizio di come Davies doveva essere apparso da giovane — volitivo, e determinato a celare qualsiasi timore una volta che una linea d’azione fosse stata valutata e scelta.
Degli stivali crepitarono sulla sabbia nelle vicinanze, e guardandosi intorno, Shandy vide il monco Benjamin Hurwood fermo accanto a lui e intento a fissare la barca. Shandy pensò che anche Hurwood stava celando quello che provava, ma, diversamente da Davies, il padre di Beth appariva teso per la brama e l’impazienza. Rammentando alcune cose che Davies gli aveva detto a proposito di Hurwood, Shandy era abbastanza sicuro di sapere perché… e sebbene sapesse che Hurwood era un assassino, sapeva anche che se lui stesso si fosse mai trovato nella situazione di Hurwood, e si fosse trattenuto dall’intraprendere la strada che Hurwood aveva imboccato, sarebbe stato per paura piuttosto che per virtù.
La barca salì sulla sommità di un frangente in arrivo, e mentre l’onda si frantumava in schiuma ribollente la barca si lanciò in avanti finché la sua chiglia non urtò contro la sabbia nell’acqua bassa vorticosa, e Barbanera volteggiò al di sopra della frisata e diguazzò pesantemente verso la spiaggia. Il suo rematore — che, Shandy notò con un brivido, aveva la mandibola legata — rimase seduto nella barca, senza né tentare di tirarla a riva, né di portarsi verso acque più profonde prima dell’infrangersi dell’onda successiva.