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Se il governo avesse fatto saltare in aria il Rifugio, pensò improvvisamente Drew, Richard avrebbe avuto ancora Ada e Sean. E se Sean fosse morto, come dire, per un qualche incidente, nell’esperienza di Drew i bambini morivano frequentemente per incidente, Richard avrebbe avuto un altro bambino, con Ada o con qualcun’altra? Sì, lo avrebbe fatto. E se anche quel bambino fosse morto, Richard lo avrebbe sostituito con un altro ancora. Lo avrebbe fatto. E poi un altro.

Drew cominciò a capire a che cosa Richard avesse rinunciato, a differenza di Leisha.

— Qui è il Presidente degli Stati Uniti che si rivolge al Rifugio Spa. — Il volto di Meyerhoff, più largo che non dal vivo, riempì lo schermo del Rifugio. Tipico dei Dormienti, pensò Jennifer: ingrandivano le immagini pensando di ingrandire la realtà. Nella cupola del Consiglio, tutti quelli che non erano impegnati in cruciali operazioni di monitoraggio si raggrupparono velocemente attorno allo schermo. Najla si morse il labbro inferiore e avanzò di un passo verso sua madre. Paul Aleone serrò insieme le mani.

Era una comunicazione a due vie. — Sono Jennifer Sharifi, amministratore delegato del Rifugio Spa e presidente del Consiglio della stazione orbitale del Rifugio. La riceviamo, signor Presidente La prego, proceda.

— Signora Sharifi, voi state violando il Codice penale degli Stati Uniti. Dovete saperlo.

— Non siamo più cittadini degli Stati Uniti, signor Presidente.

— State anche violando l’accordo 2042 delle Nazioni Unite e la Convenzione di Ginevra.

Jennifer rimase in silenzio, aspettando che il Presidente si rendesse conto di avere appena implicato che il Rifugio aveva lo stato di una nazione indipendente. Notò il momento in cui lui se ne accorse, anche se l’uomo fu molto bravo a limitare lo scivolone a un solo istante. Lei disse: — Porti una risoluzione davanti al Congresso in cui si dichiari che il Rifugio è un’entità indipendente dagli Stati Uniti, e non esisterà più una situazione sulla quale noi due dovremo discutere.

— Gli Stati Uniti non lo faranno, signora Sharifi. Né negozieranno con terroristi. Ciò che faremo sarà perseguire il Consiglio del Rifugio, ogni suo membro, al massimo livello concesso dalla legge, per alto tradimento.

— Non è tradimento cercare di ottenere l’indipendenza dalla tirannia. Signor Presidente, se non ha nulla di nuovo da dire, non vedo il motivo per protrarre questa conversazione.

La voce del Presidente si indurì. — Devo dire questo, signora Sharifi. Domani mattina, gli Stati Uniti attaccheranno il Rifugio con ogni mezzo a disposizione se, per la mezzanotte di oggi, non avrete rivelato al segretario di stato il luogo di ogni presunta arma batteriologica sistemata dal Rifugio negli Stati Uniti.

— Non lo faremo, signor Presidente. Né i vostri mezzi convenzionali di individuazione, con i quali abbiamo una certa familiarità, avranno successo nel localizzarli. Essi sono fatti con materiali e con metodi non disponibili negli Stati Uniti. In effetti, signor Presidente…

Gli allarmi presero a suonare all’esterno della cupola del Consiglio. Cassie Blumenthal sollevò lo sguardo, incredula. Il campo di sicurezza a energia-Y era stato infranto. Will Sandaleros balzò in avanti per schiarire le vetrate. Prima che fosse riuscito a farlo, la porta della cupola del Consiglio si aprì e Miranda Sharifi entrò alla testa di una fila di ragazzi superintelligenti.

— …non abbiamo altro di cui discutere al momento — terminò Jennifer. Aveva visto l’espressione del Presidente acuirsi al suono degli allarmi chiaramente udibili. Lei interruppe la comunicazione: Cassie Blumenthal bloccò tutte le trasmissioni da e per la Terra.

I Super continuavano ad affollarsi nella cupola, erano ventisette.

Will Sandaleros disse bruscamente: — Che ci fate qui? Andatevene a casa!

— No — rispose Miri. Alcuni degli adulti si lanciarono sguardi a vicenda: nessuno di loro era abituato alla mancanza di balbettii e tremori. La cosa non faceva sembrare i ragazzi meno alieni, ma di più.

— Miranda, vai a casa! — tuonò Hermione. Miri non lanciò nemmeno un’occhiata a sua madre. Jennifer si mosse velocemente per prendere in pugno la situazione, cui non si poteva permettere di sfuggire al controllo. Non si doveva.

— Miranda, che ci fai qui? Dovresti sapere che è una cosa inopportuna e pericolosa.

— Sei tu quella che ha creato il pericolo — disse Miri. Jennifer restò inorridita per l’espressione negli occhi della ragazzina. Non lasciò che quella sensazione trapelasse.

— Miranda, hai due possibilità di scelta. Potete andare via tutti adesso, immediatamente, oppure le guardie vi porteranno via con la forza. Questa è una riunione di guerra, non una riunione scolastica. Tutto ciò che potete avere da dire al Consiglio può aspettare finché questa crisi non sarà terminata.

— No, non può — ribatté Miri. — Si tratta della crisi. Hai minacciato gli Stati Uniti senza il consenso del resto del Rifugio. Hai convinto il resto dei membri del Consiglio, li hai tiranneggiati oppure li hai corrotti…

— Fai portare via i bambini — disse Jennifer a Will. Le guardie che indossavano le così poco familiari uniformi si erano già ammassate nella cupola affollata. Una donna afferrò le braccia di Miri. Nikos disse a voce altissima: — Non fatelo. Noi Superintelligenti abbiamo il controllo completo dei sistemi del Rifugio. Mantenimento in vita, comunicazioni, difesa, tutto quanto. Abbiamo inserito programmi nascosti che non potreste nemmeno cominciare a comprendere.

— Non più di quanto i Dormienti possano comprendere i vostri virus modificati geneticamente — aggiunse Miri.

La donna che aveva bloccato le braccia di Miri assunse un’espressione completamente confusa. Il dottor Toliveri ruggì, infuriato: — È impossibile!

Nikos ribatté: — Non per noi.

Jennifer studiò i ragazzini, il cervello le turbinava. — Dov’è Terry Mwakambe?

— Non qui — rispose Nikos. Parlò nella ricetrasmittente che aveva sul bavero. — Terry, assumi il controllo del terminale di Cassie Blumenthal. Collegala con il sistema di difesa esterna di Charles Stauffer.

Davanti al terminale, Cassie Blumenthal emise un suono breve e soffocato. Impartì comandi vocali alla console, quindi si portò sui comandi manuali e prese a digitare rapidamente, Le si spalancarono gli occhi. Charles Stauffer balzò in avanti. Digitò quelli che Jennifer, inebetita, pensò dovessero essere codici di sovrapposizione programmi. Jennifer mantenne un tono di voce pacato.

— Consigliere Stauffer?

— Abbiamo perso il controllo. Ma i portelli dei missili si stanno aprendo… Adesso si stanno chiudendo.

Miranda intimò: — Di’ agli Stati Uniti che distruggerete i pacchetti con i virus sulla Terra in cambio dell’immunità per il resto del Rifugio, eccetto che per i membri del Consiglio. Di’ loro che distruggerai gli organismi, fornirai agli Stati Uniti l’indicazione dei luoghi in cui sono stati nascosti e aprirai il Rifugio all’ispezione federale. Se non farai queste cose… allora lo faremo noi Super.

Robert Dey trasse un veloce respiro. — Non potete farlo.

Allen ribatte con estrema convinzione: — Sì. Possiamo. Vi prego, credeteci.

— Siete bambini! — disse qualcuno con una durezza tale che a Jennifer occorse un minuto per identificare la voce. Hermione.

— Siamo come voi ci avete fatto — rispose Miri.

Jennifer fissò la nipote. Quella… ragazzina, quella ragazzina che non aveva mai ricevuto sputi perché era Insonne, che non era mai stata chiusa a chiave in una stanza da una madre che era marcia di gelosia per la bellezza che sua figlia non avrebbe mai perduto, anche se la bellezza della madre stava inesorabilmente sbiadendo, che non era mai stata rinchiusa in una cella lontana dai propri figli, che non era mai stata tradita da un marito che odiava la propria insonnia, quella ragazzina viziata e coccolata cui tutto era stato dato stava tentando di ostacolare lei, Jennifer Sharifi, che aveva addirittura creato quel Rifugio con la propria forza di volontà. Quella ragazzina insignificante avrebbe distrutto tutto ciò per cui Jennifer aveva lavorato, sofferto, pianificato per una vita dedicata alla sua gente, al benessere e all’indipendenza degli Insonni. No. Nessuna ragazzetta marcia ed egoista fino al midollo avrebbe rovinato il futuro della sua gente, il futuro per cui Jennifer aveva combattuto. Il futuro che aveva creato. Aveva voluto con il suo spirito che si muoveva attraverso quello che era stato un vuoto privo di speranza. No.