Выбрать главу

«In primo luogo,» disse Davies, e la sua voce era rauca per lo sfinimento, «è piantata nel fango, per cui non vedo come possa saperlo. E in secondo luogo, perché dovremmo presumere che voglia darci un consiglio onesto?… L’infelicità ama la compagnia.»

Shandy si accigliò dubbioso rivolto alla torcia che ardeva fioca. «Ma questi… non credo che siamo stati tramutati in cose come queste. Siamo stati tutti trasformati in normali piante — fiori e cespugli e roba del genere. E sembravamo diversi l’uno dall’altro. Questi ragazzi sono tutti uguali…»

«Indietro, Jack,» pigolò un’altra di quelle cose bianche e paffute. Di nuovo Shandy credette di cogliere un’intonazione familiare.

«Se non altro,» disse Davies, cocciuto, «questo canale sta diventando più largo.»

Una delle palle fungoidi stava oscillando da un albero al di sopra dell’acqua, e mentre essi passavano aprì un lembo e disse, «Acquitrini e sabbie mobili davanti. Credimi Jack.»

Shandy guardò Davies. «È… la voce di mio padre,» disse, vacillando.

«Beh… non può essere,» abbaiò Davies, spingendo con maggiore forza i remi.

Shandy distolse lo sguardo e disse, alle tenebre davanti a sé, «A sinistra, dici, papà?»

«Sì,» sussurrò un altro fungo. «Ma dietro di voi… poi seguite la corrente, fino al mare.»

Davies diede altri due colpi, poi, incollerito, bloccò i remi nell’acqua. «Benissimo!» disse, e cominciò a manovrare per far girare la barca. «Anche se mi aspetto che finiremo come le teste di fungo, a dare false indicazioni al prossimo manipolo di pazzi che si avventureranno qui.»

Nella luce incerta della torcia trovarono un varco nell’argine fangoso, e Davies con riluttanza lo imboccò, lasciandosi alle spalle l’ampio canale. La luce fredda e bianca di uno o due spiriti globulari baluginò per un attimo nella nebbia dietro di loro.

La nebbia si stava muovendo nel senso della corrente, addensandosi e filtrando frai rami e i viticci aggrovigliati come latte che cola nell’acqua chiara; ben presto divenne solida, e la loro torcia fu una macchia arancione diffusa e luminosa nel tessuto grigio-nero della notte — ma il canale in cui si trovavano era così stretto che, allungando un braccio, Shandy poteva tastare gli arbusti umidi a entrambi i lati.

«La corrente sta diventando più rapida,» ammise Davies, con riluttanza.

Shandy annuì. La nebbia aveva reso gelida la notte, e quando lui cominciò a rabbrividire gli venne in mente che Elizabeth aveva addosso soltanto una leggera camicia di cotone. Si tolse la giacca e la drappeggiò intorno alle spalle di lei.

Poi la barca passò attraverso un arco così stretto che Davies dovette tirare su i remi, e un momento dopo l’imbarcazione si trovò a fluttuare sulla superficie di un’ampia distesa d’acqua e loro si lasciarono alle spalle la nebbia cosicché, dopo alcune dozzine di colpi di remo nel verso della corrente, Shandy fu in grado di vedere davanti a sé il bagliore dei tre fuochi sulla spiaggia.

«Ah!» esclamò, felice, dando una pacca sulla spalla buona di Davies. «Guarda là!»

Davies scrutò intorno, poi si voltò indietro con un sogghigno. «E tu guarda indietro,» disse, annuendo verso poppa.

Shandy si girò su se stesso per guardare, e vide, nella nebbia, il debole bagliore di due torce. «Anche gli altri ce l’hanno fatta,» osservò, non molto compiaciuto.

Anche Beth stava guardando indietro. «C’è… mio padre in una di quelle barche?»

«Sì,» le disse Shandy, «ma non permetterò che ti faccia del male.»

Per diversi minuti nessuno parlò, e la barca cominciò gradualmente a deviare verso la spiaggia mentre Davies faceva lavorare di meno la sua mano ustionata. I pirati sulla riva notarono finalmente le barche che si avvicinavano e cominciarono a gridare e a suonare i corni.

«Ha cercato di farmi del male?» chiese Beth.

Shandy si voltò a guardarla. «Non ricordi? Lui…» Tardivamente, pensò che ci sarebbe stato un momento migliore per risvegliare i suoi recenti e spaventosi ricordi. «Uh… ti ha fatto fare un taglio nella mano da Friend,» concluse, con voce incerta.

Lei si guardò la mano, poi non parlò finché si trovarono vicini ai fuochi, e degli uomini entrarono in acqua per aiutarli a sbarcare. «Ricordo che tu tenevi un coltello vicino alla mia gola,» disse freddamente.

Shandy scoprì i denti con impazienza tormentata. «Era il lato smussato, e non ti ho neppure toccata! L’ho fatto per metterlo alla prova, per vedere se aveva bisogno di te per portare a compimento la sua magia, se un po’ del tuo sangue era tutto ciò di cui aveva bisogno! Dannazione, sto cercando di proteggerti! Da lui!» Diversi uomini avevano raggiunto diguazzando la loro barca, e delle mani afferrarono le frisate e cominciarono a trascinarla verso la riva.

«Magia,» disse Beth.

Shandy dovette protendersi in avanti per udirla al di sopra delle domande eccitate dei pirati. «Ti piaccia o no,» le disse con voce alta, «è in questo che siamo coinvolti qui.»

Lei sollevò una gamba fuori bordo, saltò nell’acqua bassa e si voltò a guardarlo. La torcia che oscillava a prua si era quasi spenta, ma c’era abbastanza luce da mostrare le rughe della tensione sul suo viso. «È quello in cui tu hai scelto di essere coinvolto,» disse, poi si voltò e cominciò ad avanzare verso i fuochi.

«Sai,» Shandy fece notare a Davies, «la tirerò fuori da questa storia… solo per il piacere di mostrarle un’altra cosa su cui ha completamente torto.»

«Siamo felici di rivedervi, ragazzi!» esclamò uno dei pirati che stavano gomito a gomito. Avevano trascinato la barca sulla sabbia del tratto privo di mangrovie, e Shandy e Davies scesero e si stiracchiarono. Il clamore cominciò a scemare.

«E noi siamo felici di essere tornati da laggiù,» disse Davies.

«Dovete essere affamati come l’inferno,» aggiunse un altro uomo. «O avete trovato qualcosa da mangiare là?»

«Non ne abbiamo avuto il tempo.» Davies si voltò per osservare l’avvicinarsi delle altre due barche. «Che ore sono? Forse Jack può preparare per noi una specie di spuntino.»

«Non so, Phil, ma non è tardi — non sono trascorse più di un paio d’ore dal tramonto.»

Shandy e Davies si voltarono contemporaneamente a guardarlo. «Ma siamo partiti un’ora dopo il tramonto,» disse Shandy. «E siamo stati via diverse ore…»

Il pirata stava fissando con sguardo vacuo Shandy, e Davies domandò, «Per quanto tempo siamo stati sul fiume?»

«Accidenti… due giorni,» rispose l’uomo, un po’ perplesso. «Quasi esattamente… da crepuscolo a crepuscolo.»

«Ah,» disse Davies, annuendo pensoso.

«E da cenere a cenere,» intervenne Shandy, troppo stanco per preoccuparsi del senso compiuto. Guardò di nuovo verso le barche che si stavano avvicinando. Con indolenza, poiché malgrado le sue deduzioni tutto quello che desiderava in quel momento era una solenne bevuta e un’amaca e dodici ore di sonno, si domandò come avrebbe fatto a impedire che Hurwood costringesse l’anima di Beth ad uscire dal suo corpo affinchè lo spettro della madre, sua moglie, potesse entrarvi.

CAPITOLO SEDICESIMO

Al mattino la nebbia aveva valicato i confini del fiume e formato un velo umido e quasi traslucido sopra la terra e il mare, così gelido che i pirati si erano ammucchiati intorno ai fuochi sfrigolanti e scoppiettanti. Si fece quasi metà mattina, quando la nebbia cominciò a diradarsi, prima che qualcuno notasse che lo Strepitoso Carmichael era scomparso. E un’altra buona mezzora — a remare su e giù lungo la riva nelle barche, e a urlare e suonare campane — andò persa per accertarsi della sparizione della nave.

La maggior parte della ciurma era a terra, e la prima supposizione fu che in qualche modo la nave avesse rotto gli ormeggi e fosse andata alla deriva — poi Hurwood uscì dalla capanna e discese il pendio di corsa gridando la notizia che sua figlia era scomparsa e lui non riusciva a trovare Leo Friend.