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«Non posso bere in uniforme,» disse il guardiamarina, anche se sembrava addolcito.

«Berrò anche il vostro, allora.» Shandy scolò la tazza e la appoggiò di nuovo sul tavolo. L’uomo dietro al tavolo tornò a riempirla e tracciò un altro segno sulla sua nota di credito.

«Sembra proprio che mi sono perso i giorni migliori della pirateria,» disse con un sospiro il guardiamarina. «Davies, Bonnett, Barbanera: tutti morti. Hornigold e Shandy che hanno accettato l’indulto… anche se ce n’è uno nuovo. Conoscete Ulysse Segundo?»

«No,» disse Shandy, sollevando con cautela la tazza. «Nome raffinato.»

«Beh, certo. Ha un grosso tre-alberi chiamato Orfeo Risalito, e ha catturato una dozzina di navi negli ultimi due mesi. Viene ritenuto il più sanguinario di tutti… incute tale terrore che alcuni si sono gettati in mare e annegati quando si sono resi conto che lui stava per catturare la loro nave!»

«È piuttosto spaventosa questa cosa,» concesse Shandy, annuendo.

«Si raccontano le storie più svariate su di lui,» proseguì con fervore il guardiamarina, poi s’interruppe. «Naturalmente, io non credo alla maggior parte di esse. Eppure, un mucchio di persone sembra prestarvi fede. Dicono che riesce a richiamare con un fischio il vento dalle tue vele e a farlo soffiare nelle sue, e che può navigare e scovarti anche nella nebbia più fitta, e quando cattura una nave non solo prende tutto l’oro e i gioielli, ma anche i cadaveri di tutti i marinai uccisi nell’abbordaggio! Accidenti, non s’interessa minimamente di roba come il grano, il cuoio o le ferramenta… prende soltanto i tesori, anche se dicono che il sangue fresco per lui abbia più valore di qualsiasi altra cosa, e che a volte abbia dissanguato intere ciurme. Un capitano che perse la sua nave ma riuscì a sopravvivere, disse che c’erano cadaveri fra il sartiame dell’Orfeo, ovviamente cadaveri in decomposizione… ma che uno di essi stava parlando!»

Shandy sorrise. «E cosa avrebbe detto?»

«Beh… non credo a questo, naturalmente… ma il capitano giurò che il cadavere continuava a ripetere, “Io non sono un cane…” Ehi, state attento!» aggiunse incollerito, poiché Shandy aveva lasciato cadere la tazza, e il rum si era rovesciato sui pantaloni dell’uniforme del giovane.

«Dov’è stato visto l’ultima volta,» chiese in fretta Shandy, «e quando è stato?»

Il guardiamarina sbatté le palpebre, sorpreso per l’improvviso e acceso interesse, così insolito in quell’uomo indolente e bonaccione che era parso non avere altro scopo nella vita che essere l’ubriacone dell’insediamento. «Accidenti, non lo so, io…»

«Pensaci!» Shandy afferrò il giovane per il bavero dell’uniforme e lo scosse. «Dove e quando?»

«Uh… dalle parti della Giamaica, al largo di Montego Bay… neppure una settimana fa!»

Shandy lo spinse via, si voltò sui tacchi e corse verso la spiaggia. «Skank!» strillò. «Skank, maledizione, dove… ah, ecco. Vieni qui!»

Il giovane ex-pirata lo raggiunse, indeciso, trotterellando. «Cosa c’è, Shandy?»

«La Jenny partirà oggi, questo pomeriggio. Prendi tutti gli uomini che puoi — e le provvigioni — e portali a bordo.»

«Ma… Jack, Venner voleva aspettare fino a gennaio, per unirsi a Charlie Vane…»

«Che Venner sia dannato. Ho mai detto che rinunciavo al comando della Jenny?»

«Beh, no, Jack, ma tutti avevamo supposto…»

«Al diavolo le vostre supposizioni. Radunali e portali a bordo.»

Il cipiglio perplesso di Skank divenne un sorriso. «Sicuro… capitano.» Si voltò e si allontanò frettolosamente, i piedi nudi che sollevavano spruzzi di sabbia bianca.

Shandy aveva appena raggiunto di corsa una barca a remi tirata a riva e stava cominciando a trascinarla in acqua quando ricordò dove aveva sentito parlare degli indiani caraibici. Era stato quel vecchio pazzo del Governatore Sawney a menzionarli, la notte prima che il Carmichael e la Jenny salpassero per incontrarsi con Barbanera in Florida. Cosa aveva detto il vecchio? Qualcosa circa il fatto che aveva ucciso la sua quota di indiani, ai suoi tempi.

Shandy fece una pausa per scrutare, meditabondo, su per il pendio in direzione dell’angolo dell’insediamento dove quel vecchio bizzarro aveva eretto una tenda per sé. No, si disse, riprendendo i suoi sforzi con la pesante barca… Sawney è vecchio, ma non ha duecento anni.

Ma Shandy si fermò di nuovo un momento dopo, perché aveva rammentato qualcos’altro. Il vecchio aveva detto qualcosa del tipo «quando arrivi a quel geyser.» La Fontana della Giovinezza era una sorta di geyser. E quando Shandy aveva fatto quel primo spettacolo di marionette, e Sawney lo aveva interrotto con i suoi vaneggiamenti, non aveva detto, «facce nello spruzzo… almas de los perdidos…»? Facce nello spruzzo, anime dei dannati…

Sawney era stato là, una volta?

Se era così, avrebbe dovuto avere più di duecento anni. E ciò, in verità, non sarebbe stato sorprendente. Sebbene sia sorprendente il fatto che lui si trovi in così pietose condizioni. Mi domando, pensò mentre riprendeva ancora una volta a trascinare la barca, in che cosa abbia sbagliato.

Di nuovo si fermò. Beh, ora, se c’è qualcosa, pensò, qualche effetto, che può fare di uno stregone — che è abbastanza potente da raggiungere l’Erebo e acquisire un secolo o due di vita aggiuntiva — un idiota ciarlante, è una cosa che farei dannatamente bene a sapere… se stavolta voglio fare qualcosa di più che essere sollevato e scaraventato nell’oceano.

Lentamente all’inizio, poi più rapidamente mentre ricordava altre cose sconcertanti riguardo al vecchio Sawney — il suo spagnolo perfetto ma arcaico, la sua familiarità con la magia — Shandy risalì il pendio fino alla tenda.

«Hai visto il governatore da queste parti, oggi?» chiese a un ex-pirata vecchio e smilzo. «Sawney, intendo… non Rogers.»

Shandy stava sorridendo e aveva cercato di mantenere il suo tono noncurante, ma l’uomo aveva visto la parte conclusiva della sua conversazione col giovane guardiamarina, per cui fece un passo indietro e sollevò le mani, conciliante, mentre rispondeva, «Sicuro, Jack, sta in quella sua tenda, su verso l’insenatura. Stai calmo, huh?»

Ignaro del borbottio e dello scuotimento di testa dietro alle sue spalle, Shandy fece uno scatto di corsa sulla sabbia, superò con un salto la fossa del fuoco per cucinare, ormai fredda, e rimbalzò via in direzione dell’insenatura dove, sei mesi prima, aveva dato una mano a riparare il Carmichael. E si fermò per sogghignare e riprendere fiato quando vide il vecchio Sawney accovacciato di fronte alla vela che era diventata la tenda in cui viveva, alternativamente bevendo sorsi e scrutando in una bottiglia di rum piena per metà.

Il vecchio indossava dei calzoni cascanti, di un giallo sgargiante, e una giacca di seta ricamata, e se portava qualche specie di cravatta questa stava nascosta sotto la barba arruffata, che aveva il colore delle vecchie ossa imbiancate.

Shandy discese lentamente il pendio e si sedette vicino a lui. «Vorrei parlare con te, governatore.»

«Ah?» Sawney lo guardò di sbieco. «Non hai di nuovo la febbre, no? Stai lontano dai polli.»

«No, governatore. Voglio sapere… dei bocor, dei maghi. Specialmente di quelli che sono stati alla Fontana della Giovinezza.»

Sawney bevve un altro sorso, e diede una sbirciata nella bottiglia. «Un mucchio di bocor in giro. Io non lo sono.»

«Ma tu sai cosa voglio dire quando parlo di Fontana della Giovinezza? Il… geyser.»

L’unica risposta del vecchio fu di far girare il liquore nella bottìglia e di cantare, con voce alta e incrinata:

Mas molerà si Dios quisiere — Cuenta y pasa, que buen viaje faza.