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«Non avrei mai creduto,» disse Hurwood piano, facendo una pausa nei suoi calcoli per guardare quelle moltitudini lontane, «che morte tanta n’avesse disfatta.»

L’Inferno, pensò Shandy, canto terzo, se non vado errato. Ma, in questo momento, chi se ne frega?

I ponti erano adesso entrambi vicinissimi, e il cielo era illuminato in una direzione che poteva essere l’est. I nastri di luce di Hurwood stavano diventando meno visibili sulla sabbia — che, nella tenue luce del giorno, stava assumendo una tonalità rossiccia — e Hurwood e Friend si affrettarono. Le forme che salivano e ricadevano al centro dello stagno stavano perdendo il loro colore e diventando grigie, e ora apparivano più come nuvole di spruzzi d’acqua che come ondate di fuoco. Con l’approssimarsi del giorno il silenzio totale sembrava ancora più irreale — non c’erano stridi di uccelli o di insetti, e né le moltitudini inquiete né la Fontana emettevano qualche suono udibile.

L’aria si era rinfrescata fin da quando avevano lasciato la giungla, sebbene i suoi piedi fossero riscaldati dai chiodi di ferro nelle suole degli stivali, e fosse facile riscaldarsi le mani tenendole vicino al fodero fumante del coltello.

Si era girato a guardare quel remoto puntino che era la torcia, e così andò a cozzare contro Hurwood quando il gruppo si fermò.

C’era solo un ponte ora, e si trovavano proprio di fronte ad esso. Era largo circa sei piedi e lastricato con grandi pietre piatte, e dei muri di pietra si ergevano ai lati fino all’altezza della spalla. Anche se visti da lontano i ponti avevano dato la sensazione d’inarcarsi ripidamente dall’orlo dello stagno, dal punto dove ora si trovava Shandy esso appariva quasi orizzontale, salendo solo molto gradualmente mentre si restringeva con la distanza e svaniva fra le nubi cangianti della Fontana. Malgrado la sua assurda ubicazione, Shandy pensava di avere già visto il ponte in precedenza.

«Dopo di te,» disse Hurwood a Barbanera.

Il gigantesco pirata, i cui stivali e la cintura, notò Shandy, stavano emettendo scintille e fumando come le micce nella sua criniera, avanzò sul ponte…

…e parve esplodere. Macchie fluttuanti di grigio eruppero dalla sua bocca, dal naso e dagli occhi, e sfrecciarono in tutte le direzioni, e gli abiti sussultarono e fremettero sulla sua enorme figura come onde in un mare agitato. Le sue mani si agitarono impotenti davanti a lui mentre le cose grigie guizzavano fuori dalle maniche, ma in mezzo a quelle terribili detonazioni Barbanera ruggì e riuscì a voltarsi.

«Non ti muovere!» urlò Hurwood. «Non abbandonare il ponte! Sono i tuoi fantasmi che ti stanno abbandonando!»

L’esodo stava gradualmente diminuendo, ma Barbanera non smise di saltellare. La sua cintura e le scarpe avevano preso fuoco, e lui agguantò l’impugnatura ardente della corta sciabola, sfoderò la lama incandescente e la accostò alla cintura di cuoio, che bruciò all’istante. Gettò la sciabola sulla sabbia e con dita frementi sganciò la fibbia della cintura, liberò i pezzi di cuoio e gettò il tutto dietro la spada. Cadde a sedere e si sfilò gli stivali, poi si rialzò e sogghignò a Hurwood.

«Ora lasciate ogni ferraglia,» disse.

Voi ch’entrate, pensò Shandy.

«Puoi tornare qui e aspettare Leo e me assieme agli altri,» disse Hurwood. «I tuoi spettri se ne sono andati, e c’è ancora parecchia erba nera… quando recupereremo le altre due torce e accenderemo anche quelle, non ci sarà pericolo di restare infestati sulla via del ritorno, nella giungla. Il nostro patto è stato rispettato, e Leo ed io torneremo qui fra non molto per ricondurvi nel punto in cui questa regione si unisce al mondo che conoscete.»

Shandy emise un sospiro di sollievo, e aveva cominciato a guardarsi intorno per trovare un posto in cui sedersi, quando notò che Friend non aveva fatto alcun gesto per rimettere giù Beth.

«Ch-chi,» balbettò Shandy, «chi proseguirà e chi resterà qui?»

«Leo, la ragazza ed io proseguiremo,» disse Hurwood, con impazienza, appoggiando la lanterna sulla sabbia. Si tolse la cintura e le scarpe, e poi in una parodia di intimità grottescamente involontaria s’inginocchiò davanti a Friend e, con l’unica mano, sganciò la fibbia decorata della cintura del grassone. Le ciabatte incrostate di fango di Friend evidentemente non contenevano ferro.

«Proseguo anch’io,» dichiarò Barbanera, senza scendere dal ponte. «Non lottai per farmi strada fin qui due anni fa solo per raccogliere un po’ di spettri.» Guardò al di là di Hurwood, e un momento dopo Stede Bonnett e il barcaiolo fecero un passo avanti. Bonnett cominciò a slacciarsi la cintura e a togliersi le scarpe, ma gli abiti del barcaiolo erano cuciti addosso e lui era nudo. «Vengono anche loro,» disse Barbanera.

La faccia di Davies era diventata percettibilmente più segnata dalle rughe e incavata da quando avevano lasciato i fuochi sulla spiaggia, ma c’era una sorta di divertimento nei suoi occhi mentre faceva un passo avanti e poi si accovacciava per liberarsi degli stivali.

No, pensò Shandy quasi tranquillo. Non se lo possono aspettare da me. Sono già su un marciapiede fuori dalla realtà… non scenderò, semplicemente, nella strada. Nessuno di questa gente tornerà indietro, e devo fare un bello sforzo per immaginare che la lanterna magica di Hurwood ci riporterà indietro nella maledetta giungla! Perché sono venuto qui? Perché mai ho lasciato l’Inghilterra?

Scoprì che stava implicitamente confidando in una via d’uscita… e la sua faccia arrossì quando realizzò che era un assioma evocato dalla sua prima infanzia — la convinzione che se avesse gridato abbastanza forte, qualcuno lo avrebbe portato a casa.

Che diritto aveva quella gente di metterlo in una situazione così umiliante?

Guardò Beth Hurwood, che ciondolava dalla spalla di Friend. Era ancora svenuta, e il suo viso, sebbene grazioso al punto da spezzargli il cuore, era tirato e teso per i recenti orrori: un’innocenza intollerabilmente oltraggiata. Non sarebbe stato più misericordioso… non si sarebbe potuto fare in modo di lasciarla morire adesso, priva di sensi e ancora integra?

Mentre stava ancora nell’incertezza colse lo sguardo di Leo Friend. Friend gli stava sorridendo con fiduciosa noncuranza, e spostò la mano grassoccia sul fianco di Beth.

Nello stesso momento, Hurwood cominciò a canticchiare in tono basso e rassicurante, e si abbassò sulle mani e sulle ginocchia. Mormorò delle vaghe parole affettuose e poi, con gentilezza ma con fermezza, si appiattì per terra, la faccia contro la sabbia. Ancora mormorando, cominciò a sussultare con un ritmo lento.

Leo Friend arrossì fortemente e allontanò di scatto la mano dalla gamba di Beth. «Mr. Hurwood!» strillò.

Hurwood, senza fermarsi, ridacchiò con indulgenza.

«Presto dovrebbe liberarsi di questi attacchi,» disse Barbanera. «Aspetteremo che questo gli passi e poi ci muoveremo.»

Siete tutti pazzi? si domandò Shandy. Hurwood era la sola opportunità, e pure dannatamente tenue, di riattraversare vivi quel ponte, e adesso è più pazzo del vecchio Governatore Sawney. Non c’è possibilità di sopravvivere a qualsiasi ulteriore prosecuzione del viaggio, e io non voglio raggiungere il mio eterno riposo fra le legioni grigie e silenti di questo innaturale orizzonte. Jack Shandy aspetterà esattamente qui, fino al crepuscolo, e quando voi pazzi dannati non tornerete a farvi vivi userò in qualche modo la lanterna di Hurwood per tornare alla torcia e alla giungla e alle barche e alla riva. Non ho dubbi che in seguito mi rammaricherò di questa mia vigliaccheria, ma almeno sarò in grado di stendermi al sole e di farmi una bevuta mentre me ne starò rammaricando.

Shandy fece un passo indietro, allontanandosi dal ponte, e si sedette a terra. Non aveva intenzione di incontrare lo sguardo di nessuno, ma mentre si guardava intorno in cerca della lanterna di Hurwood, alzò la testa e scoprì che Davies lo stava fissando.