Tutto questo è tremendo e va al di là di ogni comprensione, dice Tsai Ama Ul. Ma è stato meglio di niente, sebbene non comparabile alla soluzione del Popolo: rendere tabù l’eterosessualità, tranne nel caso della procreazione.
Perché gli umani ricorrono all’omicidio e all’oppressione delle donne per il controllo della popolazione? Perché i hwarhath ricorrono a un decente comportamento sessuale?
C’è un’importante differenza tra le due specie. Tra gli umani, i maschi sono più grandi e più forti delle femmine. Tra i hwarhath è l’opposto. Tsai Ama Ul argomenta che tra il Popolo le donne hanno sempre controllato l’accoppiamento, mentre tra gli umani sono perlopiù i maschi che decidono quando fare sesso.
(Il discorso di Tsai Ama Ul è molto più complicato di questo. Nella maggior parte del Popolo, la differenza di dimensione tra uomini e donne non è drammatica. Sono molto vicini per altezza e forza, sebbene le donne siano solitamente più alte degli uomini e tendono a mettere su peso verso la mezza età, mentre gli uomini no. La donna di Tsai Ama argomenta che il dimorfismo sessuale tra il Popolo è diminuito con il passare del tempo. In parte lei lo rileva dai resti fossili, sebbene non sia sempre possibile determinare il sesso dalle ossa. Lo rileva anche dall’"antropologia". Tra i Red Folk, i quali sono molto simili agli antenati pre-morali del Popolo, la differenza di dimensione tra uomini e donne è marcata. Le donne dei Red Folk sono molto più grosse dei loro uomini e hanno l’assoluto controllo dell’accoppiamento. E c’è un gruppo tra il Popolo che ha un certo numero di differenze fisiologiche e genetiche (e probabilmente intellettuali) rispetto ad altri della specie. I membri di questo gruppo tendono ad avere corpi massicci, braccia e gambe corte, creste prominenti e facce molto più piatte. Sono leggendari per la loro rudezza e producono molti ottimi soldati, politici e agricoltori, ma sembra che manchi loro qualcosa nelle aree della creatività e dell’immaginazione. Non producono quasi mai grandi artisti o pensatori originali. Un certo numero di stirpi del Grande Continente Meridionale appartiene a questo gruppo, il quale (argomenta la donna di Tsai Ama) è una attuale sottospecie che ha conservato alcuni tratti primitivi. Tra questi tratti primitivi è marcato il dimorfismo sessuale. In questo gruppo (che comprende gli Ettin e i Gwal) le donne sono significativamente più grandi degli uomini. È stata gente come questa, forse anche appartenente a questa sottospecie, che ha creato la cultura originale dei hwarhath e ha instaurato il controllo femminile sull’accoppiamento. (Le donne hwarhath non hanno mai perso questo controllo.)
È una teoria estremamente controversa. La maggior parte dei compagni scienziati di Tsai Ama Ul ritengono che sia sbagliata.
I maschi umani non volevano cedere l’eterosessualità. Perché non è chiaro a Tsai Ama Ul. Non sembra particolarmente attraente. Forse era il peso dell’abitudine o la forza dell’istinto animale.
Le donne hwarhath non volevano perdere i bambini o il diritto di controllare i loro corpi e le loro vite. Perciò (dice la donna di Tsai Ama) limitarono la crescita della popolazione negando agli uomini l’accesso sessuale.
Come risultato, si svilupparono due diversi modi di allevare bambini. Il Popolo limitò severamente il numero delle nascite e fece ogni sforzo per nutrire e prendersi cura dei bambini che aveva. Fece anche ogni sforzo per nutrire e prendersi cura delle sue donne. Non ci sono bambini sani senza madri sane.
Gli umani usarono la povertà, l’oppressione e la violenza all’interno della famiglia per limitare la popolazione. Alla fine, questa tecnica non funzionò.
I hwarhath tracciarono una linea chiara tra il sesso per la procreazione e il sesso per divertimento. Quest’ultimo era attentamente controllato. Il primo era attentamente controllato. Per la maggior parte, erano in grado di tenere la violenza fuori dalla famiglia. Tracciarono una linea chiara tra quelli-che-combattevano-e-uccidevano e quelli-che-erano-nutriti-e-amati.
Tutto questo fu fatto razionalmente, secondo Tsai Ama Ul, dalle donne del Popolo, Non era "naturale", Per stabilire questo, ha cercato campioni di eterosessualità-per-scopi-diversi-dalla-procreazione tra i hwarhath.
Ne ha trovati più di un migliaio attingendo dalla storia e dall’etnografia, comprese intere società che erano preminentemente eterosessuali e che arrivavano perfino… in certi casi… a imporre sanzioni sul comportamento omosessuale. Di queste società si trova riscontro in fonti storiche. Nessuna è sopravvissuta fino ai tempi nostri. E vengono date diverse ragioni: (A) la loro popolazione crebbe fino a diventare un problema per i vicini i quali finirono per distruggerle. (B) Controllavano la loro popolazione con metodi umani, con l’infanticidio o la schiavitù delle donne. Questo fece arrabbiare i loro vicini, che le distrussero, o (in molti casi storicamente registrati), abbandonate le donne, presero i bambini.
Più comuni erano le società che permettevano un limitato comportamento eterosessuale, solitamente alle feste e quasi sempre per scopi religiosi.
Ci sono state società che permettevano l’eterosessualità tra bambini, ma che la proibivano quando le bambine cominciavano a sanguinare, solitamente tra i quindici e i vent’anni.
Altre società ammettevano un certo numero di "pervertiti autorizzati": gente cui era permessa l’eterosessualità purché si fosse vestita con abiti diversi e si fosse comportata in modi strani (spesso autoderisori). I bambini di questi pervertiti venivano portati via durante l’infanzia e allevati da parenti secondo i costumi tradizionali. Molti divenivano omosessuali e membri produttivi della società, sebbene solitamente non diventassero genitori. Il loro materiale genetico era sospetto.
Queste limitate forme di comportamento eterosessuale sono sopravvissute fino a un recente passato, sebbene soltanto in aree remote. Può darsi che ancora esistano, argomenta la donna di Tsai Ama. Non ci sono prove solide.
Tsai Ama Ul ha anche scoperto le prove di molti culti e sottoculture eterosessuali. La religione della Divinità Nera, fiorita nel Grande Continente settentrionale nell’era delle Alleanze Guerreggiate sembra possedere un distinto elemento eterosessuale. I nemici di questa religione accusavano i suoi seguaci di pratiche sessuali indecenti, come pure di sacrifici di bambini. Può trattarsi di bugie di parte di nemici, ma è quasi certo che la stessa Divinità Nera avesse un consorte o un gemello maschio, e che le cerimonie della sua religione fossero celebrate da una coppia chiamata "Madre" e "Padre".
La Divinità Nera fu soppressa alla fine dell’era delle Alleanze Guerreggiate dalle Dieci Ferite Unite guidate da Eh Manhata, passato alla storia come la "Spada Sanguinaria di Eh". L’estrema brutalità della soppressione e la distruzione di molti documenti di quel tempo suggeriscono che i seguaci della Divinità Nera fossero dediti a qualcosa di orrendo.