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Raggiunse la murata di babordo, si sporse e guardò di nuovo indietro verso il misterioso inseguitore. La nave dipinta di rosso e bianco aveva accelerato fin da quando l’aveva guardata l’ultima volta, e stava deviando come per superare il Carmichael dal lato di babordo, e in quel momento lui avvistò un’altra vela, molto più indietro, che il vascello sconosciuto aveva nascosto. Friend sibilò, allarmato, e la scrutò stringendo gli occhi.

È troppo piccola per essere la nave di Barbanera, pensò, o di Bonnett. Dev’essere quella dannata corvetta, la Jenny. Hurwood sarà a bordo, certamente, e quel Romeo d’un cambusiere, quello Shandy… forse anche Davies, ancora incollerito perché gli ho sparato addosso. Dev’essere quella la nave che la mia ciurma di cadaveri è stata a osservare per l’ultima mezzora. Lanciò un’occhiata ai suoi mal conservati timonieri, ma il fuoco della loro attenzione era cambiato. Le figure senza vita non stavano guardando più a poppa, ma a babordo, a quel galeone dipinto.

«Idioti!» strillò Friend. «Il pericolo è là!» Indicò la corvetta che si avvicinava alle sue spalle.

La sua ciurma di morti parve non essere d’accordo.

«Non è il Carmichael!» aveva esclamato Davies quando la Nuestra Señora de Lagrimas aveva virato verso est con una stretta bordata e consentito alla Jenny una chiara visione della nave che stavano inseguendo. Continuò a guardarla attraverso il telescopio.

«Deve essere,» disse Shandy.

Hurwood, che non si era spostato dalla sua posizione accovacciata fin dall’inizio del viaggio, alzò la testa. «È la nave su cui lei si trova,» disse, parlando con voce abbastanza forte da essere udita al di sopra dello sciaguattare e del sibilo del vento attraverso l’arpa del sartiame.

Davies scosse la testa, dubbioso. «La poppa sembra troppo alta, ma presumo che lo sapremo abbastanza presto; entrambe sembrano rallentare. Stiamo cavando tutta la velocità possibile da questa nave?»

Shandy si strinse nelle spalle e fece un gesto in direzione di Hurwood. «Chiedilo a lui… ma direi di sì, e anche una rischiosa quota in più. Dopo quell’ultima accelerata per mantenere in vista il galeone spagnolo abbiamo dovuto ammainare tutte le vele, poiché ci facevano solo rallentare, e il fasciame dello scafo si flette di più e fa trapelare più acqua ogni volta che scivoliamo su una grossa onda.»

«Bene, non dovremmo impiegare molto tempo.» Qualunque fosse la nave davanti a loro, stavano guadagnando rapidamente su di essa, e dopo un minuto o giù di lì Davies gridò «Prendi!» e lanciò il telescopio a Shandy. «Come si chiama?»

Shandy scrutò attraverso il telescopio. «Uh… Strepottoso Baimychael? No… no, è il Carmichael, sicuramente, lo vedo bene adesso…»

«Mantieni il cannocchiale su di lei,» disse Davies.

«…Beh,» disse Shandy stancamente, dopo alcuni momenti, «si offusca e cambia. Ma per un momento là c’era la Charlotte Bailey.» Sospirò e borbottò una bestemmia che aveva imparato un mese prima. «Così ha evocato la ciurma della Charlotte Bailey per rimpiazzare gli uomini che ha ucciso, ma il suo nuovo potere magico è così grande che ha evocato anche lo spettro della nave, ed esso si è incollato al Carmichael.»

Davies fece un cenno con la testa in direzione del galeone spagnolo. «Ha evocato anche la nave che affondò con la Bailey.»

«Dio,» disse Shandy. «Mi domando se lui lo sa.»

«Non credo che abbia importanza. La de Lagrimas sembra voler riprendere la battaglia dal punto preciso in cui la lasciarono un secolo fa… e non credo che vogliamo permetterlo.»

«No,» disse Shandy.

«No,» convenne Hurwood, che finalmente si era alzato e aveva chiuso la sua disgustosa cassetta. «E per rispondere alla tua prima domanda, no, Friend non sa cosa sia il galeone spagnolo, altrimenti non avrebbe sprecato energia nel cercare di farlo bollire — esso è parte della stessa magia che gli ha fornito la ciurma, e il solo modo per liberarsi di esso è cancellare quella magia.» Rise senza sorridere. «Il ragazzo non ha ancora il controllo della sua nuova forza. Ha allungato le mani nel fondo del mare per cercare una ciurma e ha tirato su tutto quello che era nelle vicinanze. Scommetto che ci sono dei pesci che stanno nuotando sotto di noi adesso, che ieri erano scheletri dispersi.»

«Scusatemi,» disse Shandy in fretta, «ma delle palle di cannone spettrali possono danneggiare una nave reale? La Lagrimas sembra prepararsi a una bordata.»

«Non lo so,» stridette Hurwood. Il vecchio chiuse gli occhi e tirò un respiro profondo, e poi metà degli uomini a bordo della Jenny vennero mandati a gambe all’aria mentre la vecchia corvetta balzava in avanti, fendendo le onde che si frantumavano con velocità ancora maggiore. Shandy, puntellato contro l’arcaccia e impegnato a riempirsi i polmoni di quell’aria solida e impetuosa, considerò, e poi mise da parte stordito, la possibilità di comunicare a Hurwood che il vecchio e malconcio vascello probabilmente non ce l’avrebbe fatta.

Il fumo tuonò dal fianco del galeone spagnolo, e un momento dopo Shandy si strofinò gli occhi, incredulo, poiché il Carmichael si offuscò, dando l’impressione simultaneamente di vacillare e proseguire indisturbato, di perdere pennoni e vele in una confusa esplosione e nello stesso tempo di conservare il suo spiegamento di vele intatte.

I pirati ubriachi a bordo della Jenny proruppero in una serie di urla alla vista di quel prodigio, e diversi presero spontaneamente la decisione di issare le vele mentre altri si lanciarono verso il timone. Uno prese a girare con forza le pulegge, nel tentativo di calare l’ancora.

Davies sogghignò agli uomini che stavano accorrendo verso il timone, ed estrasse pensieroso una pistola, mentre Shandy gridò, «Ci sono abbastanza spettri in questo combattimento e non c’è bisogno di volontari! Il nostro unico avversario vivo è il grassone… volete lasciarlo fuggire con la nostra nave?»

Le parole di Shandy, e, anche più efficacemente, la pistola di Davies, misero fine all’assalto. I pirati ondeggiarono, e celarono l’incertezza raddoppiando imprecazioni, domande e gesti.

Davies sparò un colpo di pistola in aria, e nel relativo silenzio che seguì urlò, «Il galeone spagnolo è uno spettro, lo ammetto… ma sta distraendo il grassone. Ora lui ci ha visti: vogliamo avvicinarci e colpirlo mentre è impegnato, o attendere che se la prenda con noi quando ne avrà il tempo?»

Avviliti, i pirati si voltarono e tornarono ai loro posti arrancando nel vento di prua. Erano riusciti ad issare una vela sola, la piccola vela di gabbia quadrata, e prima che potessero anche soltanto cominciare ad ammainarla essa si lacerò in un centinaio di fettucce fluttuanti, conferendo all’imbarcazione che beccheggiava un aspetto vagamente festoso ma non contribuendo affatto a rallentarla.

Quasi scivolando adesso sopra le onde, la Jenny si precipitò nel varco fra le due navi che si andava restringendo…

«A tutti i cannoni di babordo: fuoco!» ruggì Davies contro il vento. «E tutta la barra a babordo!»

I sette cannoni di babordo della Jenny emisero tutti un boato discordante, e quindi, dopo l’attimo di contraccolpo, la corvetta s’ingavonò bruscamente col baston di fiocco privo di vela rivolto a tribordo, e Shandy si afferrò alla battagliola di babordo e ammiccò contro lo spruzzo delle onde che sfrecciavano pochi pollici sotto di lui; e quando il lato sinistro tornò a sollevarsi assumendo una posizione più prossima a quella normale, allungò il collo per voltarsi a guardare la de Lagrimas.

Era nei pasticci, di sicuro, con l’albero maestro ridotto a un moncone frastagliato a metà della sua altezza, e con la maggior parte del sartiame che ormai serviva solo a connettere la nave a quell’ingombrante àncora galleggiante che l’estremità superiore dell’albero maestro era diventata… ma Shandy imprecò piano per lo sgomento, perché la Jenny era un vascello molto più piccolo, e la sua bordata era stata diretta contro lo scafo del galeone spagnolo, non contro gli alberi e il sartiame… E allora gli venne in mente che lui stava assistendo al conflitto originale fra la Nuestra Señora de Lagrimas e la Charlotte Bailey replicato dai protagonisti temporaneamente resuscitati, i quali, in qualche deteriorata maniera, ancora rammentavano le sequenze originali degli eventi.